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Feste e sagre scandiscono le stagioni in tutta la Basilicata, con alcune “variazioni sul tema” a seconda della località nel caso in cui si tratti di celebrare lo stesso santo o la stessa occasione. Quasi ovunque, il 16 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate, con l’accensione di falò e a Pignola l’aggiunta della corsa dei muli.
Nella Settimana Santa, nel Vulture, è la rappresentazione della Passione di Cristo che tiene banco. A Matera, la Festa della Madonna della Bruna, che cade il 2 luglio, si conclude con l’assalto al carro per conquistarne un frammento. A Potenza, il 29 maggio è di scena la Processione dei Turchi che accompagna la statua di San Gerardo. A Tolve, il 16 agosto, il simulacro di San Rocco, coperto di ori e denaro offerti dai fedeli, è seguito da una processione con donne scalze che recano sul capo casteletti di candele.
Fra i culti arborei, diffusi in tutta la Lucania, da citare quello di Accettura, dove prende il nome di “Festa del Maggio”, che consiste nell’antico rito del matrimonio fra il tronco di un cerro alto 30 metri e la cima di un agrifoglio. In pratica, un cerro del bosco di Montepiano, ripulito di rami e corteccia, è trascinato in paese da buoi, e una volta qui, un agrifoglio viene innestato in cima al cerro, eretto in piazza con l’aiuto di funi. La festa termina con la scalata del cerro, il “Maggio”.
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