Autore
Parlando di enogastronomia calabra, e in particolare della provincia di Vibo Valentia, il pensiero corre immediatamente alla Cipolla Rossa IGT di Tropea, icona della tradizione locale e sinonimo stesso di questo lembo di terra italica, ma soprattutto prodotto principe fra i molti di qualità che arrivato sulla tavola da queste parti. Oltre al rosso vermiglio di questo ortaggio che pare sia stato importato addirittura dai Fenici, oggi fra i motori dell’economia dei comuni in cui è maggiormente diffusa – ossia fra Nicotera e Campo di San Giovanni, già in provincia di Cosenza, e lungo la fascia tirrenica, fra Briatico e Capo Vaticano – sono protagonisti dei ricettari locali anche il pesce azzurro e il tonno, e i loro molti derivati, e il Tartufo di Pizzo, il cui nome non deve trarre in inganno. Trattasi infatti di un dolce tipico della pasticceria calabrese, a base di latte, zucchero, uova, nocciole e cacao, creato a Pizzo per la prima volta nel 1940, e da allora diventato un must per chiudere un pasto in dolcezza.
Autore
Autore