Il santuario della Bastìa di Isola della Scala affonda le sue radici nel 1126. Questo antico santuario, situato su un suggestivo rialzo a ovest del capoluogo, è dedicato alla Madonna, e la sua statua lignea è oggetto di devozione popolare per la sua presunta natura miracolosa. La posizione del santuario, nella pittoresca valle del fiume Tartaro, aggiunge fascino al suo contesto. Il nome “Bastìa” deriva da “bastita”, un termine che si riferisce a un rifugio o riparo. Si crede che il santuario sorga sui resti di un’antica fortificazione risalente al 400 d.C., che una volta occupava la cima del rilievo. Questo elemento storico contribuisce a conferire al luogo un’atmosfera unica e affascinante. La leggenda che circonda la Bastìa è stata tramandata per generazioni e ha alimentato la suggestione che la chiesa fosse connessa in modo sotterraneo all’ossario del cimitero situato a sud del borgo. Secondo la tradizione, gli intricati sotterranei avrebbero potuto essere utilizzati nel corso del tempo come rifugio durante le guerre, nascondendo corpi e tesori. Sebbene questa narrativa abbia affascinato l’immaginario popolare per decenni, non vi sono prove concrete a sostegno di tali collegamenti. La struttura attuale del santuario, risalente a epoche più recenti, presenta elementi architettonici che si fondono armoniosamente con la sua storia millenaria. Gli affreschi e gli altari adornano gli interni, offrendo un’esperienza visiva e spirituale ai visitatori. La tranquillità del luogo invita alla riflessione e alla preghiera, creando un’atmosfera di pace e serenità. Il Santuario della Bastìa rappresenta un punto di riferimento per i pellegrini e i visitatori. La sua posizione panoramica offre una vista sulla valle circostante, aggiungendo un elemento paesaggistico alla ricchezza culturale del luogo. Per chi desidera approfondire la propria conoscenza sulla storia della Bastìa, sono disponibili guide esperte che conducono visite informative. Durante il percorso, sarà possibile scoprire dettagli affascinanti sulla costruzione della chiesa e le leggende che ne hanno plasmato la reputazione nel corso dei secoli.
Avatours / types of tourists: Turista Spirituale
Cammino del Beato Claudio
Il Cammino del Beato Claudio è un affascinante e suggestivo itinerario spirituale e culturale che vi condurrà da Chiampo a Santa Lucia di Piave, attraverso le testimonianze tangibili della vita del Beato Fra Claudio, un uomo, artista e guida spirituale del XX secolo.
Il percorso, lungo 189 km, si snoda su strade secondarie, offrendo l’opportunità di essere percorso a piedi o in bicicletta. Questo cammino non è solo un viaggio fisico, ma un’esperienza che abbraccia la spiritualità, la cultura e la bellezza paesaggistica della regione. Attraverso 25 comuni, inclusa la pittoresca Marostica, il Cammino del Beato Claudio si dipana dalla sua città natale di Santa Lucia di Piave (TV) fino a Chiampo (VI), il luogo in cui dedicò la sua vita all’arte, alla spiritualità e al servizio dei più bisognosi. Chiampo ospita il Convento dei Frati Minori Francescani, luogo sacro che conserva le spoglie del Beato Fra Claudio. La tomba, situata di fronte a una fedele riproduzione della Grotta di Lourdes, da lui stesso realizzata, è meta di pellegrinaggi di migliaia di devoti che vi giungono per onorare la sua memoria e ricevere ispirazione spirituale. Il Cammino del Beato Claudio offre un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere serene e suggestive del territorio, offrendo panorami mozzafiato e luoghi di profondo significato religioso. Il percorso, adatto a tutti i livelli di esperienza, si svela come un tappeto di bellezza primaverile o autunnale, offrendo un’esperienza rigenerante per il corpo e lo spirito. Il periodo consigliato per intraprendere questo cammino è durante le stagioni primaverili e autunnali, quando la natura si risveglia o si tinge di colori caldi, contribuendo a rendere il viaggio ancor più coinvolgente e suggestivo.
Festa di Sant’Anna
Fiera di Santa Lucia
Infiorata Corpus Domini
Il Cammino di Sant’Agostino
Il Cammino di Sant’Agostino si configura come un’esperienza di pellegrinaggio che abbraccia 50 santuari mariani, di cui 25 immersi nella suggestiva terra della Brianza.
Questo itinerario, rappresentato simbolicamente come una rosa, si snoda su una distanza complessiva di oltre 350 km, ideale da percorrere in circa 15 giorni di cammino. Il percorso ha origine e termine a Monza, attraversando 30 Santuari mariani e includendo una tappa fondamentale a Rus Cassiciacum.
Il tracciato si articola in tre principali “foglie” e un “gambo”. La Foglia Orientale, lunga circa 99 km, si estende da Milano a Monza, seguendo l’itinerario verso est lungo i suggestivi canali Villoresi e Martesana, attraversando 8 Santuari mariani e offrendo un accesso privilegiato ai pellegrini provenienti dall’aeroporto di Orio al Serio, da completare in 4 giorni.
La Foglia Occidentale, con i suoi circa 68 km, si snoda da Monza a Milano in direzione ovest, percorrendo il suggestivo canale Villoresi e le Vie d’Acqua dell’area Expo 2015, toccando 8 Santuari mariani e offrendo un collegamento diretto ai pellegrini provenienti dall’aeroporto di Malpensa, anch’essa da completare in 4 giorni.
Infine il Gambo del percorso unisce le città di Monza, Milano, Pavia e Genova, seguendo il corso del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese, per poi procedere lungo la storica Via del Sale dell’Appennino. In Lombardia, questo tratto si estende per circa 68 km fino a Pavia, da percorrere in 3 giorni.
Il Cammino di Sant’Agostino
Il Cammino di Sant’Agostino è stato ideato per collegare cinquanta Santuari mariani della Lombardia a tre località legate alla figura di Agostino da Ippona.
Questo percorso comprende 26 tappe attraverso il territorio lombardo. A Pavia, ad esempio, è possibile visitare la Bottega della Certosa, dove viene tramandata l’antica arte dell’erboristeria, praticata nei monasteri sin dal Medioevo. Qui sono disponibili amari, propoli, pappa reale, erbe medicinali e cioccolata.
Una tappa imprescindibile è il Duomo di Monza, fondato alla fine del VI secolo dalla regina Teodolinda, moglie del Re longobardo Autari. Anche la cappella del vicino palazzo reale, situata in una zona allora periferica del borgo di Monza, a breve distanza dal fiume Lambro, rappresenta una visita di grande interesse.
Durante il cammino, è possibile alloggiare in diverse strutture convenzionate, che offrono prezzi agevolati per i pellegrini. Questo grazie alla collaborazione con una rete di strutture ospitanti che garantiscono sistemazioni a tariffe convenienti.
La Via Postumia
La Via Postumia connette l’Italia con il famoso Cammino di Santiago lungo un asse Est-Ovest, seguendo l’antica via consolare utilizzata dai pellegrini per recarsi a Gerusalemme, precedentemente alla nascita di Santiago de Compostela.
Nella tratta lombarda, il percorso attraversa affascinanti borghi come Ponti sul Mincio e Monzambano, caratterizzato dalla splendida Chiesa di San Michele. Da qui, il cammino prosegue attraverso luoghi suggestivi come Rivalta sul Mincio e il magnifico Santuario della Madonna delle Grazie fino ad arrivare a Mantova, città dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Da Mantova, il percorso si dirige verso sud, collegandosi con la Ciclovia del Po, e porta i viaggiatori a Cremona, attraverso stradine di campagna e piste ciclabili che includono tappe come Borgoforte e Marcaria, per poi raggiungere Sabbioneta, un altro patrimonio UNESCO noto per il suo stile architettonico rinascimentale, e Casalmaggiore, dove sono presenti importanti siti come la Cattedrale di San Pietro e la Basilica di Sant’Andrea.
Continuando lungo il cammino, immersi nella natura rigogliosa lungo il corso del fiume Po, i pellegrini giungono alla bellissima città di Cremona, celebre per la sua ricca tradizione legata al violino e alla musica. Il Po accompagna il percorso fino a Piacenza, attraversando il suggestivo borgo di Monticelli d’Ongina lungo il tragitto.
Santuario di Santa Maria della Fonte
Il Santuario di Santa Maria della Fonte, imponente edificio di culto situato a Caravaggio, provincia di Bergamo, è un luogo intriso di storia e religione. La sua origine risale al 1432, quando Maria Vergine, secondo la tradizione, apparve in questo luogo. L’inizio della costruzione del tempio, fortemente voluto dall’Arcivescovo Carlo Borromeo, risale al 1575 sotto la guida dell’architetto Pellegrino Tibaldi, noto come il Pellegrini. Il completamento dell’opera si ebbe ai primi decenni del XVIII secolo.
Il Santuario domina una vasta spianata circondata da portici simmetrici su tutti e quattro i lati, con oltre 200 arcate che si estendono per quasi 800 metri. Il piazzale antistante ospita un alto obelisco in marmo e una fontana di dimensioni imponenti, la cui acqua scorre sotto la cattedrale, raccogliendo quella del Sacro Fonte raccoglie quella del Sacro Fonte e confluisce nel piazzale posteriore, dove viene raccolta in una piscina a disposizione degli infermi.
Numerosi i racconti sulle apparizioni di Maria Vergine, storie di fede e leggende che rendono questo luogo ancora meta di pellegrinaggi e un tassello importante nella storia religiosa della regione.
Il Cammino di Sant’Agostino
Il Cammino di Sant’Agostino è un itinerario di pellegrinaggio mariano ricco di significato storico e spirituale, dedicato a Sant’Agostino d’Ippona, filosofo, vescovo e teologo cristiano del IV e V secolo. Collega cinquanta santuari mariani della Lombardia, toccando luoghi chiave legati alla vita di Sant’Agostino, come Rus Cassiciacum (Cassago Brianza), Milano (dove fu battezzato) e Pavia (dove si trovano le sue reliquie).
Lungo 926 km da Pavia a Genova, il percorso è rappresentato come una rosa. Il fiore rappresenta un percorso circolare chiuso di oltre 350 km, iniziando e terminando a Monza, toccando 30 santuari mariani e transitando per Rus Cassiciacum. Le foglie orientali e occidentali offrono percorsi aggiuntivi da Milano a Monza attraverso canali e vie d’acqua, toccando santuari mariani e collegando l’aeroporto di Orio al Serio (est) e Malpensa (ovest) per i pellegrini.
Il gambo del fiore unisce Monza, Milano, Pavia e Genova lungo il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e la Via del Sale e si sviluppa per circa 68 km in Lombardia, sino a Pavia.
Questo cammino non solo offre un’esperienza di pellegrinaggio ma anche un viaggio attraverso la storia e il pensiero di Sant’Agostino, integrando elementi naturali e culturali lungo il percorso.