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Alghero

Alghero è una di quelle destinazioni cui davvero non manca nulla. Ha persino un dialetto tutto suo, riconosciuto come lingua minoritaria dalla Repubblica Italiana e dalla Regione Sardegna. Alghero è infatti una sorta di enclave della Catalogna, dove ancora oggi si possono leggere gli effetti della dominazione catalano-aragonese del XIV secolo, un evento che la trasformò architettonicamente e culturalmente. Per coglierne questa particolarità unica basta camminare lungo i Bastioni della Maddalena che dominano il porto, che prendono i nomi dei grandi esploratori del passato: Magellano, Pigafetta, Marco Polo e Cristoforo Colombo, che terminano con la Torre di San Giacomo e la Torre Sulis, offrendo scorci che si aprono fino ad abbracciare il profilo inconfondibile di Capo Caccia.

Prima però di esplorare la costa, vale la pena perdersi nei vicoli del caratteristico centro storico, visitando il Duomo di Santa Maria, le Chiese di San Francesco e di San Michele, luoghi di culto che vivono il loro momento più intenso con i riti della Settimana Santa, in cui si possono riconoscere alcune sfumature riconducibili alla cultura catalana. Molte anche le botteghe orafe che tramandano un’arte antica, quella della lavorazione del corallo rosso di Alghero, non a caso cuore della cosiddetta Riviera del Corallo. Altrettanto tipici ma di ben altra natura sono i vini della zona, pregiati e capaci di conquistarsi negli ultimi anni anche un posto di rilievo nel panorama enologico nazionale: cannonau, vermentino, torbato Doc di Alghero accompagnano i piatti di pesce locale, come gli spaghetti all’aragosta, alla catalana, ovviamente.

L’esplorazione del territorio offre spunti assai diversi: da quelli naturalistico-geologici a quelli storico-archeologici. L’insenatura di Porto Conte, l’antico Portus Ningharum, vanta la particolarità di essere l’unico vero porto naturale della Sardegna, dal 1999 cuore di uno dei principali parchi naturali regionali. Al suo interno comprende un’importante oasi faunistica e la foresta demaniale “Le Prigionette” in cui svolgere attività sportiva ed escursionistica; la Riserva Naturale di Capo Caccia – Isola Piana, detta arca di Noè per la ricchezza floro-faunistica, area naturale marina protetta dal 2002, nonché Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo per la conservazione della biodiversità; Punta Giglio e Punta delle Gessiere, note per le numerose grotte, fra cui quelle spettacolari di Nettuno e di Nereo, la più vasta grotta sommersa d’Europa. E ancora, lo stagno del Calich, dove si osservano i resti di un ponte romano.

Anche se è la roccia a dominare la costa nei dintorni di Alghero, molti sono i lidi di sabbia, ampi e ben attrezzati: il Lido di S. Giovanni che abbraccia la città, la spiaggia di Maria Pia, le Bombarde, Cala del Lazzaretto, dominata dall’omonima torre e la spiaggia Mugoni. In questo lento peregrinare alla ricerca della spiaggia preferita, non si può non fare tappa in uno dei siti archeologici della zona, risalenti al periodo prenuragico e nuragico. Vedi la necropoli Anghelu Ruju, complesso di domus de janas; il Nuraghe Palmavera circondato dal villaggio nuragico e il sito nuragico di Sant’Imbenìa, che ha il pregio di comprendere anche i resti di una sontuosa villa di epoca romana.

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Cattedrale di Santa Maria Immacolata

Alghero, Sardegna

2 elementi Cosa fare e vedere

  • Monumenti

Cattedrale di Santa Maria Immacolata

Alghero, Sardegna

Nel complesso, la costruzione della Cattedrale di Santa Maria Immacolata di Alghero ha richiesto più di tre secoli, dal 1530 circa al 1862, e ad oggi è uno degli edifici sacri più grandi e imponenti di tutta la Sardegna. Già queste premesse fanno capire che l’edificio è meritevole di grande attenzione. In più, la guglia piramidale del campanile, con il suo mosaico di maioliche colorate e splendenti, è uno degli elementi distintivi del centro storico di Alghero. Alto 20 metri e costruito in pietra arenaria, ha una caratteristica struttura ottagonale finestrata, che richiama subito i canoni dello stile gotico catalano del XVI secolo. Una volta varcata la soglia, oltre il bellissimo portale gigliato, appaiono tre navate separate da imponenti pilastri e colonne in trachite, e cinque piccole cappelle radiali con volta a crociera, una delle quali dedicata al Santissimo Sacramento.

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  • Siti archeologici

Nuraghe di Palmavera / Complesso Nuragico di Palmavera

Alghero, Sardegna

Fra il Golfo di Alghero e quello di Porto Conte, in provincia di Sassari, si trova il nuraghe di Palmavera, ai piedi dell’omonimo promontorio. Rinvenuto a inizio Novecento, è stato oggetto di scavi solo a partire dagli anni Sessanta, divenendo in breve uno dei più importanti siti archeologici della Sardegna. Per quanto vasto, ciò che si può ammirare oggi del complesso nuragico è stato calcolato essere pari a un quarto dell’originaria superficie del villaggio, che doveva comporsi di oltre 200 abitazioni. Le circa cinquanta ancora visibili sono però sufficienti a farsi un’idea di come doveva essere la vita fra il XV e il X a.C. Fra le costruzioni più imponenti ci sono il Mastio Centrale, alto otto metri e con un diametro di dieci metri, sormontato da una caratteristica copertura a tholos, e la Capanna delle Riunioni, all’interno della quale si può osservare una sorta di “modellino” di nuraghe realizzato all’epoca. Quello in situ è in realtà una copia, mentre l’originale si trova presso il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico G. A. Sanna di Sassari, insieme a ceramiche e bronzi rinvenuti nelle prime campagne di scavo degli anni Sessanta. Stando a quanto raccontano reperti e stato di conservazione delle abitazioni, il villaggio fu con ogni probabilità abbandonato verso la fine dell’VIII secolo a.C. a causa di un devastante incendio, per poi rinascere in epoca punica e romana, vale a dire a partire dal III secolo a.C.

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Cattedrale di Santa Maria Immacolata

Alghero, Sardegna

Nel complesso, la costruzione della Cattedrale di Santa Maria Immacolata di Alghero ha richiesto più di tre secoli, dal 1530 circa al 1862, e ad oggi è uno degli edifici sacri più grandi e imponenti di tutta la Sardegna. Già queste premesse fanno capire che l’edificio è meritevole di grande attenzione. In più, la guglia piramidale del campanile, con il suo mosaico di maioliche colorate e splendenti, è uno degli elementi distintivi del centro storico di Alghero. Alto 20 metri e costruito in pietra arenaria, ha una caratteristica struttura ottagonale finestrata, che richiama subito i canoni dello stile gotico catalano del XVI secolo. Una volta varcata la soglia, oltre il bellissimo portale gigliato, appaiono tre navate separate da imponenti pilastri e colonne in trachite, e cinque piccole cappelle radiali con volta a crociera, una delle quali dedicata al Santissimo Sacramento.

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Nuraghe di Palmavera / Complesso Nuragico di Palmavera

Alghero, Sardegna

Fra il Golfo di Alghero e quello di Porto Conte, in provincia di Sassari, si trova il nuraghe di Palmavera, ai piedi dell’omonimo promontorio. Rinvenuto a inizio Novecento, è stato oggetto di scavi solo a partire dagli anni Sessanta, divenendo in breve uno dei più importanti siti archeologici della Sardegna. Per quanto vasto, ciò che si può ammirare oggi del complesso nuragico è stato calcolato essere pari a un quarto dell’originaria superficie del villaggio, che doveva comporsi di oltre 200 abitazioni. Le circa cinquanta ancora visibili sono però sufficienti a farsi un’idea di come doveva essere la vita fra il XV e il X a.C. Fra le costruzioni più imponenti ci sono il Mastio Centrale, alto otto metri e con un diametro di dieci metri, sormontato da una caratteristica copertura a tholos, e la Capanna delle Riunioni, all’interno della quale si può osservare una sorta di “modellino” di nuraghe realizzato all’epoca. Quello in situ è in realtà una copia, mentre l’originale si trova presso il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico G. A. Sanna di Sassari, insieme a ceramiche e bronzi rinvenuti nelle prime campagne di scavo degli anni Sessanta. Stando a quanto raccontano reperti e stato di conservazione delle abitazioni, il villaggio fu con ogni probabilità abbandonato verso la fine dell’VIII secolo a.C. a causa di un devastante incendio, per poi rinascere in epoca punica e romana, vale a dire a partire dal III secolo a.C.

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Eventi

Capodanno di Alghero / Cap d’Any de l’Alguer

Culturale

Comune: Alghero

Mese di inizio: Dicembre

Durata: 30 Giorni

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