Le attività del turista Enogastronomico
Enogastronomia
Il territorio offre una vasta gamma di prodotti e piatti tradizionali, permettendo ai visitatori di scoprire e assaporare autentiche delizie culinarie locali. Nel cremonese, ad esempio, i marubini sono da non perdere: pasta ripiena di carne di manzo marinata con verdure o vino rosso, arricchita con carne di vitello arrostita e profumata con salvia o rosmarino. I tortelli cremaschi, invece, offrono un equilibrio perfetto tra il dolce-speziato del ripieno e il salato della pasta e del condimento. Tra le specialità, il gran bollito e il salame Cremona IGP, dal sapore aromatico e speziato, sono da assaggiare, così come i formaggi tipici locali come il quartirolo lombardo DOP, il provolone valpadana DOP e il grana padano DOP. Per i golosi, il torrone è una prelibatezza imperdibile, con una storia che risale al 1441.
Anche nella cucina mantovana si trovano prodotti e piatti caratteristici, come i tortelli di zucca conditi con mostarda, gli agnolini, il tortello amaro e altri. Le specialità locali come la Coppa DOP, il Salame Mantovano DOP e il Cotechino Vaniglia sono da gustare accompagnati da un ottimo vino rosso, che beneficia delle condizioni favorevoli del terreno e del clima della regione.
Pavia è rinomata per la produzione di riso, in particolare il Carnaroli, e offre una vasta selezione di vini locali come la Bonarda, il Barbera, il Riesling profumato, il Moscato, la Malvasia, il Cabernet e il Pinot Nero. Da abbinare ai vini, ci sono i salumi tipici come il salame di Varzi D.O.P. e i formaggi locali come la crescenza e il gorgonzola DOP. Tra le altre prelibatezze, i visitatori possono gustare le rane fritte e i ciccioli, bocconcini fritti di carne di maiale e grasso, e dolci come i Baci del Signore e il Pane di San Siro.
Le attività del turista Naturalistico
ecoturismo
La Via Postumia offre un percorso immerso in paesaggi e ambienti naturali di notevole interesse. Alcune tappe seguono il corso del fiume Mincio, come la seconda tappa da Volta Mantovana a Rivalta sul Mincio. Qui si attraversano “prati stabili”, aree che forniscono foraggio biologico per le numerose mandrie di vacche da latte presenti nella zona. La terza tappa si snoda all’interno del Parco Naturale del Mincio, conducendo al suggestivo Lago Superiore di Mantova, un’oasi di naturalità e testimonianza delle antiche attività legate alle economie fluviali come pesca, caccia e raccolta della canna.
Parte del percorso segue anche il corso fluviale dell’Oglio, che prima di unirsi al Po, si perde in sinuosi meandri attraverso boschi e pioppeti. Lungo le sponde del fiume, i “lanche”, rami abbandonati, fungono da habitat per una varietà di specie animali, contribuendo alla biodiversità della zona. Durante questa parte del cammino, i sentieri corrono lungo l’argine sinistro del fiume, lontani da insediamenti abitativi.
Attraversando la pianura, il percorso prosegue su sentieri sterrati, offrendo scorci suggestivi della campagna mantovana: casali rurali, canali d’irrigazione e boschetti. Qui, i suoni della natura, come il canto degli uccelli e il mormorio dell’acqua, creano un’atmosfera autentica e rilassante.
Le tappe finali del cammino conducono attraverso colline, dove i vigneti rappresentano l’essenza dell’agricoltura della provincia di Pavia al di là del Po.
tur. naturalistico/svago/relax
La Via Postumia, con le sue oltre 40 tappe, può essere distinta in due tratti, ciascuno con il proprio carattere e paesaggio unico.
La prima parte dell’itinerario, da Aquileia a Piacenza, è generalmente considerata più agevole, caratterizzata da percorsi pianeggianti e accessibili.
La seconda parte, che collega Piacenza a Genova, presenta un percorso più impegnativo, attraversando paesaggi collinari e boschivi.
svago/relax (mare, lago, etc)
La Via Postumia offre un’opportunità unica per conoscere la flora e la fauna lungo alcuni dei fiumi più importanti d’Italia, tra cui il Po e l’Oglio.
Numerosi tratti del percorso si snodano lungo gli argini di questi fiumi, veri e propri serbatoi di biodiversità che ospitano una vasta gamma di specie animali e vegetali.
Lungo il cammino, sono presenti tappe naturalistiche come la riserva Torbiere di Marcaria, l’Acquario del Po e il Museo Paleoantropologico del Po, che offrono l’opportunità di approfondire la conoscenza di questo ecosistema unico e affascinante.
cammini
Il Cammino della Via Postumia si estende per circa 932 km, attraversando sei regioni italiane: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria.
Il tratto lombardo della Via Postumia attraversa le pittoresche località di Peschiera, Mantova, Cremona e Voghera, offrendo agli escursionisti la possibilità di percorrerlo a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Il percorso a piedi e in bicicletta coincide dalla partenza ad Aquileia fino ad Albareto, ad eccezione della tappa tra Vicenza e Lonigo, dove è stata tracciata una variante specifica per i ciclisti. Da Albareto a Genova, sebbene il percorso ciclabile non sia chiaramente definito, è disponibile una traccia GPS e GPX per evitare i sentieri più tecnici.
La prima parte del cammino, da Aquileia a Piacenza, si svolge prevalentemente in pianura, attraverso strade secondarie, carrarecce e piste ciclabili, permettendo agli escursionisti di ammirare un paesaggio agricolo e visitare città d’arte come Aquileia, Palmanova, Treviso, Vicenza, Verona, Peschiera del Garda, Mantova, Cremona e Piacenza.
Il percorso della Via Postumia può essere affrontato in tutte le stagioni, anche se durante l’estate è consigliabile seguire il tratto da Piacenza a Genova, che presenta dislivelli più impegnativi ma temperature meno calde.
Le attività del turista Spirituale
religioso
La Via Postumia connette l’Italia con il famoso Cammino di Santiago lungo un asse Est-Ovest, seguendo l’antica via consolare utilizzata dai pellegrini per recarsi a Gerusalemme, precedentemente alla nascita di Santiago de Compostela.
Nella tratta lombarda, il percorso attraversa affascinanti borghi come Ponti sul Mincio e Monzambano, caratterizzato dalla splendida Chiesa di San Michele. Da qui, il cammino prosegue attraverso luoghi suggestivi come Rivalta sul Mincio e il magnifico Santuario della Madonna delle Grazie fino ad arrivare a Mantova, città dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Da Mantova, il percorso si dirige verso sud, collegandosi con la Ciclovia del Po, e porta i viaggiatori a Cremona, attraverso stradine di campagna e piste ciclabili che includono tappe come Borgoforte e Marcaria, per poi raggiungere Sabbioneta, un altro patrimonio UNESCO noto per il suo stile architettonico rinascimentale, e Casalmaggiore, dove sono presenti importanti siti come la Cattedrale di San Pietro e la Basilica di Sant’Andrea.
Continuando lungo il cammino, immersi nella natura rigogliosa lungo il corso del fiume Po, i pellegrini giungono alla bellissima città di Cremona, celebre per la sua ricca tradizione legata al violino e alla musica. Il Po accompagna il percorso fino a Piacenza, attraversando il suggestivo borgo di Monticelli d’Ongina lungo il tragitto.
Le attività del turista Sportivo
ciclismo
La prima tappa del percorso in Lombardia ha inizio a Peschiera del Garda (VR). Dopo circa 1 km, superando il Santuario del Frassino, si entra nel Comune di Ponti sul Mincio, in provincia di Mantova. Dopo un breve attraversamento in Emilia Romagna, si rientra in c con la tappa che si conclude a Voghera.
Il tratto da Peschiera del Garda a Mantova offre un percorso ciclabile lungo 45 km, che segue il fiume Mincio, regalando panorami mozzafiato. Tuttavia, la Via Postumia preferisce un percorso più interno, allontanandosi dal Mincio fino a Goito, per poi costeggiarlo fino a Mantova.
Da Mantova, il cammino prosegue per 70 km attraverso strade di campagna, sterrate e tratti di ciclabile fino a raggiungere Sabbioneta, un sito UNESCO, e Casalmaggiore.
Successivamente, una ciclovia lunga 60 km, la Ciclovia del Po, che a tratti costeggia il lato nord del fiume Po, conduce fino a Cremona. Qui, superando il Po, si entra in Emilia Romagna.
Da Cremona, esiste la possibilità di raggiungere Piacenza grazie a una moderna pista ciclabile lungo il Po. Tuttavia, la Via Postumia opta per un itinerario più breve (37 km anziché 52 km della pista ciclabile), sempre sul lato del fiume.
A partire da Piacenza, il paesaggio inizia a mutare. Attraversando e costeggiando il Trebbia, il terreno pianeggiante cede il passo a colline che raggiungono un’altezza di 300 m. Il dislivello non è eccessivamente impegnativo, offre tratti di cammino all’ombra dei boschi, in altitudine e in un ambiente molto diverso dalle pianure precedenti.
Le colline sono punteggiate da vigneti, con antichi borghi che si ergono sulle cime. Dopo aver lasciato la Val Tidone, si torna in Lombardia, attraversando un territorio collinare. Le salite si alternano alle discese, offrendo viste mozzafiato sulle distese di vigneti. Le ultime tappe, più dolci, conducono fino a Voghera, per poi entrare in Piemonte.
Per quanto riguarda l’accessibilità, sono disponibili percorsi alternativi al tracciato principale per consentire la percorrenza in handbike, rendendo la Via Postumia accessibile anche agli ipovedenti.
trekking
Il Cammino di Via Postumia offre un’esperienza di trekking che copre 251 km, divisi in 14 tappe. Nonostante alcune tappe possano essere impegnative per la loro lunghezza, l’intero percorso è classificato con una difficoltà di livello T (per tutti), poiché il grado di dislivello non è particolarmente significativo.