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Non c’è Natale senza il Pampepato. A Terni e dintorni è così, e da oltre 500 anni, secondo alcuni addirittura dai tempi dei Romani. Al di là della reale datazione storica, a Terni come ad Aquasparta, Ferentillo, Calvi dell’Umbria, Narni e a Monteleone di Orvieto, di questo tipico dolce delle Feste si tramanda di secolo in secolo la ricetta, ricchissima con i suoi 16 ingredienti tra cui non mancano mai abbondanti noci, mandorle, pinoli, cioccolato, canditi, e, ovviamente, pepe in quantità. Inserito nei ricettari regionali già dal XIX secolo, inizia ad acquisire lustro “solo” nel 1913, grazie all’impegno di un celebre pasticcere, Spartaco Pazzaglia, che iniziò a proporlo tutto l’anno nel suo “salotto buono” in centro a Terni. Ad oggi, il Pampepato di Terni è insignito del marchio IGP, che ne sottolinea l’importanza nel patrimonio gastronomico ma anche culturale del territorio umbro.
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