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Comune di MANTOVA
Palazzo Te era il luogo dedicato all’ozio del principe Federico II Gonzaga e ai suoi sontuosi ricevimenti, ideato dal pittore e architetto Giulio Romano. L’edificio, situato su un’isola collegata a Mantova, è un esempio straordinario di villa rinascimentale suburbana. Tra le sue sale: la Sala dei Cavalli, la Camera di Amore e Psiche e la Camera dei Giganti, riccamente decorate con dipinti e rilievi che narrano storie mitologiche. Il sostantivo TE è toponimo, ad indicare una località di rustiche abitazioni posta a meridione della città, poco lontano dalle mura.
Un luogo particolare è l’Appartamento del Giardino Segreto, noto anche come la Grotta, un rifugio privato ornato da opere d’arte ispirate alla cultura classica. Collegato a Palazzo Ducale il Palazzo San Sebastiano, oggi la sede del Museo della Città dal 2005. Il museo offre un percorso affascinante attraverso la storia e l’arte di Mantova, con moderne postazioni multimediali che approfondiscono la contestualizzazione delle opere.
L’edificio di Palazzo San Sebastiano, recentemente restaurato, ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli. Originariamente costruito per ospitare le tele monumentali dei “Trionfi di Cesare” di Andrea Mantegna, divenne la dimora privata del principe Francesco II Gonzaga.
Nel corso del Seicento, Palazzo San Sebastiano iniziò ad essere abbandonato e subì varie destinazioni d’uso, da prigione a caserma. Nel Novecento, l’edificio fu ulteriormente compromesso dal riassetto urbanistico. La campagna di restauro iniziata nel 1995 ha riportato alla luce le decorazioni rinascimentali e ha restituito al palazzo il suo antico splendore, diventando la sede ideale per il Museo della Città. Le ricostruzioni multimediali 3D e i disegni di Guglielmo Calciolari narrano la storia e la rinascita di Palazzo San Sebastiano.
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