Area Grecanica

La Bovesìa, una regione intrisa di storia e cultura, è il luogo in cui le radici dei Greci di Calabria si fondono con la bellezza mozzafiato del versante jonico meridionale. Questa affascinante area si estende lungo la vallata della fiumara dell’Amendolea, incastonata nella provincia di Reggio Calabria.

L’incantevole territorio abbraccia diversi comuni, ognuno con la sua unica atmosfera e storia. Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Cardeto, Condofuri, Gallicianò, Roghudi Vecchio, Roghudi Nuovo, Africo Vecchio, Melito Porto Salvo, Montebello Ionico, Pentadattilo, Palizzi, Pietrapennata, Roccaforte del Greco, Bagaladi, San Lorenzo, Staiti e persino il quartiere di San Giorgio Extra nella città di Reggio Calabria sono tutti parte integrante di questa regione straordinaria.

Le diverse comunità presenti in questa regione portano con sé un patrimonio culturale straordinario. Le tradizioni locali, l’architettura unica e la cucina ricca di sapori tradizionali rendono la Bovesìa un luogo affascinante da esplorare per gli appassionati di viaggi culturali.

Area Grecanica

Giù, nella parte più meridionale della Calabria, si sviluppa la cosiddetta area grecanica, crogiuolo di storia e cultura di un passato lontano, nei secoli e nello spazio. I paesi grecanici si trovano su alture più o meno accessibili e ad alcuni chilometri dalla costa jonica, lambita dalle spiagge di sabbia dorata, e sono culla di una civiltà antichissima, quella greca. A Bova, Roghudi, Chorìo di Roghudi, Gallicianò e Roccaforte, che devono le loro origini ai primi coloni Greci giunti in Italia, si parla ancora la lingua greco-calabra, un mix fra dialetto locale e greco antico.

Il paesaggio della zona è dominato dalla macchia mediterranea, spezzata solo da distese di coltivazioni di bergamotto, prezioso agrume dalle straordinarie virtù benefiche, definito ”oro verde” della Calabria, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Un breve excursus delle tappe imprescindibili porta a Bova, che vanta il marchio del Ministero per il turismo “Comune gioiello d’Italia” ed è parte dei “Borghi più belli d’Italia”, e come tale è da visitare almeno una volta nella vita. Qui non si può mancare il Museo della lingua greca Gerhard Rohlfs, dedicato allo studioso tedesco che, fin dal 1924, sostenne l’origine magnogreca della parlata locale, e il Museo di Paleontologia, con circa 15.000 fossili di fauna e flora autoctoni.

Anche per le strade di Gallicianò si parla l’antico idioma, come a Pentedattilo, uno fra i più noti e piccoli borghi della zona, scenario del festival itinerante “Paleariza” e del “Pentedattilo Film Festival”, dedicato ai cortometraggi. Roghudi Vecchio è invece uno dei borghi disabitati alle pendici dell’Aspromonte, silenzioso quanto affascinante nella sua vita sospesa a qualche decennio fa, mentre a Palizzi Superiore si va per il Castello, dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.

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