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Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

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In tutta Italia, i prodotti certificati DOP e IGP sono una cosa seria, tanto che in Toscana, realtà che forse più di altre ha fatto del turismo enogastronomico un suo vessillo, le Strade cosiddette del Vino, dell’Olio e dei Sapori sono state le prime del Paese a riunirsi in una Federazione, sin dal 2001, creando una sede di rappresentanza nel borgo di Montespertoli, in provincia di Firenze. Da qui, prendono abbrivio progetti di promozione delle eccellenze del territorio capaci di farle letteralmente arrivare in ogni angolo del mondo, instillando così il desiderio di godere di persona, prima con lo sguardo e poi con il palato, di tanta bellezza e bontà.

Per intraprendere uno di questi 20 percorsi che attraversano tutta la Regione basta però tenere gli occhi aperti lungo le provinciali o le mille strade bianche che “ricamano” le inconfondibili colline della Toscana: il territorio è infatti disseminato dei tipici cartelli marroni che identificano tali itinerari, in un saliscendi continuo fra viali di cipressi, distese di filari di vite e uliveti punteggiati di nobili castelli, torri, pievi, abbazie e cascine in pietra color dell’ocra dove è lecito sognare una vacanza di puro relax. Un insieme che sembra uscito da un quadro d’altri tempi, che regala la piacevolezza di panorami unici, da incorniciare in una foto, in un ricordo.

Le tappe segnalate lungo le Strade – agriturismi, aziende agricole, musei dedicati a culture antiche e botteghe artigiane – sono un invito a fermarsi, a respirare a pieni polmoni, a conoscere chi ogni giorno si dedica con passione alla terra, coltivando vini autoctoni e olio che il mondo ci invidia, e con essi gli altri molti prodotti, spesso tutelati dai rigorosi disciplinari dei Consorzi o riconosciuti come DOP o IGP. Abbondanza di sapori che, tradotta in numeri, ad oggi conta ben 30 di queste eccellenze certificate, fra 15 DOP e 15 IGP Made in Tuscany.

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Crespino del Lamone

Marradi, Toscana

31 elementi Cosa fare e vedere

  • Borghi

Crespino del Lamone

Marradi, Toscana

La storia più recente del piccolo borgo di Crespino del Lamone, nel Comune di Marradi, nel Mugello, ha registrato una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale: nel luglio del 1944, lungo il greto del fiume Lamone, per mano delle truppe nazifasciste furono trucidati 42 civili. A memoria di quell’eccidio, nei pressi del borgo c’è oggi il Tempio Ossario che riporta i nomi di quelle vittime innocenti. Luogo di culto da non perdere, che fa di Crespino del Lamone una tappa di pellegrinaggi ma anche di viaggiatori cultori del bello, è l’Abbazia di Santa Maria Nascente, eretta attorno alla metà dell’XI secolo e appartenente all’Ordine di Vallombrosa.

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  • Castelli e ville

Antica Rocca di Carmignano

Carmignano, Toscana

Nel Medioevo, al centro della triangolazione di potere fra Firenze, Prato e Pistoia, c’è Carmignano, con il suo Castello detto “Rocca”, che in un documento datato all’anno 998, Ottone III di Sassonia concede al vescovo di Pistoia. Fra alterne vicende, in un susseguirsi di colpi di scena, assedi e battaglie, il borgo passa nel tempo sotto il potere di Prato, e tutt’oggi fa parte della sua provincia.

Carmignano vale la sosta già per il bel paesaggio che circonda l’abitato, intessuto di filari di vite e ulivi, e per la Chiesa di San Michele dove è custodita la famosa “Visitazione” di Jacopo Carucci, detto il Pontormo. Da qui si diparte il percorso pedonale che conduce fino al Castello, belvedere naturale sulla valle del Montalbano. Tracce delle mura medievali segnano il crinale della collina, lungo il quale si riconosce il Campano, antica struttura che custodiva la cella campanaria e l’orologio, mentre in cima al poggio sorge un torrione medievale, chiamato il Maschio della Rocca.

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  • Castelli e ville

Villa Medicea La Ferdinanda

Carmignano, Toscana

Dal 2013, l’allure da prestigiosa dimora rinascimentale di Villa Medicea “La Ferdinanda”, detta anche “dei Cento Camini”, è tutelata come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un passo importante e dovuto per proteggere quando conservato in cinque secoli di storia, nonostante le mille spoliazioni conseguite a vari eventi e alle proprietà succedute al suo fondatore. Fu il Granduca Ferdinando I de ‘Medici a volere una dimora di campagna ad Artimino, o meglio un casino di caccia che fosse anche un luogo dedicato all’otium, alle arti e alla poesia. Nonostante le dimensioni ragguardevoli e il progetto non certo semplice di Bernando Buontalenti, la costruzione fu portata a termine in soli 4 anni, dal 1596 al 1600.

Il borgo di Artimino, frazione di Carmignano, si scorge in cima a un poggio di fronte al parterre della Villa Medicea, belvedere naturale sui colli e sui vigneti del Montalbano, oggi parte dell’azienda vitivinicola Tenuta Artimino. Oggi la dimora è location di eventi, matrimoni e visite guidate a richiesta, che comprendono anche la bella loggia e la deliziosa cappella decorata da affreschi, realizzati da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardino Poccetti. Splendida anche la scalinata a coda di rondine che dalla Loggia dei Paradisi conduce al giardino: benché le due rampe laterali risalgano agli anni Trenta, si devono sempre al Buontalenti. L’architetto Lusini, chiamato per tale modifica dall’allora proprietaria Contessa Maraini, pare infatti che ne abbia attinto l’impianto dai disegni originali firmati dal “collega” Maestro del Rinascimento.

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  • Musei

Museo Archeologico di Artimino

Carmignano, Toscana

Le origini etrusche del borgo di Artimino e del suo territorio si ricompongono nei mille frammenti e reperti conservati nelle teche del Museo Archeologico locale, istituito nel 1981 grazie alla sinergia del Comune di Carmignano e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Inizialmente allestito nei sotterranei della Villa Medicea “La Ferdinanda” – simbolo di questo piccolo borgo in provincia di Prato, oggi nel listing del Patrimonio dell’Unesco – dal 2011 ha sede negli ambienti delle ex-tinaie nel Centro Storico di Artimino, con ingresso da Piazza S.Carlo. L’intitolazione a “Francesco Nicosia” è un omaggio all’archeologo e già soprintendente delle lunghe campagne di scavo portate avanti per qualche decennio nel territorio del Comune di Carmignano.

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  • Riserve

Riserva Naturale di Poggio all’Olmo

Cinigiano, Toscana

Cinigiano e Arcidosso sono i due piccoli Comuni in provincia di Grosseto fra i quali si sviluppa la Riserva Naturale di Poggio all’Olmo: 400 ettari che si estendono tra l’alto corso del torrente Ribusieri, affluente dell’Orcia, e attorno ai rilievi di Poggio all’Olmo, Poggio Materaio e Poggio la Torretta. L’oasi naturale si trova a un’altitudine compresa tra gli 800 e i 1000 metri circa, sufficiente per godere di vista unica sulla Valle dell’Ombrone, sul Monte Amiata e sulle dolci colline della Val d’Orcia, Patrimonio dell’Unesco.

Percorrendo uno dei sentieri tracciati, gli appassionati di flora e fauna troveranno ampia soddisfazione: lungo il percorso si ha la possibilità di apprezzare folti boschi di pino nero, abeti e castagni, fra cui esemplari di alberi secolari, alternati ad ampie praterie e distese di arbusti, con ginestre e felci quali la linaria purpurea e la viola etrusca. Fra gli esemplari arborei meritevoli di nota c’è un pero mandorlino di oltre 10 metri, situato sulla cima di Poggio all’Olmo fra noci e castagni ultrasecolari.
Una volta giunti in questa zona, occhi aperti: con un po’ di fortuna si possono anche avvistare falchi pellegrini e sparvieri.

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  • Castelli e ville

Torre e Camminamento del Soccorso

Vicopisano, Toscana

La memoria del Brunelleschi è legata soprattutto alla celebre Cupola del Duomo di Firenze, ma il grande architetto del Rinascimento toscano realizzò anche opere di carattere militare di notevole interesse. Ne è un esempio il quattrocentesco Complesso della Rocca di Vicopisano, detto appunto del Brunelleschi, che comprende la Torre e il Camminamento del Soccorso, dal settembre del 2021 aperte al pubblico per chi volesse apprezzarne la perfezione ingegneristica e la bellezza dei panorami che circondano la Rocca.

La Torre del Soccorso fu originariamente realizzata a ridosso del porto sul fiume Arno, che proprio in questo punto lambiva le mura del castello, fino a quando nel XVI secolo non fu fatta una deviazione che ne spostò il corso. La Torre aveva un’evidente funzione di controllo del muraglione di accesso alla Rocca, mentre il Camminamento era stato progettato dal Brunelleschi come via di fuga privilegiata dalla fortezza al fiume e viceversa.

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  • Borghi

Crespino del Lamone

Marradi, Toscana

La storia più recente del piccolo borgo di Crespino del Lamone, nel Comune di Marradi, nel Mugello, ha registrato una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale: nel luglio del 1944, lungo il greto del fiume Lamone, per mano delle truppe nazifasciste furono trucidati 42 civili. A memoria di quell’eccidio, nei pressi del borgo c’è oggi il Tempio Ossario che riporta i nomi di quelle vittime innocenti. Luogo di culto da non perdere, che fa di Crespino del Lamone una tappa di pellegrinaggi ma anche di viaggiatori cultori del bello, è l’Abbazia di Santa Maria Nascente, eretta attorno alla metà dell’XI secolo e appartenente all’Ordine di Vallombrosa.

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  • Castelli e ville

Antica Rocca di Carmignano

Carmignano, Toscana

Nel Medioevo, al centro della triangolazione di potere fra Firenze, Prato e Pistoia, c’è Carmignano, con il suo Castello detto “Rocca”, che in un documento datato all’anno 998, Ottone III di Sassonia concede al vescovo di Pistoia. Fra alterne vicende, in un susseguirsi di colpi di scena, assedi e battaglie, il borgo passa nel tempo sotto il potere di Prato, e tutt’oggi fa parte della sua provincia.

Carmignano vale la sosta già per il bel paesaggio che circonda l’abitato, intessuto di filari di vite e ulivi, e per la Chiesa di San Michele dove è custodita la famosa “Visitazione” di Jacopo Carucci, detto il Pontormo. Da qui si diparte il percorso pedonale che conduce fino al Castello, belvedere naturale sulla valle del Montalbano. Tracce delle mura medievali segnano il crinale della collina, lungo il quale si riconosce il Campano, antica struttura che custodiva la cella campanaria e l’orologio, mentre in cima al poggio sorge un torrione medievale, chiamato il Maschio della Rocca.

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  • Castelli e ville

Villa Medicea La Ferdinanda

Carmignano, Toscana

Dal 2013, l’allure da prestigiosa dimora rinascimentale di Villa Medicea “La Ferdinanda”, detta anche “dei Cento Camini”, è tutelata come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un passo importante e dovuto per proteggere quando conservato in cinque secoli di storia, nonostante le mille spoliazioni conseguite a vari eventi e alle proprietà succedute al suo fondatore. Fu il Granduca Ferdinando I de ‘Medici a volere una dimora di campagna ad Artimino, o meglio un casino di caccia che fosse anche un luogo dedicato all’otium, alle arti e alla poesia. Nonostante le dimensioni ragguardevoli e il progetto non certo semplice di Bernando Buontalenti, la costruzione fu portata a termine in soli 4 anni, dal 1596 al 1600.

Il borgo di Artimino, frazione di Carmignano, si scorge in cima a un poggio di fronte al parterre della Villa Medicea, belvedere naturale sui colli e sui vigneti del Montalbano, oggi parte dell’azienda vitivinicola Tenuta Artimino. Oggi la dimora è location di eventi, matrimoni e visite guidate a richiesta, che comprendono anche la bella loggia e la deliziosa cappella decorata da affreschi, realizzati da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardino Poccetti. Splendida anche la scalinata a coda di rondine che dalla Loggia dei Paradisi conduce al giardino: benché le due rampe laterali risalgano agli anni Trenta, si devono sempre al Buontalenti. L’architetto Lusini, chiamato per tale modifica dall’allora proprietaria Contessa Maraini, pare infatti che ne abbia attinto l’impianto dai disegni originali firmati dal “collega” Maestro del Rinascimento.

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  • Musei

Museo Archeologico di Artimino

Carmignano, Toscana

Le origini etrusche del borgo di Artimino e del suo territorio si ricompongono nei mille frammenti e reperti conservati nelle teche del Museo Archeologico locale, istituito nel 1981 grazie alla sinergia del Comune di Carmignano e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Inizialmente allestito nei sotterranei della Villa Medicea “La Ferdinanda” – simbolo di questo piccolo borgo in provincia di Prato, oggi nel listing del Patrimonio dell’Unesco – dal 2011 ha sede negli ambienti delle ex-tinaie nel Centro Storico di Artimino, con ingresso da Piazza S.Carlo. L’intitolazione a “Francesco Nicosia” è un omaggio all’archeologo e già soprintendente delle lunghe campagne di scavo portate avanti per qualche decennio nel territorio del Comune di Carmignano.

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Riserva Naturale di Poggio all’Olmo

Cinigiano, Toscana

Cinigiano e Arcidosso sono i due piccoli Comuni in provincia di Grosseto fra i quali si sviluppa la Riserva Naturale di Poggio all’Olmo: 400 ettari che si estendono tra l’alto corso del torrente Ribusieri, affluente dell’Orcia, e attorno ai rilievi di Poggio all’Olmo, Poggio Materaio e Poggio la Torretta. L’oasi naturale si trova a un’altitudine compresa tra gli 800 e i 1000 metri circa, sufficiente per godere di vista unica sulla Valle dell’Ombrone, sul Monte Amiata e sulle dolci colline della Val d’Orcia, Patrimonio dell’Unesco.

Percorrendo uno dei sentieri tracciati, gli appassionati di flora e fauna troveranno ampia soddisfazione: lungo il percorso si ha la possibilità di apprezzare folti boschi di pino nero, abeti e castagni, fra cui esemplari di alberi secolari, alternati ad ampie praterie e distese di arbusti, con ginestre e felci quali la linaria purpurea e la viola etrusca. Fra gli esemplari arborei meritevoli di nota c’è un pero mandorlino di oltre 10 metri, situato sulla cima di Poggio all’Olmo fra noci e castagni ultrasecolari.
Una volta giunti in questa zona, occhi aperti: con un po’ di fortuna si possono anche avvistare falchi pellegrini e sparvieri.

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Torre e Camminamento del Soccorso

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La memoria del Brunelleschi è legata soprattutto alla celebre Cupola del Duomo di Firenze, ma il grande architetto del Rinascimento toscano realizzò anche opere di carattere militare di notevole interesse. Ne è un esempio il quattrocentesco Complesso della Rocca di Vicopisano, detto appunto del Brunelleschi, che comprende la Torre e il Camminamento del Soccorso, dal settembre del 2021 aperte al pubblico per chi volesse apprezzarne la perfezione ingegneristica e la bellezza dei panorami che circondano la Rocca.

La Torre del Soccorso fu originariamente realizzata a ridosso del porto sul fiume Arno, che proprio in questo punto lambiva le mura del castello, fino a quando nel XVI secolo non fu fatta una deviazione che ne spostò il corso. La Torre aveva un’evidente funzione di controllo del muraglione di accesso alla Rocca, mentre il Camminamento era stato progettato dal Brunelleschi come via di fuga privilegiata dalla fortezza al fiume e viceversa.

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Carmignano (PO), Toscana

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