Si chiama Indianpark Snowpark ed è l’area più alta d’Europa per la pratica del freestyle. Situata a Breuil-Cervinia, è stata inaugurata nel 2003 e da allora ha visto allenarsi su queste linee di salto e kicker molti atleti diventati poi campioni di portata internazionale. Chi è alla ricerca di neve fresca, di ripidi couloirs, soffici panettoni, chilometri di percorsi su cui esprimere creatività e stile sa che l’Indianpark ai piedi della vetta del Cervino è l‘ideale, e per tutti i livelli di riding.
Ben prima di questo impianto è nato lo Snowpark Areaeffe di Pila, il più vecchio della Valle d’Aosta e come tutte le strutture “datate”, pensato per gli snowboarder più agguerriti. Premiato nel 2016 come “Best Park Nord Ovest”, è a 2.200 metri di quota, a meno di 30 minuti dal centro di Aosta, da cui si può raggiungere con una combinazione intelligente fra telecabina + liasion + funivia. Areaeffe si sviluppa lungo la pista di Grimod e su una superficie di 20.000 mq, con una lunghezza di 600 metri disseminata di ostacoli per tutti i livelli di bravura. Altro snowpark di riferimento è l’Espace San Bernardo, comprensorio internazionale che collega il domaine skiable francese di La Rosière con quello valdostano di La Thuile.
Ai 7 snowpark della Valle d’Aosta si aggiungono le 19 stazioni di sci per la discesa per 800 km di piste, e infiniti itinerari fuori pista raggiungibili con gli impianti di risalita o in elicottero dalle basi di heliski. Senza dimenticare che ai piedi del Cervino, sul Plateau Rosa, a circa 3.500 metri, si può anche sciare d’estate.
Immaginate di essere intenti nel vostro allenamento quotidiano di sci nordico. D’un tratto, dal bosco sbuca fuori uno stambecco o una marmotta. Può accadere anche questo in Valle d’Aosta, magari mentre state percorrendo un anello che lambisce o è compreso in un’area protetta, come per esempio il Parco Nazionale del Gran Paradiso. A Cogne e nella Val Ferret, inoltre, e pure in numerose altre località, oltre alle piste di sci sono battuti dei percorsi pedonali che è possibile praticare con le ciaspole o, in estate, in MTB o a piedi. Occasioni uniche per immergersi nell’anima wild della Vallè. Fra i plus offerti dalle stazioni sciistiche valdostane ci sono anche i cosiddetti “Foyer de fond“, strutture di servizio per gli sciatori attrezzati di tutto punto con spogliatoi, docce e locali per la sciolinatura.
Praticità e semplificazione sono i due concetti alla base della creazione di un sistema unificato di ticketing che riguarda tutti i comprensori sciistici e gli impianti di risalita della Valle d’Aosta. Si chiama appunto #Skipass Valle d’Aosta e consiste in un unico biglietto che permette di accedere direttamente agli impianti di risalita di qualsiasi destinazione regionale, con in più il vantaggio di godere di un’estensione nei comprensori sciistici di Zermatt in Svizzera, di La Rosière in Savoia, Francia, e di Alagna Valsesia in Piemonte.
Golf e montagna. Un binomio che in Valle d’Aosta diventa un must. Il Golf Club del Cervino, realizzato da Donald Harradine nei primi anni cinquanta, ha festeggiato nel 2005 i 50 anni di affiliazione alla Federazione Italiana Golf. Situato ai piedi della Gran Becca, ha un percorso che nel 2008 è stato ampliato da 9 a 18 buche, PAR 69 di 5.303 metri, che si snoda a fianco del torrente Marmore, in prossimità del centro abitato di Breuil-Cervinia. In una parola, spettacolare.
Altrettanto mozzafiato è il Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses, dove il protagonista è il massiccio del Monte Bianco insieme a quello delle Grandes Jorasses. Nato nel 1935 dal progetto di Peter Gannon ed Henry Cotton, ha nove buche con doppie partenze, è per lo più pianeggiante e si snoda lungo gli argini del fiume Dora, attraversandolo con due spettacolari par 3. Non si viene dunque qui per le prestazioni di gioco ma per il panorama, e magari anche per La Club House, nata come riserva di caccia e recentemente ristrutturata nel classico stile della baita di montagna.
A Champoluc si fa invece l’abbinata Golf & Spa: il Golf Val d’Ayas si trova infatti nei pressi della spa Monterosaterme, ha 8 postazioni e lunghezza totale di 230 metri. Le 9 buche pitch&putt si trovano sulla sponda opposta del fiume (a monte dell’area verde Villy). Chi è alle prime armi o vuole fare una golf clinic tenga presente che ad agosto c’è la possibilità di fare lezione con un maestro federale.
A pochi passi dal centro storico di Gressoney-Saint-Jean, circondato da caratteristiche case walser e con vista sul ghiacciaio del Monte Rosa, si trova invece il Campo da Golf Gressoney Monte Rosa,
che verso Sud guarda sul fiabesco Castello Savoia appartenuto alla Regina Margherita. È un classico percorso di mezza montagna, situato a quasi 1.400 mt, ha 12 buche (9+3) con fairways stretti e green impegnativi e ben protetti ed è praticabile dal primo di giugno fino alla fine di settembre.
Mille chilometri corrisponde più o meno ad andata e ritorno fra Milano e Roma. Ecco, la stessa lunghezza la si ottiene sommando i tracciati di sentieri boschivi, mulattiere e strade poderali in tutta la Valle d’Aosta. Un’”autostrada” da percorrere preferibilmente in mountain bike, mezzo perfetto per “surfare” lungo le piste da sci che in estate si trasformano in straordinarie “corsie preferenziali” per le due ruote. Gli impianti di risalita trasportano con facilità le biciclette, e una volta in quota, via con downhill, freeride e cross country. Discese adrenaliniche e percorsi tecnici caratterizzano i bike park creati ad hoc per MTB & Co., e il resto lo fanno la fantasia e la voglia di divertirsi.
Bollettino neve per il rischio valanghe, previsioni del tempo e abbigliamento comodo e a strati. Non serve poi molto altro per partire per un’escursione con le ciaspole, perché questa è una pratica sportiva che non richiede una preparazione atletica specifica, se non un po’ di fiato e gambe a sufficienza per contrastare la fatica che si fa camminando su un manto di neve fresca. Di certo, se l’andatura può ricordare a tratti quella dello sci nordico, in realtà le racchette da neve costituiscono un’alternativa meno tecnica allo sci di fondo, permettendo a chiunque di godersi un’escursione in montagna senza particolare impegno o difficoltà. Il tutto in luoghi incontaminati e selvaggi, immersi in un silenzio rotto solo dal rumore di una cascata, di un rivolo d’acqua non ancora ingabbiato nei ghiacci, dal proprio respiro che sale e scende a seconda della pendenza del tracciato.
Bianco, Rosa, Cervino e Gran Paradiso. Nomi che evocano successi sportivi importati, entrati nella storia dell’alpinismo. Chi ama questa disciplina, ferrea nell’attitude psicologica e nella preparazione atletica che richiede, sa che su queste cime, note come i “Giganti della Valle d’Aosta” in quanto trattasi di vette tutte sopra i 4.000 metri, si sono scritte pagine indimenticabili di eroismo puro, di sfide contro la Natura, che hanno portato allo stremo delle forze uomini che però alla fine hanno issato la loro bandiera lassù, sul “tetto d’Europa”. Se il Gran Paradiso, con i suoi 4.061 metri, è il più abbordabile dagli scalatori alle prime armi, di certo il Monte Bianco, gigante fra i giganti con la quota ragguardevole di 4.810 metri, è meta riservata a chi con ferrate e pareti da arrampicata ha già parecchia dimestichezza. In ogni caso, il divertimento è garantito, e la sicurezza pure, grazie alla presenza in loco delle Guide Alpine.