Golfo di Corigliano

Una sosta alle Terme dell’antica Sybaris rappresenta un’esperienza ricca di fascino, che in più regala il piacere di un soggiorno all’insegna del wellness. Realizzate su strutture preesistenti datate a secoli fa, le Terme Sibarite di Cassano all’Ionio, in provincia di Cosenza, sfruttano sorgenti di acqua ipotermale, sulfurea e mediominerale. Del complesso fa parte anche l’Hotel Terme Sibarite, per integrare al benessere generato dalle cure e dai trattamenti in Spa quello della buona cucina locale.

Fortezza di Civitella del Tronto

Da Piazza del Popolo, cuore di Ascoli Piceno, alle falde del Monte Girella ci sono pochi minuti di strada. Minuti che però permettono di lasciarsi alle spalle la vita di città per immergersi nella natura e nel ricco habitat faunistico che l’ha fatta ribattezzare la “Montagna dei Fiori”. Dai suoi 1.800 metri di quota la vista qui spazia fin sull’Appennino Centrale, sulle colline abruzzesi e marchigiane e sulla costa adriatica.

Lungo i 1.700 metri di dislivello del versante settentrionale, a mezza costa si passa per San Giacomo, punto iniziale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Una zona ideale per ciaspolate, sci alpinismo ed escursionismo in ogni periodo dell’anno e che nella zona fra le Tre Caciare e il Monte Piselli offre anche impianti di risalita per la pratica dello sci.

Fra i trekking più battuti c’è quello che parte dal parcheggio della ex stazione di partenza della cabinovia a San Giacomo e risale il fondo della valletta, e che fra radure e brevi macchie di alberi giunge al “Lago”, in realtà un piccolo stagno nel bosco, a 1.303 metri. Oltrepassato il Lago, si raggiunge il Belvedere, una sorta di balcone naturale sulle valli sottostanti.

Itinerario degli antichi commerci. La riviera dei cedri e gli antichi vini

Nel 2017, per una corretta promozione e conoscenza del neonato Cammino di San Francesco di Paola, veniva fondata anche l’omonima Associazione. Il Cammino di San Francesco di Paola è in assoluto uno dei più recenti percorsi di fede realizzati in Italia, che ha il pregio di riunire sotto un unico “marchio” le molte potenzialità naturalistiche, storiche e culturali del cosentino, e di offre allo stesso tempo una forma di turismo esperienziale completa, che prende abbrivio dal credo religioso per arrivare a contemplare molto altro. Tre le varianti proposte: la Via del Giovane, 49 km che conducono da San Marco Argentano al Santuario di Paola; la Via dell’Eremita, 62,7 km dal Santuario di Paterno Calabro al Santuario di Paola o viceversa; o in alternativa i 111,7 km divisi in sei tappe dell’Intero Cammino, che porta da San Marco Argentano al Santuario di Paternò Calabro.

San Francesco da Paola è il religioso eremita nato nel 1416 a Paola, in provincia di Cosenza, fondatore dell’Ordine dei Minimi, detto anche dei “paolotti”, canonizzato già nel 1519 a soli dodici anni dalla sua scomparsa per scelta di Papa Leone X. Fra le curiosità legate alla sua figura c’è quella che narra che fu proprio Francesco ad aver predetto al futuro Leone X l’elezione al soglio pontificio quando ancora era un bambino.

Itinerario degli antichi commerci. La riviera dei cedri e gli antichi vini

Nell’entroterra di Acquappesa, nel cosentino, si trova la Rupe del Diavolo, nome suggestivo quanto quelli delle quattro sorgenti che sgorgano da qui: tre calde, Caronte, Minosse e Galleria Calda, e una a 22 °C, la Galleria Fredda. Qui vicino si trovano anche i bacini di maturazione del fango termale e i letti di coltivazione delle alghe sulfuree, mete comprese nei tre sentieri che permettono di esplorare l’area naturalistica nei dintorni delle Terme Luigiane, costituite dallo stabilimento Thermae Novae, dal Parco Termale con il Centro Benessere e dal Grand Hotel delle Terme.

Scientificamente classificate come “sulfuree salso bromojodiche ipertermali” per l’abbondanza dello zolfo, le acque e i fanghi che ne derivano sono famosi per la loro efficacia terapeutica, dovuta alla composizione fisico-chimica e al “processo di maturazione” cui sono sottoposti. La parte argillosa (humus e sali minerali), imbevuta di acqua termale, viene arricchita con “alghe vive” – microrganismi che vegetano spontaneamente – esposta all’aria e al sole per una naturale ossidazione e nuovamente immersa in acqua termale fluente. Le alghe sono inoltre impiegate per le applicazioni di ionoforesi, le cure estetiche e la produzione dei prodotti cosmetici.

Vicino alle sorgenti si trova invece il complesso termale San Francesco, composto da reparto di balneofangoterapia, centro di pneumologia e reparto inalatorio. Un secondo reparto inalatorio si trova anche nello stabilimento Thermae Novae, con un’area specifica per i bambini.

Pescara

Il progetto Bike to Coast è in via di realizzazione, ma intanto, di quei 131 km totali che andranno a coprire tutta la costa abruzzese con una ciclabile super attrezzata, ne sono disponibili già 60, che da Pescara puntano sia verso Nord che verso Sud. Sessanta km che sono inclusi nella più ampia Ciclovia Adriatica, di 820 km totali che da Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, portano fino al Gargano, in Puglia.

La Bike to Coast prende avvio dal lato Nord del Ponte del Mare, sul lungomare di Pescara, punto strategico per comprendere in un solo colpo d’occhio da una parte i Trabocchi, i vecchi capanni da pesca, e dall’altro il Porto Canale. Questa è anche l’area tutelata dall’Oasi del Fratino, riserva WWF ideale per una rilassante passeggiata in bicicletta.

Lasciando il lungomare, si può percorrere anche parte dell’ex tracciato ferroviario, che da via Sabucchi in poi ha un allungo di quasi 2 km su rotaia trasformata in ciclabile. Se invece si preferisce tenere lo sguardo rivolto al mare, parallelamente alla costa c’è un percorso che transita nella Riserva naturale Pineta di Santa Filomena, in località Montesilvano. Proseguendo, superata la zona cosiddetta dei Grandi Alberghi (Km. 8,1), si arriva a Silvi, la prima città nel teramano. Se invece la direzione è Sud, dal Ponte del Mare si transita dapprima davanti al Teatro d’Annunzio, e poi davanti all’Aurum, ex fabbrica di liquori oggi centro polivalente. Tappa successiva, la Riserva naturale regionale Pineta Dannunziana, per poi proseguire in direzione Francavilla al Mare. Arrivati al ponte sul Fiume Alento, la ciclabile ritorno a correre sul lungomare, e così fino a sfociare nella ciclabile su strada che porta da Tollo a Ortona, in provincia di Chieti.

I Sassi di Matera e il Parco delle Chiese Rupestri

Nella zona del Villaggio Saraceno, appena fuori Matera, si trova la Chiesa di Cristo la Selva. La direzione da tenere partendo dalla “Città dei Sassi” è quella di Montescaglioso, che conduce al Parco dei Monaci. Lungo il tragitto è possibile visitare antichi insediamenti rupestri presenti sul territorio. Da qui, si scende verso la gravina e quindi verso la chiesa, inserita in un complesso di grotte. La sua origine è dovuta ai monaci benedettini, che dapprima abitarono il luogo e poi lo trasformarono in una chiesa, consacrandolo. Raggiungerla non è semplice perché talvolta la segnaletica è carente, ma una volta giunti sul posto, si è ripagati da un bellissimo panorama sulla Murgia.

I Sassi di Matera e il Parco delle Chiese Rupestri

Nel 1990, veniva istituito il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, detto più semplicemente Parco della Murgia Materana. Un’area di ben 8.000 ettari che tre anni più tardi, insieme alla “Città dei Sassi”, entrava di diritto nel listing ufficiale del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Situato nella parte orientale della Basilicata e al confine con la Puglia, nel territorio di Matera e Montescaglioso, si caratterizza per la presenza di numerose gravine e per una serie di insediamenti rupestri, fra cui il più antico della zona, la Grotta dei Pipistrelli, risalente al periodo paleolitico.

Parco Nazionale del Pollino

I colori dell’alba e del tramonto nel Parco Nazionale del Pollino hanno sfumature che non si scordano. Le si può ammirare durante un’escursione, dai 1.200 metri di quota di Fosso Jannace, punto di partenza di un sentiero che corre lungo un torrente. Esemplari di Abete bianco e di Acero accompagnano il cammino per un paio d’ore, fino ad arrivare alle Radure del Piano Iannace, a 1.640 metri di altezza, e da qui alla sorgente Pitt Accurc’. Si attraversano poi i piani del Pollino in direzione della Grande Porta, situata a quota 1954 metri, dove svettano magnifici esemplari di Pini Loricati, specie endemica simbolo del Parco stesso. Si punta infine verso la vetta della Serra di Crispo, a 2.050 metri, per raggiungere la quale si deve attraversare un luogo dal nome più che evocativo: il Giardino degli Dei. Il ritorno si effettua sul il percorso inverso e si scende verso il Santuario della Madonna del Pollino, per ammirare l’alta Valle del Frido e del Mercure.

Parco Nazionale del Pollino

Dal Colle Impiso (1573 metri) al Monte Pollino (2.248 metri) c’è un dislivello di 700 metri, lungo i quali si fa tappa ai Piani di Vacquarro, alla Sorgente Spezzavummula e infine al Colle Gaudolino, a 1678 metri. Da qui si costeggia il versante occidentale del Pollino, fino ad arrivare alla cresta sud-ovest del monte che dà il nome al Parco Nazionale, diviso fra Basilicata e Calabria. Oltre a essere uno straordinario punto panoramico, la cima del Pollino è anche l’habitat di specie rare quali l’aquila e il falco pellegrino. Poco distante dalla vetta sommitale si può inoltre vedere un’ampia dolina, cavità carsica che fino ai primi di agosto si trasforma in un nevaio.

Terre di Pisa

Etruschi e romani lo sapevano bene che nelle Terre di Pisa si nascondeva un tesoro: le acque termali di numerose sorgenti, da allora sfruttate a pieno regime in stabilimenti all’avanguardia in ogni epoca. A San Giuliano Terme c’è Bagni di Pisa, realizzato a fine Settecento con un’allure sontuosa come si conveniva alla residenza del Granduca Francesco di Lorena. Di particolare interesse sono anche gli ambienti interni, le suite dedicate ai molti personaggi celebri passati di qui, per le cure, per vezzo, per mondanità.
L’Hamman dei Granduchi, una piccola grotta naturale dove l’acqua termale affluisce da una cascatella, è il cuore della Spa, dove si possono effettuare massaggi, trattamenti e bagni nelle piscine termali. C’è anche un Giardino Zen, con una Kaffee Haus da cui si domina la pianura fino a Pisa

Cure idropiniche si possono fare anche a Uliveto Terme, lungo la strada del Monte Pisano, nel cui parco ci sono una piccola chiesa romanica, dedicata a San Martino al Bagno, location di matrimoni e cerimonie, e la piscina comunale (non termale) di Uliveto, aperta solo nel periodo estivo.

Fra Pisa e Volterra il benessere trova la sua sorgente alle Terme di Casciana, con un centro di cura e riabilitazione all’avanguardia e un centro benessere che si affaccia sulla piscina balneoterapica a 36° di temperatura. Basta attraversare la strada principale di Casciana Terme ed ecco anche le Terme di Villa Borri, una fattoria del Settecento trasformata in un’elegante hotel con Spa. Una curiosità: l’acqua surgiva locale ha pure un nome, Mathelda, la cui origine si fa risalire alla Contessa Matilde di Canossa. Pare che si debba a lei la “scoperta” del potere curativo, che notò come un merlo malato si mise a volare dopo essersi bagnato nelle acque di Casciana. Vero o no, è certo che la prima piscina fu costruita nel 1311, mentre il primo stabilimento a metà Ottocento per volontà del Granduca Ferdinando di Lorena, come ricordano l’elegante facciata, il Gran Caffè con splendidi affreschi e l’ex Casinò, oggi centro convegni.

Skip to content