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Ristorante
Pescara (PE), Abruzzo
Dal lungomare e dalla Marina di Pescara, nelle giornate terse si vedono le vette innevate del Gran Sasso. Virtù di una città costiera a poco più di un’ora di distanza dal Parco Nazionale con la vetta più alta del Centro Italia. La spiaggia urbana è lunga quasi 7 km, ed è lambita da ciò che rimane di una vasta pineta che fino alla fine dell’Ottocento occupava gran parte della zona. La specie predominante è il Pino d’Aleppo e le due “macchie” sopravvissute sono quelle dette Pineta Dannunziana e Pineta di Santa Filomena. Passeggiando fra gli alberi viene da chiedersi se Gabriele D’Annunzio, pescarese Doc, non abbia preso ispirazione proprio qui, fra “pini scagliosi e irti…tamerici salmastre…ginestre fulgenti…e ginepri folti”, per l’ode La pioggia nel pineto.
Aternum, questo l’antico nome di Pescara, era il porto sull’Adriatico dell’antica Roma e come tale crebbe nei secoli in fama e potenza commerciale, diventando anche scalo militare e di difesa del regno di Napoli. Purtroppo, a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, buona parte del Centro Storico è stato danneggiato o cancellato, ma ciò che è rimasto del ricco passato ha ancora una sua forte valenza. Come il Bagno Borbonico, costruito nel ‘500 per volere di Carlo V, poi carcere del Regno delle Due Sicilie, che al suo interno conserva i resti delle mura normanne e bizantine, oltre alla sede del Museo delle Genti d’Abruzzo. Per chi ama il genere “casa-museo”, il Museo Casa Natale di Gabriele D’Annunzio merita la visita, per ripercorrere fra vestiti, oggetti personali, opere e manoscritti la prima fase di vita del poeta e scrittore pescarese. Bella la recente rinascita dell’ex liquorificio Aurum, realizzato nel 1935 e riaperto nel 2007 come polo museale polifunzionale. Il quartiere è quello della Pineta Dannunziana, dove si concentrano ville e palazzi Liberty di pregio. Fra le opere contemporanee di maggior spicco c’è il Ponte del Mare, che dal 2009 unisce le due riviere cittadine. Lungo 465 metri, è uno dei ponti ciclo-pedonali più lunghi d’Europa.
Dati ottenuti tramite l’analisi delle recensioni sul web
Le attività del turista Enogastronomico
Provengono da aree remote dell’Abruzzo, lontane dai consueti itinerari turistici, e come tali, i prodotti agroalimentari esposti alla “Mostra Mediterranea – Eccellenze d’Abruzzo” diventano una forte attrattiva per il pubblico, locale e non solo, che durante questa tre giorni di incontri, mostra-mercato e degustazioni, si ritrova al Porto Turistico Marina di Pescara. Giunta alla 37° edizione (nell’anno 2023), Mediterranea è in assoluto la fiera dedicata alle tipicità agroalimentari più longeva della Regione, punto di riferimento per gli operatori internazionali del settore agroalimentare ma anche di gourmand in cerca di prodotti di nicchia da scoprire, comprare, portare a casa.
Spettacolare incipit di questo processo virtuoso che mette in moto l’economia locale di tutta la Regione è la Costa dei Trabocchi, in provincia di Pescara, scenario di Mediterranea. L’evento ha dunque il pregio di rendere omaggio all’eccezionale patrimonio di biodiversità agroalimentare dell’Abruzzo, ma anche di stimolare indirettamente la conoscenza del territorio, e da qui l’idea di un viaggio che conduca direttamente alla “fonte” di tanta bontà.
Le attività del turista Naturalistico
Il progetto Bike to Coast è in via di realizzazione, ma intanto, di quei 131 km totali che andranno a coprire tutta la costa abruzzese con una ciclabile super attrezzata, ne sono disponibili già 60, che da Pescara puntano sia verso Nord che verso Sud. Sessanta km che sono inclusi nella più ampia Ciclovia Adriatica, di 820 km totali che da Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, portano fino al Gargano, in Puglia.
La Bike to Coast prende avvio dal lato Nord del Ponte del Mare, sul lungomare di Pescara, punto strategico per comprendere in un solo colpo d’occhio da una parte i Trabocchi, i vecchi capanni da pesca, e dall’altro il Porto Canale. Questa è anche l’area tutelata dall’Oasi del Fratino, riserva WWF ideale per una rilassante passeggiata in bicicletta.
Lasciando il lungomare, si può percorrere anche parte dell’ex tracciato ferroviario, che da via Sabucchi in poi ha un allungo di quasi 2 km su rotaia trasformata in ciclabile. Se invece si preferisce tenere lo sguardo rivolto al mare, parallelamente alla costa c’è un percorso che transita nella Riserva naturale Pineta di Santa Filomena, in località Montesilvano. Proseguendo, superata la zona cosiddetta dei Grandi Alberghi (Km. 8,1), si arriva a Silvi, la prima città nel teramano. Se invece la direzione è Sud, dal Ponte del Mare si transita dapprima davanti al Teatro d’Annunzio, e poi davanti all’Aurum, ex fabbrica di liquori oggi centro polivalente. Tappa successiva, la Riserva naturale regionale Pineta Dannunziana, per poi proseguire in direzione Francavilla al Mare. Arrivati al ponte sul Fiume Alento, la ciclabile ritorno a correre sul lungomare, e così fino a sfociare nella ciclabile su strada che porta da Tollo a Ortona, in provincia di Chieti.
Le attività del turista Sportivo
Sapete come e da chi viene attribuita la “Bandiera Blu d’Europa”? Dalla FEE, ossia la Foundation for Enviromental Education, che ha il compito di valutare se le località costiere del Vecchio Continente soddisfano certi criteri di qualità relativi ai parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto. Ebbene, fra le Bandiere Blu più longeve d’Italia, sicuramente dell’Abruzzo, c’è quella del Porto Turistico Marina di Pescara, sul cui litorale sventola ininterrottamente dal 1990.
L’assistenza di personale qualificato, i negozi del centro commerciale, bar e ristoranti, aree attrezzate, club nautico, servizi charter e noleggio bici sono solo alcuni dei plus offerti presso questa Marina che ha saputo tenersi al passo con i tempi e ammodernare la propria struttura tanto da renderla all’avanguardia. La Marina di Pescara offre anche il vantaggio di essere nel cuore della città e ben collegata con le principali vie di comunicazione, ossia l’Aeroporto, la Stazione Ferroviaria e l’Autostrada, ma soprattutto, grazie alla fortunata geolocalizzazione di Pescara, da qui si parte verso le rotte più belle dell’Adriatico, quali la Croazia, la Grecia, il Gargano, le Isole Tremiti e, verso Nord, la riviera del Conero nelle Marche.
Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Ada Negri, Giovanni Pascoli, Umberto Saba e, ovviamente Gabriele d’Annunzio, che rispetto a tutti gli altri “colleghi” artisti, da pescarese doc, nell’edificio che oggi ospita il Museo civico Basilio Cascella, si può dire che “giocava” in casa. Per oltre cinquant’anni, questo luogo nel cuore di Pescara, donato da Basilio Cascella nel 1966 al Comune, è stato un centro di produzione grafica e artistica e punto d’incontro per intellettuali di tutta Italia. Nel 1975, il Comune decise poi di trasformarlo in un museo intitolato all’artista, anch’egli abruzzese ma di Ortona. Il Museo Civico Basilio Cascella raccoglie le sue opere pittoriche, scultoree, ma anche grafiche e plastiche, oltre a una selezione di opere degli altri artisti membri della famiglia dei Cascella, vale a dire i figli Tommaso, Michele e Gioacchino. Mobili originali dell’epoca, bozzetti, ceramiche, pietre litografiche, schizzi e cartoline completano il percorso espositivo. A dare valore aggiunto a questa istituzione è la creazione del Premio Nazionale di ritrattistica pittorica “Ritratti Contemporanei”, che dal 2015 si svolge in questa sede ogni anno a maggio.
E’ il classico esempio di “riuso” di un edificio storico, in questo caso, di un’ex caserma dell’epoca borbonica. Location, lungo il fiume Pescara, nel cuore del capoluogo abruzzese. Soggetto, il Museo delle Genti d’Abruzzo. Inaugurato nel 1973 per iniziativa di due associazioni di volontariato culturale – la sezione locale dell’Archeoclub di Pescara e l’A.S.T.R.A., Associazione per lo Studio delle Tradizioni Abruzzesi – trova inizialmente spazio nell’attigua Casa Natale di Gabriele d’Annunzio, per poi essere trasferito nel 1982 nell’attuale sede. Reperti archeologici, documenti e cimeli di vario genere delineano il percorso evolutivo della presenza umana nel territorio abruzzese, dal cacciatore paleolitico alle comunità preistoriche e protostoriche, il tutto suddiviso in 16 macro sezioni arricchite da contenuti multimediali e laboratori didattici. Il Museo delle Genti d’Abruzzo ha anche biblioteca, fototeca, audioteca, laboratori di restauro, magazzini e auditorium, per complessivi 3500 mq. La biblioteca è una delle più complete che si possa trovare sul tema “genti d’Abruzzo”: sono circa 4.000 i documenti qui archiviati, fra volumi, riviste, opuscoli e “letteratura grigia”, specializzata in “abruzzesistica”. A questa raccolta si aggiunge quella della Biblioteca civica “Vittoria Colonna”, che conserva circa 1500 volumi e cui è annesso il Fondo storico “Giovanni Pansa”. Solo quest’ultimo comprende circa 2000 volumi, 3100 opuscoli, cataloghi di aste numismatiche e vendite d’arte delle principali case d’asta italiane e straniere, circa 60 testate di riviste di fine ‘800 inizio ‘900, quasi 1300 edizioni del ‘600, ‘700 e ‘800, 114 manoscritti su tematiche regionali quali la preistoria, l’archeologia, l’etnografia, la storia dell’arte, la letteratura, la medicina popolare, la numismatica e la religione.
Fra il celebre Vittoriale a Gardone Riviera, sul Lago di Garda, e il Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio in Corso Manthonè 116 a Pescara, c’è un fil rouge che ricostruisce vita e opere del grande poeta, scrittore e patriota abruzzese. Pescarese doc, d’Annunzio nacque e trascorse la sua infanzia in questa abitazione, dove tuttora si respira l’atmosfera tipica della fine dell’Ottocento. Salendo al primo piano, si intravvedono eleganti decorazioni, stucchi e arredi d’epoca, che ricalcano a pieno la descrizione che il Poeta ne fece nel Notturno. Dopo le prime cinque sale, il percorso prosegue con un’esposizione di foto, documenti, libri, calchi e cimeli provenienti in parte dal Vittoriale. Una visita che permette di conoscere non solo l’humus di cui si cibò lo spirito dell’eclettico artista, ma anche la sua immensa creatività e poliedricità, che spaziava daromanziere, poeta, politico, attivista,…
Sapete come e da chi viene attribuita la “Bandiera Blu d’Europa”? Dalla FEE, ossia la Foundation for Enviromental Education, che ha il compito di valutare se le località costiere del Vecchio Continente soddisfano certi criteri di qualità relativi ai parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto. Ebbene, fra le Bandiere Blu più longeve d’Italia, sicuramente dell’Abruzzo, c’è quella del Porto Turistico Marina di Pescara, sul cui litorale sventola ininterrottamente dal 1990.
L’assistenza di personale qualificato, i negozi del centro commerciale, bar e ristoranti, aree attrezzate, club nautico, servizi charter e noleggio bici sono solo alcuni dei plus offerti presso questa Marina con oltre 1.000 posti barca che ha saputo tenersi al passo con i tempi e ammodernare la propria struttura tanto da renderla all’avanguardia. La Marina di Pescara offre anche il vantaggio di essere nel cuore della città e ben collegata con le principali vie di comunicazione, ossia l’Aeroporto, la Stazione Ferroviaria e l’Autostrada, ma soprattutto, grazie alla fortunata geolocalizzazione di Pescara, da qui si parte verso le rotte più belle dell’Adriatico, quali la Croazia, la Grecia, il Gargano, le Isole Tremiti e, verso Nord, la riviera del Conero nelle Marche.
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