Grand Hotel Tettuccio
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Montecatini-Terme (PT), Toscana
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Scopri tutti i comuni del territorioIl Nievole e l’Arno corrono parallelamente per un certo tratto, formando ciascuno la sua valle. Meno nota della vicina Valdarno, la Valdinievole, in provincia di Pistoia, ha dal canto suo molto da offrire: per prima cosa, 11 Comuni il cui territorio è interessato da sorgenti termali, natura rigogliosa e architetture medievali degne di nota. Inoltre, questa è la terra di Pinocchio, il burattino più famoso del mondo, e della “Svizzera Pesciantina”. Fra gli 11 Comuni c’è infatti Pescia, capoluogo storico della valle, che fra le sue frazioni ha Collodi, il paese dove trascorse l’infanzia l’autore delle Avventure di Pinocchio, Carlo Collodi. Il soprannome di “Svizzera Pesciantina” lo si deve invece a un altro personaggio che verso la fine del ‘700 trascorse qui alcuni anni. Era Simonde de Sismondi, ginevrino, che nel paesaggio delle dieci frazioni, dette “Castella di Pescia”, riconobbe alcuni elementi comuni con la sua terra d’origine: prati verdissimi, montagne irte e boscose, piccoli borghi medievali con castelli e torri di vedetta. Da qui, proseguendo verso Montalbano, si entra nella terra “vinciana”, legata alla figura del genio di Leonardo da Vinci.
Da secoli, la Valdinievole è anche nota meta di vacanze benessere, soprattutto per la presenza di due luoghi, Monsummano Terme e Montecatini Terme, fra le stazioni termali più note della Toscana. Di Monsummano non si può non vedere Grotta Giusti, enorme cavità sotterranea scoperta per caso nel 1849 e da allora sfruttata per la temperatura costante di 34° e un tasso di umidità del 90%, condizioni perfette per curare alcuni tipi di patologie respiratorie. Frequentata da sempre da personaggi illustri, la Grotta fu definita da Giuseppe Verdi, habitué delle terme, l’ottava meraviglia del mondo.
Dati ottenuti tramite l’analisi delle recensioni sul web
Le attività del turista Culturale
Parlando di itinerari d’arte in Valdinievole, in provincia di Pistoia, si potrebbe essere portati a pensare solo a un lontano passato, invece, uno dei primi spunti ha i fregi leziosi dello stile Liberty. All’inizio del Novecento, Montecatini Terme viveva uno dei suoi momenti di grande spolvero, diventando un centro internazionale del “nuovo stile” e vantando fra gli habituè artisti, vip e personaggi alla moda. Oltre a ciò che si può ammirare nel parco dello stabilimento termale – con le fontane/sculture di Pol Bury e di Susumo Shingu e l’ “Accademia d’Arte Dino Scalabrino” con opere di Chini, Annigoni, Guttuso, Conti, Viani, Arp, Radic e Mirò – c’è il MO.C.A., prima galleria civica in assoluto per Montecatini, dove le figure di spicco sono Pietro Annigoni e Joan Mirò e per le sculture l’elvetico Claraz. Spostandosi a Monsummano Terme, si visita il Mac’n, museo d’arte contemporanea che, nella suggestiva cornice di Villa Renatico Martini, raccoglie la summa della produzione artistica di oltre 50 esponenti del Novecento.
Se l’interesse è quello per l’arte contemporanea, nel raggio di pochi chilometri si può raggiungere il Parco monumentale di Pinocchio a Collodi. Realizzato tra il 1956 e il 1987 dall’architetto da Pietro Porcinai, è stata una delle prime esperienze di arte ambientale in Italia. Le avventure del burattino sono qui narrate attraverso le opere di grandi artisti: Emilio Greco ha firmato il famoso gruppo bronzeo “Pinocchio e la Fata Turchina”, Venturino Venturi la Piazzetta dei Mosaici che ricostruisce le scene e i passaggi più importanti di Pinocchio, mentre il percorso fantastico del Paese dei Balocchi si compone di 21 sculture in bronzo e acciaio di Pietro Consagra e di costruzioni di Marco Zanuso. Infine, L’Osteria del Gambero Rosso è progettata da Giovanni Michelucci. Ancora qualche chilometro e si arriva a Ponte Buggianese, dove ad attirare gli sguardi sono le sculture di Jorio Vivarelli e, presso il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, il ciclo di affreschi a soggetto sacro di Pietro Annigoni. A Pescia, la meta è la Gipsoteca “Libero Andreotti”, con 230 modelli in gesso provenienti dallo studio dello scultore vissuto fra il 1875 e il 1933 a Parigi e Firenze.
Nei dintorni di Pescia, si può intraprendere un itinerario che porta a un completo cambio di scenario storico. Si scoprono infatti numerosi borghi fortificati testimonianza di quel passato medioevale e contadino: Uzzano, Stignano, Colle, Buggiano Castello, Massa e Cozzile. Iniziando proprio da Uzzano, qui si visita il Palazzo del Capitano, che ingloba le mura del castrum romano, mentre a Buggiano Castello si possono ancora scorgere i resti della Rocca, il Palazzo Pretorio, la Chiesa di S. Niccolao, le opere della scuola di Andrea del Castagno e Bicci di Lorenzo, un preziosissimo Fonte Battesimale e l’antica Abbazia, gioiello di architettura romanica. Fra i vicoli del borgo fanno poi capolino i giardini delle case-torri, profumati di agrumi e rare essenze, che ogni tre anni aprono le porte per la manifestazione che ha fatto ribattezzare Buggiano il “Borgo degli agrumi”.
Attraverso la trecentesca “Porta ai Campi”, si entra invece nel centro abitato di Massa, che custodisce la pieve romanica dedicata a Santa Maria Assunta, l’imponente Monastero della Visitazione, la Loggia del Podestà con gli stemmi gentilizi e, presso il complesso secentesco del Convento di S. Francesco di Sales, l’affascinate percorso del Museo d’Arte Sacra S. Michele. A Cozzile, fulcro della visita è l’ottocentesco Palazzo de Gubernatis, al centro di un paesino dove sembra di tornare indietro di qualche secolo.
Si chiude il “cerchio” in bellezza, con la sosta alla splendida Villa Rospigliosi a Lamporecchio, nel cuore delle dolci colline del Montalbano fra San Baronto e Vinci. Costruita tra il 1667 e il 1669 su disegno della scuola di Gian Lorenzo Bernini, fu la dimora di Giulio Rospigliosi, eletto poi papa con il nome di Clemente IX.
Le attività del turista Enogastronomico
Sono oltre 140 i produttori iscritti all’Associazione “Strada dell’olio e del vino del Montalbano – Le colline di Leonardo”, e dediti per lo più alla produzione di vino e olio, ma anche di miele, formaggio, erbe officinali e confetture, oltre ad artigiani, commercianti, titolari di agriturismo, alberghi e esercizi ricettivi che hanno come scopo la promozione dei sapori e dei tesori della terra di Leonardo, la Valdinievole, in provincia di Pistoia.
L’olio d’oliva Toscano IGP Montalbano, prodotto nelle zone comprese tra le province di Pistoia, Prato e Firenze, ha un sapore fruttato e piccante, caratteristiche che lo rendono inconfondibile, di qualità superiore, meno acido, più equilibrato e più stabile degli olii provenienti da zone meridionali della Toscana. La denominazione di origine controllata “Toscano” con la menzione geografica aggiuntiva “Montalbano” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivi, che devono essere presenti per il 100% negli oliveti: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino, Rossellino, Piangente.
Passando al vino, l’uvaggio dei vigneti è tipico del Chianti: prevalentemente sangiovese, canaiolo, malvasia bianca, trebbiano, che danno origine a Chianti Montalbano DOCG e Bianco di Valdinievole DOC ottenuto, per almeno il 70%, dal vitigno trebbiano toscano seguito da malvasia del Chianti, canaiolo bianco e vermentino. Il Vinsanto della Valdinievole è un vino da dessert ideale per accompagnare i brigidini o i dolci rustici come il castagnaccio. Se di dessert si tratta, la Valdinievole è nota anche come “Chocolate Valley”, in quanto zona di grandi maestri cioccolatai di fama internazionale. A Monsummano Terme, fra la fine di gennaio e i primi di febbraio, si svolge “Cioccolosità”, un evento Slowfood che celebra proprio questa tradizione locale.
Presidi Slowfood sono anche il Pecorino della Montagna Pistoiese, eccellenza che rischia di scomparire e che merita di essere tutelata per le tecniche di lavorazione e per la qualità che da sempre lo identifica, e il Fagiolo IGP di Sorana, coltivato sul greto del torrente Pescia, raccolto a mano, tenuto esposto al sole per 3-4 giorni e conservato in appositi contenitori con l’aggiunta di pepe in grani, radici di valeriana o foglie di alloro. Si torna infine sulle note dolci con le cialde di Montecatini prodotte dal 1936 con ingredienti semplicissimi, come i brigidini di Lamporecchio, aromatizzati però con i semi d’anice.
Le attività del turista Naturalistico
Lungo il tragitto che da Firenze porta in Versilia, sulla costa Toscana, si incontrano realtà su cui vale la pena soffermarsi, per scoprire una parte della Regione ancora poco conosciuta ai più. Un territorio che, per la sua conformazione geologica, è l’ideale per chi ama l’escursionismo, a piedi o in bici. Si comincia con la Valdinievole. Guardando nello specifico la sua mappa, non c’è borgo che non faccia da fulcro o tappa a una serie di itinerari in gran parte a cura del CAI di Pistoia. Ne sono un esempio le zone di Monsummano Terme, Uzzano e Pescia, che contano diversi itinerari e sentieri gestiti dal CAI. C’è il percorso noto come “Il Leonardino”, proposto in due versioni, entrambe fattibili anche con bimbi al seguito, e quello ad anello nel Chianti di Greve e dintorni, più selvaggio e impervio, tra ville e fattorie storiche, strade bianche fitti boschi e bei panorami. Attorno a Buggiano se ne sviluppano cinque di percorsi, che si addentrano sulle colline Buggianesi e lungo la Valle della Cessana, toccando antichi castelli e attraversando oliveti e boschi, con ampi panorami su tutta la Valdinievole.
Una zona da sempre vocata alla coltivazione di piante e fiori, oltre che all’arte topiaria e dei bonsai, e per questo ribattezzata “valle dei fiori”. Per averne un assaggio, nell’ultimo fine settimana di marzo a Buggiano si svolge la Fiera di Santa Maria in Selva, vero omaggio alla Primavera, oppure ancora nei pressi della città di Pescia e del Parco di Pinocchio, si può visitare “Hesperidarium – Il Giardino degli Agrumi”, un locus amoenus unico nel suo genere, con oltre duecento varietà di agrumi provenienti da tutto il mondo per duemila mq di estensione. Sempre a Pescia si trova il Museo dei Bonsai: chi ama il genere potrà sbizzarrirsi in oltre 550 mq di esposizione fra olivi e piante centenarie, boschetti di cipressi, ficus esotici, conifere e altre essenze fra le più strane e rare esistenti.
Da Pescia si prosegue poi per la Valleriana, la cosiddetta “Svizzera Pesciatina”, che comprende la Val di Torbola e la Val di Forfora bagnata dal fiume Pescia Maggiore. Il contesto si può definire collinare premontano, ed è caratterizzato da un intreccio di sentieri di trekking o bike segnalati, lungo i quali si scorgono resti di fonti e mulini e di “antiche castella” di difesa sul confine fra la signoria lucchese e quella fiorentina.
Cambio di scena totale sul finire di questo tour, che porta all’interno della Padule di Fucecchio: duecento ettari di bacino palustre unico nel suo genere in Europa, meta per appassionati di birdwatching che qui potranno osservare con facilità oltre duecento specie di uccelli, oltre che muschi, ninfee galleggianti e piante sopravvissute alle ultime glaciazioni, in un vero viaggio indietro nel tempo.
Si chiamano Tettuccio, Regina, Excelsior, Leopoldine, Salute, Redi e Torretta. Sono le fonti di Montecatini Terme, in Valdinievole, provincia di Pistoia, da cui sgorgano acque benefiche per varie patologie – del fegato e dei reni in particolare – ma che vengono impiegate anche per massaggi, terapie fisiche, fanghi, saune, bagni ozonizzati, trattamenti estetici, cure inalatorie, programmi antiâge e programmi di remise en forme personalizzati.
Nella vicina Monsummano Terme ci sono poi altre due fonti di acqua termale, entrambe dall’aspetto assai suggestivo: Grotta Parlanti, conosciuta fin dal 1700, ha una sorgente unica situata a oltre 110 metri all’interno di una montagna, da cui fuoriesce a una la temperatura costante pari a 32 °C; e la Grotta Giusti, oggi inclusa in un noto resort termale ricavato nell’ex dimora ottocentesca del poeta Giuseppe Giusti. La Grotta è in questo caso frutto di un fenomeno carsico, con stalattiti e stalagmiti e una temperatura naturale costante che crea l’ambiente giusto per la cura di malattie respiratorie croniche.
Le attività del turista Sportivo
Non è un caso che gli inglesi amino molto la Toscana. La dolcezza del paesaggio, la natura prorompente, selvaggia e ordinata allo stesso tempo, con panorami che sembrano disegnati da filari a perdita d’occhio di cipressi, viti e ulivi, sono un richiamo irresistibile, cui si aggiunge la presenza di alcuni tracciati golfistici fra i più belli d’Italia. E il gioco è fatto! E’ il caso di dirlo, vista la gran quantità e qualità di golf disponibili. Accade anche in Valdinievole, in provincia di Pistoia, dove uno dei più prestigiosi è il Golf Club La Vecchia Pievaccia a Monsummano Terme, 18 buche come per il vicino Montecatini Golf, derivato dal recupero di una tenuta di proprietà di un’antica famiglia toscana. Alcune buche richiedono grande abilità tecnica, ma ne vale la pena, per la bellezza del contesto, naturalistico e culturale, grazie alla presenza di splendidi borghi storici nei dintorni.
Basta poi allungare lo sguardo oltre queste colline per scoprire altri green da intenditori, la cui promozione è nelle mani del Consorzio Golf Toscana. Fra i 18 buche troviamo il Golf Club Argentario, il Cosmopolitan Golf & Country Club, il Golf Club Toscana, il Golf Club Ugolino e il Golf Club Versilia. Fra i 9 buche, il Tirrenia Golf Club e il Golf Club Casentino, mentre il Golf Club Garfagnana e il Golf Club Villa Gori Siena sono i campi promozionali.
Centotrenta milioni di anni. Questa l’età approssimativa della grotta scoperta per caso nel 1849 da alcuni braccianti che lavoravano in una cava poco sopra Monsummano, a circa 10 minuti da Montecatini Terme e a mezz’ora da Firenze. Oggi quell’antro, che Giuseppe Verdi, habituè, amava definire l’”Ottava meraviglia”, è il simbolo di un avanzato Centro Termale e del Grotta Giusti Resort Golf & Spa, che si sviluppa in un parco secolare di 45 ettari attorno a quella che fu la dimora del poeta toscano Giuseppe Giusti. Impreziosita da affreschi e mobili d’epoca, la villa ospita 58 camere e 6 junior suite nelle cui sale da bagno in marmo bianco sgorga acqua termale.
Un generoso dono della natura, che si fa ancora più potente all’interno della grotta naturale, la più grande d’Europa con oltre 200 metri di lunghezza, suddivisa in tre sale: Paradiso, Purgatorio e Inferno, dove l’umidità tocca il 98%. Zone che hanno tutte temperature diverse, dove fermarsi e godere degli effetti benefici dei vapori termali, in un percorso di 50 minuti: acque ricche di minerali che vanno ad incidere su numerose patologie, curate grazie a fanghi, inalazioni e nebulizzazioni, ma anche attraverso le più moderne terapie e trattamenti del centro benessere, con area orientale, palestra e medicina estetica.
Al suggestivo “lago” nel cuore della montagna, circondato da stalattiti e stalagmiti, si aggiungono due piscine termali all’aperto a una temperatura costante di 35°C, una delle quali di ben 750 metri quadrati, con numerosi massaggi subacquei e una grande cascata scenografica. A Grotta Giusti è possibile dedicarsi a innovativi programmi di remise en forme, come Equilibrium, con un approccio olistico che associa educazione alimentare, fitness, tecniche antistress, cure termali ed estetiche, e Longevity, sviluppato dal team medico interno e pluripremiato a livello internazionale.
Ostacoli d’acqua naturali, filari di alberi secolari e dolci colline creano fairways ideali e un percorso complesso e impegnativo quel tanto da fare del Golf Montecatini Terme uno dei tracciati più belli della Toscana e non solo. Situato a 40 minuti d’auto dalla nota e omonima destinazione termale, a 60 km da Firenze e a mezz’ora da Pistoia, ha un tracciato di quasi 6.000 metri, 18 buche par 72 molto mosso, con valloni, vegetazione d’alto fusto e qualche fuori limite non proprio alla portata di tutti.
Le buche più difficili e sfidanti sono la 3, un par 4 dog-leg a sinistra con acqua subito a destra e tre bunker in centro sul primo colpo; la 5, par 3 in discesa con lago a sinistra e fossato a destra; la 10, par 4 con impegnativa partenza sopra un lago. A disegnare questo percorso che piace ai player già con una certa esperienza è stato l’architetto Marco Croze, Senior Member dell’EIGCA (European Institute of Golf Corse Architects) e socio fondatore dell’ AIACG (Associazione Italiana Architetti di Campi di Golf).
Per chi vuole migliorare lo swing o approcciare per la prima volta questo sport può approfittare della Scuola di Golf – Head Pro Luca Flori e del Corso Club dei Giovani Golf Montecatini Terme riservato ai ragazzi fra i 6 e i 14 anni. Molto affascinante la Club House, ricavata in un edificio del X secolo, cui si aggiungono Pro shop, ristorante, piscina e area fitness e benessere a uso esclusivo di soci e ospiti della foresteria, con 9 camere allestite all’interno della storica Villa Galeotti con vista sul colle di Montevettolini e sulla Villa Medicea, Patrimonio Unesco. Servizi che fanno del Golf Montecatini Terme una meta per appassionati del green ma anche dei viaggiatori in cerca di relax e di una full immersion nella natura.
Realizzato tra il 1956 e il 1987 dall’architetto da Pietro Porcinai, il Parco monumentale di Pinocchio a Collodi, in Valdinievole, provincia di Pistoia, è stata una delle prime esperienze di arte ambientale in Italia. “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” – fantasy evergreen di Carlo Lorenzini detto Collodi tradotto in 260 lingue e oggetto di diverse trasposizioni teatrali, televisive e animate, come quella di Walt Disney – sono qui narrate attraverso le opere di grandi artisti: Emilio Greco ha firmato il famoso gruppo bronzeo “Pinocchio e la Fata Turchina”, Venturino Venturi la Piazzetta dei Mosaici che ricostruisce le scene e i passaggi più importanti di Pinocchio, mentre il percorso fantastico del Paese dei Balocchi si compone di 21 sculture in bronzo e acciaio di Pietro Consagra e di costruzioni di Marco Zanuso.
L’Osteria del Gambero Rosso è invece progettata da Giovanni Michelucci. Il compito del continuo aggiornamento del parco alle nuove esigenze generazionali e la gestione dello stesso con annesso Museo Interattivo e di due percorsi avventura, sono affidati alla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, ente non profit, che nella zona si occupa anche dello Storico Giardino Garzoni – monumento nazionale costruito nel ‘700 – e della Collodi Butterfly – Casa delle Farfalle, abitata da centinaia di farfalle originarie delle zone tropicali o equatoriali.
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