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Comune di POLLONE
Quella della Riserva Naturale del Parco Burcina Felice Piacenza è una storia di famiglia, che si tramanda da generazioni letteralmente di padre in figlio. La Riserva, punto di riferimento nella zona delle Prealpi Biellesi, situata com’è su un rilievo noto localmente come “Brich Burcina”, è un giardino storico di 57 ettari voluto a metà dell’Ottocento dall’industriale laniero Giovanni Piacenza. A crearlo fu il figlio Felice, che per oltre 50 anni, senza l’aiuto di alcun architetto, si occupò personalmente di realizzare prati circondati da boschi, un’area di vegetazione mediterranea, una faggeta detta Pian Plà, un laghetto, il viale dei liriodendri e la magnifica “valle dei rododendri”, che ogni anno in primavera si trasforma in un trionfo di colori vasto ben due ettari.
La proprietà passò poi nel 1950 in mano a Enzo Piacenza, figlio di Felice, che affidò al paesaggista fiorentino Pietro Porcinai un nuovo ingresso e portò qui i migliori botanici europei. Arrivando ai giorni nostri, Guido, figlio di Enzo, continua oggi a essere presente nella gestione dell’Ente Parco, tramandando quel dialogo perfetto tra boschi e giardino voluto dal suo avo, e custodendo quei sentieri creati apposta per chi ama camminare e ammirare fiori, piante e animali in libertà. Il tutto con un carattere paesistico informale, di apparente casualità e tale da esaltarne la spettacolarità naturalistica.
All’interno della Riserva sorgono alcuni edifici tipici dell’architettura contadina della provincia di Biella e della vicina Valsesia, cascine e casini dai nomi curiosi – Emilia, Bigatta, Filarmonica, Merlo, Lorenzo, Guglielmina e Venfenera superiore e inferiore, oltre alla Casa Blu e alla Casa Rossa – oggi utilizzati come deposito delle attrezzature per la manutenzione del giardino.
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