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Lipari

gioiosa marea, lipari

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Nel 2000, le Isole Eolie, arcipelago a nord della costa siciliana, sono state proclamate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Riconoscimento ottenuto in virtù della bellezza naturalistica delle “sette sorelle”, “figlie” di Eolo dio del vento, ricche di grotte, faraglioni e scogliere a picco su un mare ancora integro e pescoso, orlate da spiagge di sabbia bianca finissima alternata a rena nera per via dell’origine eruttiva.

Due i vulcani ancora attivi, cuore pulsante delle affascinanti Stromboli e Vulcano, cui si aggiungono Alicudi e Filicudi, “ruvide” e aspre con piccoli villaggi di pescatori, Salina, terra verdissima che genera eccelsi vini, Panarea, la più glamour e meta di Vip, e Lipari, l’isola più grande e popolosa. Qui approdano e si fermano la maggior parte dei 600.000 turisti che ogni anno scelgono l’arcipelago come meta di vacanza, offrendo accoglienza in case tipiche e strutture di ogni genere, oltre a una serie di attrattive da visitare: villaggi preistorici, solfatare, cave di pietra pomice e un Museo Archeologico che raccoglie i molti tesori rinvenuti sui fondali incontaminati.

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Centro visitatori INGV delle isole Eolie, Stromboli

Lipari, Sicilia

5 elementi Cosa fare e vedere

  • Scienza e Natura

Centro visitatori INGV delle isole Eolie, Stromboli

Lipari, Sicilia

L’acronimo INGV indica l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che dal 1998 a Stromboli vuol dire un punto di riferimento per rimanere informati in tempo reale sulle attività sismiche sull’isola e nell’arcipelago eoliano al largo della Sicilia. Lungo la Via Marina, poco distante dal porticciolo di Stromboli, si trova la sede dell’INGV che comprende un piccolo museo e una foresteria a disposizione dei ricercatori e del personale dell’istituto stesso. Tre gli ambienti aperti alla visita: la Sala 1, dove si possono consultare numerose informazioni sul vulcano e visionare i collegamenti diretti alle stazioni sismiche installate sul vulcano e alle webcam installate in prossimità dei crateri. La Sala 2, dedicata alla proiezione di filmati sull’attività vulcanica di Stromboli, e la Sala 3, che contiene anche un pannello informativo sull’attività della Protezione Civile a Stromboli. Fra i progetti dei Centri Visitatori di Stromboli e Vulcano c’è inoltre “ilVulcanoinforma”, incentrato sulla divulgazione scientifica e con l’obiettivo di accogliere e informare i visitatori sul vulcanismo eoliano e sui rischi ad esso connessi. Qui si possono anche trovare mappe, brochure e materiale utile per esplorare l’isola in tutta sicurezza.

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  • Mare

Grotta del Bue Marino

Lipari, Sicilia

Si deve all’origine vulcanica dell’Arcipelago delle Isole Eolie la presenza di numerosi anfratti e grotte marine lungo le coste delle “sette sorelle”, e di tutte queste, la più grande si trova sul versante nord occidentale di Filicudi. La Grotta del Bue Marino di Filicudi ha una larghezza di 30 metri, il che la rende accessibile anche con piccole imbarcazioni, oltre che a nuoto. Due le caratteristiche che la distinguono e la rendono una delle più suggestive del Mediterraneo: i favolosi effetti di bioluminescenza, e il rumore del mare che si infrange sulle rocce, che sembrando il muggito di un bue dà il nome alla grotta stessa. Un luogo da visitare, per apprezzare la bellezza selvaggia di quest’isola.

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  • Cammini

Salita al Piano Filo dell’Arpa, Alicudi

Lipari, Sicilia

Arpa, in dialetto siculo, arpazza. Si tratta di un rapace, una poiana abbastanza comune nell’Arcipelago delle Eolie, che sulla piccola Alicudi dà il nome alla vetta dell’isola, il Piano Filo dell’Arpa, un vulcano spento con pareti scoscese e ripide che superano i 2000 metri di quota, calcolando i 675 metri emersi e i 1500 metri sprofondati negli abissi marini. Per raggiungere questo punto di osservazione a dir poco spettacolare si prende il sentiero che parte dal piccolo scalo di Alicudi porto, si segue la scalinata di pietra lavica che arriva alla Chiesa del Carmine, e da qui si prosegue per la Chiesa di San Bartolo, eretta nel 1821 sui resti di una sacrestia del XVII secolo. Si sale ancora fino a raggiungere i resti dell’insediamento urbano originario e i vecchi terrazzamenti abbandonati, e dulcis in fundo ecco il Piano dell’Arpa, sulla sommità del vulcano spento. Flora e fauna offrono a ogni stagione uno spettacolo diverso, persino in autunno inoltrato, quando quassù sbocciano narcisi e ciclamini selvaggi in quantità. A primavera è la volta delle numerose piccole orchideacee, fra cui la più comune orchidea cornuta, bella da guardare ma da non toccare, a tutela dell’equilibrio di questo fragile ecosistema.

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  • Natura

Rupe del Perciato, Alicudi

Lipari, Sicilia

Bruno-arancio, rosso vinaccia e grigio antracite. L’Isola di Alicudi è una tavolozza di colori dalle sfumature intense, le cui rocce sono ora granulose, ora lisce e tondenggianti, ora plasmate dalle onde e dal vento come opere d’arte, o semplicemente solcate da spaccature impressionanti. Ecco così, in un ideale periplo dell’isola, sfilare una dopo l’altra la Rupe del Perciato, lo Scoglio della Palumba davanti alla Praia della Palumba e lo Scoglio Galera. Fra queste, una delle più iconiche è proprio la Rupe del Perciato, uno splendido arco naturale poco distante dal porto, che sembra quasi il risultato di una antichissima colata lavica lungo il fianco della montagna. Una foto accanto a questa opera naturale, soprattutto al tramonto, è uno dei riti d’obbligo per chiunque scelga Alicudi come buen retiro.

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  • Musei

Museo Archeologico di Lipari

Lipari, Sicilia

Le Isole Eolie sono un inaspettato bacino di reperti antichi, che dal secondo dopoguerra sono raccolti nel Castello di Lipari, adibito a sede del Museo Archeologico Regionale Eoliano dedicato a Luigi Bernabò Brea, grande archeologo e Soprintendente della Sicilia Orientale dal 1939 al 1973.

Le 40 sale sono suddivide nelle seguenti 6 sezioni: Sezione Preistorica, Epigrafica, Classica, Vulcanologica, della Paleontologia del Quaternario e delle Isole Minori, ricolme di quanto rinvenuto nelle campane di scavo condotte proprio dal Brea e da Madeleine Cavalier.

La ricchezza dei ritrovamenti sia su terra che sui fondali marini dell’Arcipelago Eoliano ha reso necessaria la creazione di due sedi distaccate del museo di Lipari a Panarea e Filicudi, e a Salina di un Antiquario Civico.

 

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  • Scienza e Natura

Centro visitatori INGV delle isole Eolie, Stromboli

Lipari, Sicilia

L’acronimo INGV indica l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che dal 1998 a Stromboli vuol dire un punto di riferimento per rimanere informati in tempo reale sulle attività sismiche sull’isola e nell’arcipelago eoliano al largo della Sicilia. Lungo la Via Marina, poco distante dal porticciolo di Stromboli, si trova la sede dell’INGV che comprende un piccolo museo e una foresteria a disposizione dei ricercatori e del personale dell’istituto stesso. Tre gli ambienti aperti alla visita: la Sala 1, dove si possono consultare numerose informazioni sul vulcano e visionare i collegamenti diretti alle stazioni sismiche installate sul vulcano e alle webcam installate in prossimità dei crateri. La Sala 2, dedicata alla proiezione di filmati sull’attività vulcanica di Stromboli, e la Sala 3, che contiene anche un pannello informativo sull’attività della Protezione Civile a Stromboli. Fra i progetti dei Centri Visitatori di Stromboli e Vulcano c’è inoltre “ilVulcanoinforma”, incentrato sulla divulgazione scientifica e con l’obiettivo di accogliere e informare i visitatori sul vulcanismo eoliano e sui rischi ad esso connessi. Qui si possono anche trovare mappe, brochure e materiale utile per esplorare l’isola in tutta sicurezza.

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  • Mare

Grotta del Bue Marino

Lipari, Sicilia

Si deve all’origine vulcanica dell’Arcipelago delle Isole Eolie la presenza di numerosi anfratti e grotte marine lungo le coste delle “sette sorelle”, e di tutte queste, la più grande si trova sul versante nord occidentale di Filicudi. La Grotta del Bue Marino di Filicudi ha una larghezza di 30 metri, il che la rende accessibile anche con piccole imbarcazioni, oltre che a nuoto. Due le caratteristiche che la distinguono e la rendono una delle più suggestive del Mediterraneo: i favolosi effetti di bioluminescenza, e il rumore del mare che si infrange sulle rocce, che sembrando il muggito di un bue dà il nome alla grotta stessa. Un luogo da visitare, per apprezzare la bellezza selvaggia di quest’isola.

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  • Cammini

Salita al Piano Filo dell’Arpa, Alicudi

Lipari, Sicilia

Arpa, in dialetto siculo, arpazza. Si tratta di un rapace, una poiana abbastanza comune nell’Arcipelago delle Eolie, che sulla piccola Alicudi dà il nome alla vetta dell’isola, il Piano Filo dell’Arpa, un vulcano spento con pareti scoscese e ripide che superano i 2000 metri di quota, calcolando i 675 metri emersi e i 1500 metri sprofondati negli abissi marini. Per raggiungere questo punto di osservazione a dir poco spettacolare si prende il sentiero che parte dal piccolo scalo di Alicudi porto, si segue la scalinata di pietra lavica che arriva alla Chiesa del Carmine, e da qui si prosegue per la Chiesa di San Bartolo, eretta nel 1821 sui resti di una sacrestia del XVII secolo. Si sale ancora fino a raggiungere i resti dell’insediamento urbano originario e i vecchi terrazzamenti abbandonati, e dulcis in fundo ecco il Piano dell’Arpa, sulla sommità del vulcano spento. Flora e fauna offrono a ogni stagione uno spettacolo diverso, persino in autunno inoltrato, quando quassù sbocciano narcisi e ciclamini selvaggi in quantità. A primavera è la volta delle numerose piccole orchideacee, fra cui la più comune orchidea cornuta, bella da guardare ma da non toccare, a tutela dell’equilibrio di questo fragile ecosistema.

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  • Natura

Rupe del Perciato, Alicudi

Lipari, Sicilia

Bruno-arancio, rosso vinaccia e grigio antracite. L’Isola di Alicudi è una tavolozza di colori dalle sfumature intense, le cui rocce sono ora granulose, ora lisce e tondenggianti, ora plasmate dalle onde e dal vento come opere d’arte, o semplicemente solcate da spaccature impressionanti. Ecco così, in un ideale periplo dell’isola, sfilare una dopo l’altra la Rupe del Perciato, lo Scoglio della Palumba davanti alla Praia della Palumba e lo Scoglio Galera. Fra queste, una delle più iconiche è proprio la Rupe del Perciato, uno splendido arco naturale poco distante dal porto, che sembra quasi il risultato di una antichissima colata lavica lungo il fianco della montagna. Una foto accanto a questa opera naturale, soprattutto al tramonto, è uno dei riti d’obbligo per chiunque scelga Alicudi come buen retiro.

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  • Musei

Museo Archeologico di Lipari

Lipari, Sicilia

Le Isole Eolie sono un inaspettato bacino di reperti antichi, che dal secondo dopoguerra sono raccolti nel Castello di Lipari, adibito a sede del Museo Archeologico Regionale Eoliano dedicato a Luigi Bernabò Brea, grande archeologo e Soprintendente della Sicilia Orientale dal 1939 al 1973.

Le 40 sale sono suddivide nelle seguenti 6 sezioni: Sezione Preistorica, Epigrafica, Classica, Vulcanologica, della Paleontologia del Quaternario e delle Isole Minori, ricolme di quanto rinvenuto nelle campane di scavo condotte proprio dal Brea e da Madeleine Cavalier.

La ricchezza dei ritrovamenti sia su terra che sui fondali marini dell’Arcipelago Eoliano ha reso necessaria la creazione di due sedi distaccate del museo di Lipari a Panarea e Filicudi, e a Salina di un Antiquario Civico.

 

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Gioiosa Marea (ME), Sicilia

Le Corone della Qualità

La performance della struttura è contrassegnata graficamente da una, due o tre corone, a seconda del punteggio percentuale, ottenuto durante la visita di valutazione, basato sui seguenti criteri:

Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità e Notorietà.
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