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Sono sorelle ma assai diverse le une dalle altre. Le Eolie sono così, sette splendide terre emerse che assommano caratteri e ambizioni diametralmente opposte. Basti pensare alle piccole Alicudi e Filicudi, romite e solitarie con poco o niente per la ricettività e calette spesso da raggiungere solo via mare, e Panarea, glamour e vivace al pari di una Santorini. E poi ci sono Salina, verde con il suo manto di vigneti, Stromboli e Vulcano, nerissime per via della loro natura ribelle che ogni tanto erutta magma incandescente, e Lipari, bianca per la pomice che ne ricopre un’intera costa, e con l’attitude da “capoluogo”, con tanti hotel e case vacanze per ogni genere di turista. A ognuna corrisponde anche un modo diverso per vivere la spiaggia: a Lipari capita anche di potersi fare i fanghi naturali sulla battigia, dove l’acqua ribolle per sorgenti calde sommerse a pochi passi dalla riva. Praia Ferrante, Praia Vinci, Valle Muria, Spiagge Bianche e la Papesca sono i lidi più gettonati. A Vulcano si va invece alle Sabbie Nere, al Cannitello, alla Spiaggia dell’Asino; a Salina alla Punta Brigantino, a Rinella o Prà Venezia, sul promontorio di Punta Megna. Gli habituè di Panarea lo sanno già, ma vale la pena ricordare la Calcara e Cala Junco, cui si accede dal villaggio preistorico di Punta Milazzese. Stromboli ammalia invece con le Piscinette di Ginostra, la Forgia Vecchia e Ficogrande; Filicudi con Capo Graziano, dove è bello tuffarsi dopo la visita ai villaggi rupestri di Filo Braccio e Capo Graziano. Bellissima e imperdibile la Grotta del Bue Marino. Se invece la meta è Alicudi, beh…conviene farsi amico qualche pescatore, o affittare un gommone, perché solo dal mare si possono raggiungere le spiaggette e le calette più belle, come Bazzina, silenziosa e magica.
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