Le attività del turista Enogastronomico
Enogastronomia
Un tagliere con salumi e formaggi accompagnato da un buon bicchiere di vino. Sapori semplici e genuini quelli della Valle d’Aosta, che racchiudono in sé tutta l’esperienza e la conoscenza di chi sa mettere a frutto un territorio non facile come quello alpino. Prodotti DOP, come la Fontina, il Valle d’Aosta Fromadzo, il Jambon de Bosses e il Vallée d’Aoste Lard d’Arnad, oltre a nettari derivati da vitigni autoctoni, alcuni dei quali unici nel panorama mondiale, espressione di un mestiere eroico, per le modalità di realizzazione e per le oggettive difficoltà nel portarlo a compimento.
E allora ecco il DOC “Valle d’Aosta” o “Vallée d’Aoste”, che dal 1985 racchiude tutte le produzioni ottenute sul territorio e che oggi è rappresentata da 7 sotto-denominazioni di zona (il Blanc de Morgex et de la Salle, l’Enfer d’Arvier, il Torrette, il Nus, il Chambave, l’Arnad-Montjovet e il Donnas), e da 19 di vitigno (Chardonnay, Cornalin, Fumin, Gamay, Mayolet, Merlot, Müller Thurgau, Nebbiolo, Petite Arvine, Petit Rouge, Pinot Blanc, Pinot Gris, Pinot Noir, Prëmetta, Syrah, Vuillermin, Moscato bianco, Traminer aromatico e Gamaret).
A valorizzare il territorio, la cultura rurale e il lavoro degli agricoltori ci pensano anche più di 30 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, emblema di quella fierezza che contraddistingue le genti locali.
Le attività del turista Naturalistico
turismo termale
QC Terme Pré-Saint-Didier si presenta come un avveniristico “polo del benessere”, a pochi minuti dal resort di QC Termemontebianco, entrambi nella “galassia” del noto gruppo di hotellerie che negli ultimi anni ha creato un suo concept di benessere 2.0. Negli oltre 500 mq di superficie, QC Terme Pré-Saint-Didier raccoglie dunque una quarantina fra cascate tonificanti, idromassaggi con acqua termale, saune e sale relax, vasche panoramiche esterne e interne alimentate dalle acque ricche di ferro, silici, carbonato di calcio e acidi arsenicali già ben note per le loro proprietà benefiche agli antichi romani ma sfruttate sono a partire dalla metà del Seicento. A rendere ancora più suggestiva l’esperienza di remise en forme è la vista panoramica sul massiccio del Monte Bianco, che sovrasta il fondovalle in cui si trova Pré-Saint-Didier.
trekking
Con una proposta di oltre 300 itinerari di trekking tutti segnalati, la Valle d’Aosta è un vero paradiso per i camminatori incalliti. Il range va dalla passeggiata soft di poche ore alla giornata intera, fino ai tour di più giorni e persino a quelli transfrontalieri, che sconfinano in Francia e Svizzera, come per esempio la famosa competizione “Giro dei Giganti / Tor des Géeants”, il circuito che attraversa tutta la Valle d’Aosta lungo le due famose Alte Vie. Insomma, da giugno a settembre non resta che indossare scarponcini e ramponi e partire alla volta delle cime dei “Giganti delle Alpi” e di quel mondo di villaggi tradizionali e verdi vallate che gravita attorno.
Oltre alle camminate ardite in alta quota, ci sono itinerari alla portata di tutti, di cui la Via Francigena è un must: si tratta dello storico pellegrinaggio da Canterbury a Roma, che attraversa la Valle d’Aosta dal Gran San Bernardo a Pont-Saint-Martin. Nel fondovalle e sui versanti di media quota con un’altitudine compresa tra i 500 e i 1900 metri corre invece il Cammino Balteo, itinerario ad anello di quasi 350 km, praticabile in entrambi i sensi e per buona parte dell’anno. Il Cammino si articola in 23 tappe da 4-6 ore l’una, che parte da Pont-Saint-Martin e tocca tutte le principali mete valdostane, quali Fénis, Saint-Vincent, Verrés, Arnad e così via.
Inutile dire che in un territorio che vive di montagna si ha la certezza di trovare ovunque rifugi alpini di facile accesso, distanti l’uno dall’altro al massimo un’ora e mezza circa e spesso collegati da impianti a fune. Non solo. Gli escursionisti trovano accoglienza anche nei posti tappa, più semplici dei rifugi, con una trentina di posti letto e attrezzatura per cucinare, ma senza servizio di ristoro. I posti tappa si trovano anche in località raggiungibili in auto, mentre in luoghi di difficile accesso, si trova riparo nei bivacchi fissi, non custoditi e attrezzati sommariamente ma di conforto lungo vie ferrate e sentieri d’alta quota.
ecoturismo
Car e bike sharing sono già soluzioni sostenibili, e se in più si tingono di “verde”, diventano indispensabili per preservare ecosistemi fragili come quelli della montagna. Green Valle d’Aosta è un Tour Operator e una rete di impresa, ma soprattutto un progetto della Società Alpine Green Experience in collaborazione con Engineering Ingegneria Informatica SpA, che punta alla mobilità sostenibile sul territorio transfrontaliero dell’Espace Mont-Blanc. Green Valle d’Aosta parte dalla possibilità di abbinare al soggiorno in strutture ricettive l’utilizzo di auto elettriche per muoversi nel territorio transfrontaliero, offrendo una soluzione tecnologica integrata in grado di rendere fruibili le informazioni sui servizi di mobilità e punti di interesse delle tre Regioni intono al Monte Bianco. Il noleggio di auto e bici elettriche avviene presso sette Aziende Agricole e Artigiane locali che rappresentano alla perfezione la cultura e la tradizione eno-gastronomica valdostana.
Le attività del turista Sportivo
trekking
Con una proposta di oltre 300 itinerari di trekking tutti segnalati, la Valle d’Aosta è un vero paradiso per i camminatori incalliti. Il range va dalla passeggiata soft di poche ore alla giornata intera, fino ai tour di più giorni e persino a quelli transfrontalieri, che sconfinano in Francia e Svizzera, come per esempio la famosa competizione “Giro dei Giganti / Tor des Géeants”, il circuito che attraversa tutta la Valle d’Aosta lungo le due famose Alte Vie. Insomma, da giugno a settembre non resta che indossare scarponcini e ramponi e partire alla volta delle cime dei “Giganti delle Alpi” e di quel mondo di villaggi tradizionali e verdi vallate che gravita attorno.
Oltre alle camminate ardite in alta quota, ci sono itinerari alla portata di tutti, di cui la Via Francigena è un must: si tratta dello storico pellegrinaggio da Canterbury a Roma, che attraversa la Valle d’Aosta dal Gran San Bernardo a Pont-Saint-Martin. Nel fondovalle e sui versanti di media quota con un’altitudine compresa tra i 500 e i 1900 metri corre invece il Cammino Balteo, itinerario ad anello di quasi 350 km, praticabile in entrambi i sensi e per buona parte dell’anno. Il Cammino si articola in 23 tappe da 4-6 ore l’una, che parte da Pont-Saint-Martin e tocca tutte le principali mete valdostane, quali Fénis, Saint-Vincent, Verrés, Arnad e così via.
Inutile dire che in un territorio che vive di montagna si ha la certezza di trovare ovunque rifugi alpini di facile accesso, distanti l’uno dall’altro al massimo un’ora e mezza circa e spesso collegati da impianti a fune. Non solo. Gli escursionisti trovano accoglienza anche nei posti tappa, più semplici dei rifugi, con una trentina di posti letto e attrezzatura per cucinare, ma senza servizio di ristoro. I posti tappa si trovano anche in località raggiungibili in auto, mentre in luoghi di difficile accesso, si trova riparo nei bivacchi fissi, non custoditi e attrezzati sommariamente ma di conforto lungo vie ferrate e sentieri d’alta quota.
snowboard
Si chiama Indianpark Snowpark ed è l’area più alta d’Europa per la pratica del freestyle. Situata a Breuil-Cervinia, è stata inaugurata nel 2003 e da allora ha visto allenarsi su queste linee di salto e kicker molti atleti diventati poi campioni di portata internazionale. Chi è alla ricerca di neve fresca, di ripidi couloirs, soffici panettoni, chilometri di percorsi su cui esprimere creatività e stile sa che l’Indianpark ai piedi della vetta del Cervino è l‘ideale, e per tutti i livelli di riding.
Ben prima di questo impianto è nato lo Snowpark Areaeffe di Pila, il più vecchio della Valle d’Aosta e come tutte le strutture “datate”, pensato per gli snowboarder più agguerriti. Premiato nel 2016 come “Best Park Nord Ovest”, è a 2.200 metri di quota, a meno di 30 minuti dal centro di Aosta, da cui si può raggiungere con una combinazione intelligente fra telecabina + liasion + funivia. Areaeffe si sviluppa lungo la pista di Grimod e su una superficie di 20.000 mq, con una lunghezza di 600 metri disseminata di ostacoli per tutti i livelli di bravura. Altro snowpark di riferimento è l’Espace San Bernardo, comprensorio internazionale che collega il domaine skiable francese di La Rosière con quello valdostano di La Thuile.
Ai 7 snowpark della Valle d’Aosta si aggiungono le 19 stazioni di sci per la discesa per 800 km di piste, e infiniti itinerari fuori pista raggiungibili con gli impianti di risalita o in elicottero dalle basi di heliski. Senza dimenticare che ai piedi del Cervino, sul Plateau Rosa, a circa 3.500 metri, si può anche sciare d’estate.
sci di fondo
Immaginate di essere intenti nel vostro allenamento quotidiano di sci nordico. D’un tratto, dal bosco sbuca fuori uno stambecco o una marmotta. Può accadere anche questo in Valle d’Aosta, magari mentre state percorrendo un anello che lambisce o è compreso in un’area protetta, come per esempio il Parco Nazionale del Gran Paradiso. A Cogne e nella Val Ferret, inoltre, e pure in numerose altre località, oltre alle piste di sci sono battuti dei percorsi pedonali che è possibile praticare con le ciaspole o, in estate, in MTB o a piedi. Occasioni uniche per immergersi nell’anima wild della Vallè. Fra i plus offerti dalle stazioni sciistiche valdostane ci sono anche i cosiddetti “Foyer de fond“, strutture di servizio per gli sciatori attrezzati di tutto punto con spogliatoi, docce e locali per la sciolinatura.
sci alpino
Praticità e semplificazione sono i due concetti alla base della creazione di un sistema unificato di ticketing che riguarda tutti i comprensori sciistici e gli impianti di risalita della Valle d’Aosta. Si chiama appunto #Skipass Valle d’Aosta e consiste in un unico biglietto che permette di accedere direttamente agli impianti di risalita di qualsiasi destinazione regionale, con in più il vantaggio di godere di un’estensione nei comprensori sciistici di Zermatt in Svizzera, di La Rosière in Savoia, Francia, e di Alagna Valsesia in Piemonte.
golf
Golf e montagna. Un binomio che in Valle d’Aosta diventa un must. Il Golf Club del Cervino, realizzato da Donald Harradine nei primi anni cinquanta, ha festeggiato nel 2005 i 50 anni di affiliazione alla Federazione Italiana Golf. Situato ai piedi della Gran Becca, ha un percorso che nel 2008 è stato ampliato da 9 a 18 buche, PAR 69 di 5.303 metri, che si snoda a fianco del torrente Marmore, in prossimità del centro abitato di Breuil-Cervinia. In una parola, spettacolare.
Altrettanto mozzafiato è il Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses, dove il protagonista è il massiccio del Monte Bianco insieme a quello delle Grandes Jorasses. Nato nel 1935 dal progetto di Peter Gannon ed Henry Cotton, ha nove buche con doppie partenze, è per lo più pianeggiante e si snoda lungo gli argini del fiume Dora, attraversandolo con due spettacolari par 3. Non si viene dunque qui per le prestazioni di gioco ma per il panorama, e magari anche per La Club House, nata come riserva di caccia e recentemente ristrutturata nel classico stile della baita di montagna.
A Champoluc si fa invece l’abbinata Golf & Spa: il Golf Val d’Ayas si trova infatti nei pressi della spa Monterosaterme, ha 8 postazioni e lunghezza totale di 230 metri. Le 9 buche pitch&putt si trovano sulla sponda opposta del fiume (a monte dell’area verde Villy). Chi è alle prime armi o vuole fare una golf clinic tenga presente che ad agosto c’è la possibilità di fare lezione con un maestro federale.
A pochi passi dal centro storico di Gressoney-Saint-Jean, circondato da caratteristiche case walser e con vista sul ghiacciaio del Monte Rosa, si trova invece il Campo da Golf Gressoney Monte Rosa,
che verso Sud guarda sul fiabesco Castello Savoia appartenuto alla Regina Margherita. È un classico percorso di mezza montagna, situato a quasi 1.400 mt, ha 12 buche (9+3) con fairways stretti e green impegnativi e ben protetti ed è praticabile dal primo di giugno fino alla fine di settembre.
ciclismo
Mille chilometri corrisponde più o meno ad andata e ritorno fra Milano e Roma. Ecco, la stessa lunghezza la si ottiene sommando i tracciati di sentieri boschivi, mulattiere e strade poderali in tutta la Valle d’Aosta. Un’”autostrada” da percorrere preferibilmente in mountain bike, mezzo perfetto per “surfare” lungo le piste da sci che in estate si trasformano in straordinarie “corsie preferenziali” per le due ruote. Gli impianti di risalita trasportano con facilità le biciclette, e una volta in quota, via con downhill, freeride e cross country. Discese adrenaliniche e percorsi tecnici caratterizzano i bike park creati ad hoc per MTB & Co., e il resto lo fanno la fantasia e la voglia di divertirsi.
ciaspole
Bollettino neve per il rischio valanghe, previsioni del tempo e abbigliamento comodo e a strati. Non serve poi molto altro per partire per un’escursione con le ciaspole, perché questa è una pratica sportiva che non richiede una preparazione atletica specifica, se non un po’ di fiato e gambe a sufficienza per contrastare la fatica che si fa camminando su un manto di neve fresca. Di certo, se l’andatura può ricordare a tratti quella dello sci nordico, in realtà le racchette da neve costituiscono un’alternativa meno tecnica allo sci di fondo, permettendo a chiunque di godersi un’escursione in montagna senza particolare impegno o difficoltà. Il tutto in luoghi incontaminati e selvaggi, immersi in un silenzio rotto solo dal rumore di una cascata, di un rivolo d’acqua non ancora ingabbiato nei ghiacci, dal proprio respiro che sale e scende a seconda della pendenza del tracciato.
alpinismo
Bianco, Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Nomi che evocano successi sportivi importati, entrati nella storia dell’alpinismo. Chi ama questa disciplina, ferrea nell’attitude psicologica e nella preparazione atletica che richiede, sa che su queste cime, note come i “Giganti della Valle d’Aosta” in quanto trattasi di vette tutte sopra i 4.000 metri, si sono scritte pagine indimenticabili di eroismo puro, di sfide contro la Natura, che hanno portato allo stremo delle forze uomini che però alla fine hanno issato la loro bandiera lassù, sul “tetto d’Europa”. Se il Gran Paradiso, con i suoi 4.061 metri, è il più abbordabile dagli scalatori alle prime armi, di certo il Monte Bianco, gigante fra i giganti con la quota ragguardevole di 4.810 metri, è meta riservata a chi con ferrate e pareti da arrampicata ha già parecchia dimestichezza. In ogni caso, il divertimento è garantito, e la sicurezza pure, grazie alla presenza in loco delle Guide Alpine.