C’è una scena iconica del cinema italiano che anticipa alcuni scorci del viaggio che stiamo per affrontare. E’ quella de Il Sorpasso, in cui Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant sfrecciano lungo un litorale assolato. Un frame che ha immortalato per sempre quella stagione della Costa degli Etruschi, anno 1962. Siamo in provincia di Livorno, e per avere da subito un assaggio di ciò che ci aspetta non c’è niente di meglio che fermarsi nel Golfo di Baratti, all’estremità sud della cosa livornese, dove insiste il Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Il Comune è quello di Piombino – porto turistico verso l’Arcipelago Toscano e, in passato, scalo commerciale per i molti metalli estratti in zona e all’Elba – e la civiltà che si va a scoprire visitando gli scavi è quella misteriosa degli Etruschi, che sul lido di Populonia realizzarono l’unica Dodecapoli fra le dodici città-stato dell’Etruria. Alle spalle si scorge la macchia mediterranea dei Parchi naturali della Val di Cornia, macchia che invade anche il Parco Archeominerario di San Silvestro, ma per il momento, restiamo sull’antica Acropoli di Populonia, dove si “leggono” ancora templi, edifici, mosaici, strade in cui si sovrappongono anche resti di epoca romana. Sì perché questa fu anche terra di interesse romano, come testimoniano il passaggio della Via Aurelia e le Terme di Venturina, a qualche chilometro da qui nell’entroterra, in origine dette Acquae Populoniae, ricavate attorno a un cratere termale ampio circa 60.000 mq e con una portata di 12.000 litri al minuto. Si torna sulla costa ed ecco San Vincenzo, Comune che nel 1973, in tempi non sospetti, decise di tutelare flora e fauna locali istituendo il Parco naturale costiero di Rimigliano, 120 ettari per 6 km di litorale protetto da esplorare a piedi o su due ruote. O a cavallo, perché no. Risalendo ancora verso Livorno prende la scena un paesaggio disegnato da filari di vite, fra i più chiacchierati degli ultimi vent’anni. Siamo infatti nella zona compresa fra Donoratico, Castagneto Carducci e Bolgheri, oggi sinonimo di vini d’eccellenza, da esportazione, diventati cult wine che oggi gli intenditori vengono a degustare nelle molte cantine della zona, alcune delle quali da secoli di proprietà delle stesse famiglie nobili.
Si sale ancora, e si fa tappa a Castiglioncello, là dove si racconta ancora di habitué come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni, e di Gassman al volante della sua Lancia Aurelia B24, seguiti da un entourage di personaggi del jet set che da allora non hanno mai smesso di trascorrere le vacanze qui, all’ombra dei pini marittimi che sono la costante del litorale livornese così come dei borghi dell’entroterra. Suvereto, Sassetta, Montescudaio e Guardistallo….