La ciclovia Mantova-Sabbioneta, un affascinante percorso di circa 47 km, offre un collegamento promiscuo tra due città dichiarate patrimonio UNESCO. Il tracciato si snoda principalmente lungo strade a basso traffico, attraversando le suggestive aree umide del Parco Oglio Sud.
L’esperienza di attraversare in bicicletta la distanza tra Mantova e Sabbioneta conduce i visitatori attraverso panorami mozzafiato, offrendo l’opportunità di scoprire due città intrise di storia e cultura. Da Mantova, si attraversano tranquille strade di campagna, circondate da rigogliosi campi verdi e serpeggianti canali. Sabbioneta, con le sue stradine lastricate e accoglienti piazze, permette una immersione in un affascinante passato.
E’ possibile inoltre esplorare il maestoso Palazzo Ducale e passeggiare lungo le antiche mura cittadine, ammirando le viste panoramiche dei dintorni.
La Via Postumia storica fu commissionata e costruita nel 148 a.C. dal console romano Postumio Albino per scopi militari, facilitando gli spostamenti delle truppe e migliorando le comunicazioni tra le regioni settentrionali dell’Impero. La strada collegava i due principali porti romani del nord Italia, Aquileia e Genova, attraversando la Gallia Cisalpina (Pianura Padana).
Oggi la Via Postumia è anche un itinerario turistico che attraversa ben 6 regioni del Nord Italia (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria) e si snoda lungo 932 chilometri, da percorrere in 40 tappe. L’itinerario in territorio lombardo attraversa le province di Mantova, Cremona e Pavia, includendo anche il tratto emiliano che tocca la città di Piacenza e alcuni Comuni limitrofi, per un totale di 39 Comuni da percorrere in 14 tappe.
Il percorso lombardo permette di godere delle bellezze paesaggistiche dei fiumi Po, Mincio e Oglio, di gustare i sapori della Pianura Padana e dell’Oltrepò Pavese, di visitare le città d’arte Cremona, Mantova e Piacenza, di scoprire piccoli borghi storici di grande fascino, come Sabbioneta, patrimonio UNESCO.
La Via Postumia può essere raggiunta o percorsa anche in bicicletta, grazie alle numerose e importanti ciclovie e agli argini del fiume Po, che ben si prestano ad un turismo lento e sostenibile.
Si chiamano Weekend di Invito alla Vela e sono il primo step per chi desidera avvicinarsi al mondo della nautica da diporto ma non solo.
Il Centro Nautico di Levante ha una delle sue basi in Liguria, a La Spezia, nella nuova Marina del Porto Mirabello, dove si svolgono tutte le attività di insegnamento e pratica sia per l’acquisizione della patente nautica, sia per la formazione degli istruttori.
I corsi di vela, così come quelli di barca a motore, si svolgono tutto l’anno e per qualsiasi livello di preparazione, fino a quello intensivo per esperti e per futuri skipper. In più, hanno il valore aggiunto non trascurabile di avere come sfondo la magnifica costa del Golfo dei Poeti.
Cinque Terre, il suo mare e la sua montagna. Questo tratto di costa ligure in provincia di La Spezia, decantato per la sua bellezza da poeti e scrittori di ogni epoca, grazie alla sua natura rocciosa e ispida è una meta perfetta per il Nordic walking.
Da Vernazza a Monterosso, si segue il Sentiero Azzurro che si apre su scorci meravigliosi, permettendo di toccare alcuni dei borghi marinari più suggestivi della Regione e, senza esagerazione, d’Italia. Di buon passo ci vogliono meno di due ore, ma qui lo slow travel è d’obbligo, per concedersi il piacere della pura contemplazione.
Ma le Cinque Terre, già di per sé meta che vale il viaggio, sono solo una delle attrattive naturalistiche dello spezzino. Chi pratica outdoor potrà cimentarsi anche sulla rete sentieristica per Nordic walking che attraversa il Parco Naturale Regionale di Porto Venere e il Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra-Vara.
Per restare nei dintorni della città, c’è la bella passeggiata che porta da Tellaro a Montemarcello. La bellezza di questi itinerari sta anche in ciò che si può ammirare all’orizzonte: l’Isola Palmaria, il Golfo di La Spezia, il Mar Ligure e, verso sud, il profilo delle Alpi Apuane in Toscana.
La Spezia offre un affascinante viaggio attraverso storia, architettura e cultura. Situata sul Golfo omonimo e incorniciata da colline verdi, La Spezia ha un centro storico di origini medievali che conduce fino al porto. Il porto, storicamente importante come scalo commerciale, oggi accoglie grandi navi da crociera al molo Garibaldi.
Molte le attrazioni da non perdere passeggiando per la città:
il Ponte Thaon de Revel collega la passeggiata Morin al porto Mirabello, offrendo una vista panoramica sul Golfo dei Poeti e il mar Ligure,
i Giardini Pubblici: noti per la vasta varietà botanica, questi giardini risalgono al 1825 e includono il monumento equestre a Garibaldi,
l’Arsenale della Marina Militare e Museo Tecnico Navale che, costruito nel 1857, è affiancato dal museo, il più importante del suo genere in Italia, con modellini di navi e polene storiche,
la Chiesa di Santa Maria Assunta, fondata nel 1271 e ricostruita nel XV secolo,
la Piazza del Mercato e Piazza Garibaldi con edifici caratteristici e una fontana scultorea di Viliano Tarabella,
il Museo del Sigillo e Museo Civico Amedeo Lia che presentano attrezzi per i sigilli e una collezione con opere acquisite dal collezionista Amedeo,
il Teatro Civico costruito in stile neoclassico e ristrutturato negli anni ’30 con una cupola apribile,
il Castello di San Giorgio, risalente al XIII secolo, ora ospita la collezione archeologica del museo Ubaldo Formentini,
la Cattedrale di Cristo Re, costruita nella seconda metà del secolo scorso, conosciuta anche per la struttura circolare,
Piazza Europa: rinnovata nel 2016, funge da collegamento tra il duomo di Cristo Re e il Golfo dei Poeti.
Un mix affascinante di elementi che rendono la visita memorabile. Con la sua storia medievale, l’architettura ben conservata, le attrazioni culturali e le bellezze paesaggistiche, La Spezia offre opportunità per tutti i visitatori.
Con una proposta di oltre 300 itinerari di trekking tutti segnalati, la Valle d’Aosta è un vero paradiso per i camminatori incalliti. Il range va dalla passeggiata soft di poche ore alla giornata intera, fino ai tour di più giorni e persino a quelli transfrontalieri, che sconfinano in Francia e Svizzera, come per esempio la famosa competizione “Giro dei Giganti / Tor des Géeants”, il circuito che attraversa tutta la Valle d’Aosta lungo le due famose Alte Vie. Insomma, da giugno a settembre non resta che indossare scarponcini e ramponi e partire alla volta delle cime dei “Giganti delle Alpi” e di quel mondo di villaggi tradizionali e verdi vallate che gravita attorno.
Oltre alle camminate ardite in alta quota, ci sono itinerari alla portata di tutti, di cui la Via Francigena è un must: si tratta dello storico pellegrinaggio da Canterbury a Roma, che attraversa la Valle d’Aosta dal Gran San Bernardo a Pont-Saint-Martin. Nel fondovalle e sui versanti di media quota con un’altitudine compresa tra i 500 e i 1900 metri corre invece il Cammino Balteo, itinerario ad anello di quasi 350 km, praticabile in entrambi i sensi e per buona parte dell’anno. Il Cammino si articola in 23 tappe da 4-6 ore l’una, che parte da Pont-Saint-Martin e tocca tutte le principali mete valdostane, quali Fénis, Saint-Vincent, Verrés, Arnad e così via.
Inutile dire che in un territorio che vive di montagna si ha la certezza di trovare ovunque rifugi alpini di facile accesso, distanti l’uno dall’altro al massimo un’ora e mezza circa e spesso collegati da impianti a fune. Non solo. Gli escursionisti trovano accoglienza anche nei posti tappa, più semplici dei rifugi, con una trentina di posti letto e attrezzatura per cucinare, ma senza servizio di ristoro. I posti tappa si trovano anche in località raggiungibili in auto, mentre in luoghi di difficile accesso, si trova riparo nei bivacchi fissi, non custoditi e attrezzati sommariamente ma di conforto lungo vie ferrate e sentieri d’alta quota.