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Architettura, tradizioni, folklore e soprattutto spiritualità d’Oriente e Occidente si sono incontrate in Calabria, lungo quel tratto del litorale ionico noto come Riviera degli Angeli. Lo si capisce in pochi passi, per le strade di borghi come Squillace, Badolato, Soverato, Satriano e Santa Caterina dello Ionio, dove tutto parla di questa commistione di stili e vite. Lo si avverte soprattutto nei luoghi di culto, nelle chiese cristiane e bizantine, nei santuari, nelle certose, seguendo processioni in cui riti millenari di credo diversi si mescolano in un tutt’uno di grande fascino.
Il radicato legame con la cristianità bizantina, derivato dall’intreccio della storia di Roma con quella di Bisanzio, si coglie con forza nei momenti importanti della vita religiosa, fra cui senza dubbio c’è la Settimana Santa. Nei giorni che precedono la Pasqua, si respira un’atmosfera ricca di coinvolgimento, che in un crescendo continuo si conclude la domenica con la Cunfrunta, l’”incontro” tra la statua di Gesù Cristo e quella della Madonna, trasportate dagli uomini delle confraternite, fra gli applausi della folla e la musica delle bande locali. Un’esperienza coinvolgente per chi vi prende parte attivamente ma anche per chi assiste a un momento che non è solo una celebrazione religiosa, ma anche di un evento folkloristico che fa parte degli usi e dei costumi della vita locale.
Altrettanto pregne di significato sono le numerose feste patronali dei singoli borghi, durante le quali riti spirituali e manifestazioni folkloristiche si alternano creando atmosfere cariche di pathos. Tutt’attorno si dispiegano poi mercatini di prodotti tipici, enogastronomici e artigianali, da comprare, degustare sul posto, portare a casa come gustoso souvenir. Giornate intense che terminano con spettacoli pirotecnici ed esibizioni musicali delle bande locali, e con l’apertura delle porte dei catoj, le cantine dove per tradizione si conserva il vino.
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