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Comune di ARCEVIA
La Chiesa Collegiata di San Medardo ad Arcevia, nell’anconetano, sembra l’”appendice” di un museo o di una pinacoteca, perché visitandola, assorti nel silenzio che si conviene all’ambiente, si possono scorrere in fila il grandioso polittico e nella cappella del battistero la tavola centinata di Luca Signorelli, l’altare in maiolica invetriata e un dossale in terracotta smaltata di Giovanni della Robbia, il Giudizio Universale e il Battesimo di Cristo di Ercole Ramazzani, artista locale allievo di Lorenzo Lotto. E ancora, la Madonna del Rosario con i SS. Domenico e Caterina da Siena, capolavoro di Simone Cantarini il Pesarese (1612-1648), allievo prediletto e ribelle di Guido Reni, e la Visita di Re Lotario a S. Medardo di Claudio Ridolfi, discepolo del Barocci, e altre opere di Piergentile da Matelica e Venanzio da Camerino, Fra’ Mattia della Robbia, nonché la Croce processionale in argento del famoso orafo perugino Cesarino del Roscetto, di metà del Cinquecento. Non mancano neanche gli arredi lignei di pregio, qui incisi dagli abiti maestri intagliatori Leonardo Scaglia e Francesco Giglioni. Tutte opere che “vestono” di grazia la struttura poderosa a croce latina, in laterizio, e lo stile barocco, qui proposto in una versione sobria, tipica della metà del Seicento, periodo in cui l’edificio venne terminato. La visita termina nel Museo Parrocchiale, piccolo ma interessante spaccato della vita in un antico borgo marchigiano.
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