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Con una larghezza di appena 43 centimetri, è il Vicolo più stretto d’Italia. Non ha neanche un nome, ma di certo, basta chiedere a chiunque a Ripatransone per arrivarci e scattare una foto a dir poco curiosa. E’ una delle attrattive di questo borgo marchigiano in provincia di Ascoli Piceno, noto anche come “belvedere del Piceno” per la sua posizione panoramica sulle valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino. Inserito nell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e in quella delle Città del miele, è Bandiera Arancione del Touring Club per la qualità turistico-ambientale che sa esprimere in ciò che offre: una cinta muraria ben conservata, costruita tra il XII e il XVI secolo e lunga quasi 2 km e mezzo, scandita da Porta Cuprense, Porta San Domenico, Porta d’Agello, Porta di Monte Antico e numerosi Torrioni merlati. Le mura racchiudono emergenze importanti che alternano edifici di epoca medievale a quelli di epoca rinascimentale e barocca: il complesso delle Fonti e la Cattedrale, iniziata nel 1597 e completata una trentina di anni dopo, cui è stata aggiunta la torre campanaria nel 1902, alta 7 metri; Il Palazzo Comunale del XIII secolo ma rimaneggiato più volte fino al XIX secolo; il trecentesco Palazzo del Podestà, che al suo interno custodisce il Teatro Comunale Mercantini, del 1824. Palazzo Bonomi-Gera accoglie invece il Museo Civico, che si compone di cinque raccolte: la pinacoteca, con un ricco patrimonio di opere importanti di Vittore Crivelli e di Vincenzo Pagani; la Gipsoteca Uno Gera; il museo storico etnografico; il Museo storico risorgimentale Luigi Mercantini e una galleria d’arte contemporanea. Il Museo Archeologico, attraverso reperti preistorici, piceni e romani provenienti dai dintorni e dall’antico Ager Cuprensis, ripercorre la storia plurimillenaria del territorio di Ripatransone, così come il Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, che si concentra sulla tradizione rurale del paese, e il Museo del Vasaio, con oltre ottocento manufatti in terracotta fra cui i tipici fischietti chiamati “cuchi”.
Parlando di tradizioni, la ricorrenza da non perdere sono quella del Cavallo di Fuoco, una rievocazione storica che si tiene ogni anno nel giorno dell’Ottava di Pasqua, e la Festa della Maddalena, patrona della città, che si svolge a luglio alternando momenti religiosi a profani, in cui è anche possibile degustare i prodotti tipici della zona, quali l’olio extra vergine di oliva e i vini DOC, il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno Superiore.
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