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Per la sua natura orografica, la Valnerina, divisa fra provincia di Perugia e di Terni, si presta perfettamente a fare da sfondo a una serie di percorsi di scoperta in sella a due ruote. Partendo dalla zona di confine con le Marche, si può intraprendere l’itinerario denominato dei Monti Sibillini e Tre Piani di Castelluccio, un anello di 26 km che parte e ritorna su Castelluccio di Norcia girando attorno alla cima del Monte Vettore, e che in soli 450 metri di dislivello e con un grado di difficoltà classificato come “facile e adatto a tutti, consente di immergersi in alcuni dei paesaggi più iconici del Centro Italia. In primis, quello di Pian Grande, che fra giugno e luglio si trasforma in una tavolozza di colori, dal giallo ocra al rosso, grazie alla celebre fioritura di genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, trifogli, acetoselle e molte altre specie che vanno ad aggiungere il quadro con la loro nota cromatica.
Un altro itinerario abbordabile è quello che porta alla scoperta della Valnerina: è la Ciclovia del Fiume Nera che va da Sant’Anatolia di Narco alla Cascata delle Marmore, 28,2 km, dislivello +90, -120 metri, fondo asfalto per il 40% e ghiaia per il restante 60%, ottimo per chi viaggia su MTB o ibrida. Nel tratto fra Sant’Anatolia di Narco e le Cascata delle Marmore, corre parallelamente all’anello della Greenway del Nera e collega l’ex ferrovia Spoleto-Norcia con la bassa Valnerina e i suoi borghi.
Entrambe queste alternative sono di per sé uno stimolo al viaggio: la Ciclovia Ex Ferrovia Spoleto-Norcia – 23,5 km, +400m; -440m, asfalto per il 52%, difficoltà media – è un’occasione unica per fare l’esperienza di ripercorrere un tratto ferroviario abbandonato dal 1968, immergendosi in atmosfere d’altri tempi, ma anche per attraversare stretti canyon e godersi la pace di luoghi solitari, verdissimi e selvaggi, giungendo fino nel cuore della montagna, con la galleria della Caprareccia.
L’itinerario denominato Greenway del Nera è invece una randonèe ad anello di 160 km, adatta solo a MTB, affrontata solitamente in almeno 3 tappe da distribuire in 3 giorni, con ben 4.000 metri di dislivello. Una sfida seria per le gambe, su fondo compatto ma non asfaltato, che nel primo giorno prevede 60 km con 900 metri di dislivello, il secondo 55 e ben 1600 di differenza di quota e il terzo 45 e 1300 metri fra la quota di inizio e di fine. Nel mezzo, la bellezza delle Cascate delle Marmore, di borghi come Preci, Cascia e Monteleone di Spoleto, per soste che appagano la vista e fanno riprendere fiato.
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