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Comune di AGNONE
Nella provincia di Isernia, si trova un’altra importante emergenza culturale dell’Alto Molise, il Museo Storico della Campana, proseguo espositivo della Pontificia Fonderia Marinelli.
La meta da raggiungere è Agnone, borgo sin dal Medioevo legato alla produzione di campane, tradizione oggi portata avanti dagli ultimi discendenti dei Marinelli. Si tratta di un’azienda familiare attiva da oltre mille anni, che dal 1924 si fregia dello Stemma Pontificio, dal 1954 della medaglia d’oro “quale premio ambitissimo alla Ditta più anziana per attività e fedeltà al lavoro in campo Nazionale” e che con ogni probabilità è la più antica al mondo nel settore.
Fra le tante memorabilia, negli annali di Casa Marinelli c’è l’aneddoto che nel 1339 vide Nicodemo “Campanarus” realizzare per una chiesa del frusinate una campana mastodontica per quell’epoca, pari a circa 2 quintali.
Mentre venendo a tempi più recenti, c’è una data che non si può scordare: il 19 marzo 1995, giorno in cui San Giovanni Paolo II fece loro visita per assistere al miracolo della nascita di una campana. Indimenticabile anche il momento in cui qui furono fuse le nuove campane dell’Abbazia di Montecassino, in seguito alla distruzione dell’edificio durante la Seconda Guerra Mondiale.
Se dunque oggi ad Agnone dominano la scena i Marinelli, un tempo per le vie del borgo era tutto un riecheggiare di colpi di incudine e martello. Per saperne di più su questo antico mestiere, dal 1999 è possibile visitare il Museo Marinelli, dove è conservato un raro esemplare di campana gotica che la tradizione vuole fusa 1000 anni fa proprio qui nel borgo molisano, oltre a manoscritti, antichi documenti e testi rari come l’edizione olandese, del 1664 del “de tintinnabulis”, definita la “bibbia” dell’arte campanaria.
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