Musei Civici di Monza

Dopo diversi anni di chiusura, nel 2014 i Musei Civici di Monza hanno riaperto le porte, rivelando 140 capolavori della collezione civica monzese. Questa preziosa raccolta è ospitata nel complesso architettonico medievale che un tempo fu la Casa degli Umiliati. Queste opere d’arte offrono uno sguardo avvincente sulle vicende della città, coprendo un arco temporale che va dall’antichità ai giorni nostri.

Il percorso espositivo dei musei si estende su due piani, occupando circa 900 metri quadri di spazio. I visitatori possono ammirare dipinti e sculture che narrano la storia di Monza attraverso reperti archeologici, vestigia medievali, dipinti e sculture risalenti dal XVI al XXI secolo.

Al piano terra, nelle prime due sezioni, sono esposti reperti archeologici tra cui lapidi, monumenti funebri e are votive risalenti dal I al IV secolo d.C. La terza sezione è dedicata a opere d’arte contemporanea provenienti dalla Biennale Giovani, con oltre 80 opere premiate e acquisite dal museo.

Al primo piano, dieci sale espositive mostrano i grandi capolavori della collezione monzese, con opere dell’Ottocento e del Novecento. La sezione di arte antica presenta opere del XVI e XVII secolo, seguite da una sezione dedicata alle opere dell’Ottocento monzese. Una “Galleria dei ritratti” mostra personaggi illustri dal XVI secolo in poi, contribuendo alla storia economica e sociale di Monza.

Le sezioni successive esplorano l’Ottocento italiano, l’arte contemporanea e la ceramica. Il percorso museale si conclude con una sezione che presenta alcuni dei momenti più significativi della storia di Monza, incluso il celebre dipinto di Angelo Inganni, “Veduta della contrada Nuova in Monza”.

Galleria Vittorio Emanuele II

Immersa nella vibrante atmosfera di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II si presenta come un’esperienza imperdibile, armonizzando cultura e shopping in una passeggiata sotto il segno dell’eleganza.

Questo straordinario luogo, progettato dall’architetto Giuseppe Mengoni e inaugurato nel 1867, offre una passeggiata coperta di 196 metri lungo l’asse principale che collega Corso Vittorio Emanuele a Piazza della Scala. Il lucernario, con una struttura in ferro e vetro, si staglia sopra pavimenti in marmo ornati da mosaici alla veneziana, creando una cornice suggestiva.

La volta accoglie quattro lunette, ognuna dedicata a uno dei quattro continenti: Europa, Africa, Asia e America. Nel cuore della galleria, un ottagono centrale presenta lo stemma dei Savoia e il celebre toro. La tradizione vuole che chi desidera tornare a Milano esegua una piroetta sopra il mosaico, precisamente sopra i testicoli dell’animale.

Oggi la Galleria Vittorio Emanuele II è conosciuta come “il salotto del centro”, un luogo amato dai milanesi e dai visitatori. Le sue vie ospitano una sequenza di negozi prestigiosi, caffè rinomati, librerie storiche e moderni store, creando un ambiente cosmopolita che incanta chiunque decida di percorrere i suoi eleganti corridoi.

Basilica di Sant’Ambrogio

La Basilica di Sant’Ambrogio, tra le chiese più significative di Milano, si erge come un monumento storico di rara importanza. Costruita su un terreno carico di storia, su disposizione del vescovo Sant’Ambrogio, la basilica ha attraversato secoli di modifiche, diventando un simbolo intramontabile per i milanesi.

Questo luogo sacro, originariamente costruito su una zona che ospitava le sepolture dei perseguitati romani a causa della fede cristiana, è oggi una meta di turisti religiosi e culturali.
Il fulcro della Basilica di Sant’Ambrogio è il ciborio, un elegante baldacchino adornato di stucchi che custodisce l’Altare d’Oro. Quest’opera d’arte, un capolavoro di arte carolingia realizzato da Vuolvinio nel 835, testimonia la maestria artistica dell’epoca. Nella navata centrale, un dettaglio affascinante cattura l’attenzione: un serpente di bronzo, posizionato in cima a una colonna di porfido d’Elba, legato alla leggenda di Mosè, che secondo la tradizione milanese, possiede poteri taumaturgici e curativi.

La Basilica di Sant’Ambrogio ha subito le aspre prove della storia, con i bombardamenti anglo-americani durante il secondo conflitto mondiale che causarono danni significativi a portico, cupola e mosaico. Tuttavia negli anni ’50, un imponente restauro ha restituito a questo luogo sacro la sua antica grandiosità, preservando il suo significato e la sua bellezza per le generazioni future.

Parco Sempione

Il Parco Sempione, situato nel cuore di Milano, è un’oasi verde caratterizzata da una ricca varietà di alberi e arbusti. Fondata nel 1890, questa area verde è il secondo parco più grande della città e trae il suo nome dalla sua posizione sulla linea che collega il Duomo al Passo del Sempione, attraverso l’Arco della Pace.

Importanti monumenti e edifici storici fanno da confini del parco, come il maestoso Castello Sforzesco, l’arena sportiva Gianni Brera, l’imponente Arco della Pace, la Triennale di Milano e l’Acquario Civico. All’interno di questo spazio affascinante, gli appassionati di natura possono ammirare una vasta gamma di alberi e arbusti, tra cui agrifoglio, catalpa, cedro dell’Atlante, dell’Himalaya e della California, faggi, pini, ginkgo, ippocastani, noci, pioppi, magnolie, querce rosse, ortensie, camelie, rododendri e molti altri.

Il laghetto recintato ospita graziose anatre e presenta un pittoresco ponte in ghisa noto come “delle Sirenette”, un romantico luogo per gli innamorati. La fontana dell’acqua marcia, un tempo ritenuta miracolosa per le sue acque solforose dalle presunte proprietà benefiche è un altro punto di interesse. Il parco offre anche una vasta area giochi per i bambini, percorsi vita e sentieri sterrati ideali per passeggiate a piedi o in bicicletta, quattro aree canine, chioschi e bar per pause rilassanti.

Oltre a essere uno spazio di relax, il Parco Sempione è un luogo di cultura e intrattenimento. I visitatori possono godere di mostre artistiche e botaniche o partecipare agli spettacoli presso l’Arena Civica Gianni Brera.

Pista ciclabile del Canale Villoresi

La pista ciclabile del Canale Villoresi permette di compiere un viaggio attraverso la pittoresca campagna lombarda, seguendo il corso del canale progettato da Eugenio Villoresi nell’Ottocento per l’irrigazione dei campi. Lungo 85 chilometri, questo itinerario ciclabile piatto è accessibile a tutti i tipi di biciclette. Perfetto anche per famiglie con bambini. La pista permette di esplorare le ricchezze naturali e paesaggistiche della regione, attraversando campi coltivati, parchi e boschi.

Partendo nei pressi di Somma Lombardo e terminando vicino a Cassano d’Adda, la pista offre diverse possibilità di deviazione per esplorare le bellezze dei comuni attraversati o per collegarsi ad altre piste ciclabili.

La ciclabile è facilmente accessibile da Monza, offrendo due direzioni: ovest verso Muggiò, con destinazione finale il fiume Ticino, o est verso Cassano d’Adda, terminando al Parco Adda Nord. Il tratto Monza-Ticino attraversa il paesaggio agricolo lombardo, con suggestivi scenari di campagna.

Attraversando il Parco della Boscherona, confine tra Monza e Muggiò, i ciclisti possono fare una pausa in un ampio spazio verde cittadino con attività ricreative, campi da gioco e altre strutture sportive.

Il percorso Monza-Adda è più urbanizzato, consentendo ai ciclisti di raggiungere il suggestivo Parco della Reggia di Monza attraverso la ciclabile di Viale Cesare Battisti, con la possibilità di esplorare il centro città e i Musei Civici di Monza. La città offre una rete strutturata di servizi per i ciclisti, rendendo l’esperienza ancora più accogliente per chiunque voglia godersi questa affascinante avventura in bicicletta.

Giardini Reali di Monza

I Giardini Reali di Monza, che circondano la celebre Villa Reale, offrono uno spettacolo di bellezza ineguagliabile. Costruiti su progetto del geniale architetto Piermarini nel 1777, su iniziativa dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria per suo figlio Ferdinando I, questi giardini costituiscono un vasto spazio verde ricco di bellezze naturali.

Inizialmente concepiti secondo lo stile geometrico e regolare della moda francese, i Giardini Reali sono stati successivamente arricchiti da un viale a doppio filare di alberi, collegando simbolicamente la Reggia di Monza alla città di Milano, enfatizzando il potere e la magnificenza del principe attraverso la maestosità dei giardini.

Oltre a offrire panorami straordinari i Giardini Reali svolgono un ruolo fondamentale dal punto di vista ecologico e naturalistico per la città di Monza. Con una superficie di circa 40 ettari, ospitano una varietà di alberi ultrasecolari noti come “giganti verdi”, come le due querce monumentali che risiedono nei giardini da due secoli.

Nell’avancorte della Villa il roseto aggiunge un tocco magico al paesaggio. Situato su un terreno ondulato con un pittoresco laghetto, il roseto offre percorsi che consentono di ammirarne tutto il suo splendore.

Cammino di Sant’Agostino – Lombardia

Il Cammino di Sant’Agostino è un itinerario pensato per collegare cinquanta Santuari mariani in Lombardia a tre località fondamentali legate alla vita di Sant’Agostino da Ippona. Queste località includono Rus Cassiciacum (oggi Cassago Brianza), il luogo della sua conversione; Milano, dove fu battezzato e Pavia, che ospita le sue reliquie dal VII secolo, trasferite da Genova tramite la Via del Sale.

Durante il cammino, una tappa a Pavia offre l’opportunità di esplorare la Bottega della Certosa, dove si tramanda l’antica arte dell’erboristeria. Questo antico mestiere, coltivato sin dal Medioevo nei monasteri, offre una vasta gamma di prodotti, tra cui amari, propoli, pappa reale, erbe medicinali e cioccolata.

Un tratto distintivo del Cammino di Sant’Agostino è il suo percorso che disegna una figura stilizzata di rosa attraverso le province di Monza e Brianza, Milano, Varese e Bergamo. Il percorso circolare di 352 chilometri inizia e termina a Monza, passando per venticinque Santuari mariani e toccando idealmente quindici giorni di cammino, cammino che si snoda attraverso luoghi di notevole importanza storica, come la chiesa-santuario di Santa Maria delle Grazie a Monza, fondata alla fine del VI secolo dalla regina Teodolinda.

Le ali orientali e occidentali del percorso collegano Milano e Monza attraverso canali e vie d’acqua, toccando rispettivamente undici e dieci Santuari mariani. Il “gambo” del cammino unisce le città di Monza, Milano, Pavia e Genova attraverso il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e la Via del Sale, con una lunghezza complessiva di 384 chilometri.

Le radici del cammino connettono i luoghi nativi di Sant’Agostino in Africa, collegando le città di Tunisi-Cartagine, Tagaste e Ippona. Questo percorso africano copre circa 605 chilometri attraverso Tunisia e Algeria, offrendo una prospettiva unica della vita e dei viaggi del santo. Durante il cammino, sono disponibili diverse strutture di soggiorno con tariffe agevolate, grazie a una rete di strutture ospitanti convenzionate.

Via di San Colombano

La Via di San Colombano, antico itinerario che guidava i pellegrini fino a Bobbio, patria dell’abbazia fondata dall’abate irlandese San Colombano nel VII secolo, offre un’avvincente immersione nella storia e nella spiritualità europea. Colombano, noto come “Il Santo Patrono d’Europa”, nacque nel 542 e, dal 591, viaggiò per oltre trent’anni fondando comunità e monasteri in diverse nazioni europee.

Questo itinerario, che attraversa il lato orientale del Lago di Como e le pittoresche località di Novate, Curcio, Dervio, Bellano e Varenna, conduce i viaggiatori attraverso borghi incantevoli affacciati sul lago e circondati dalle montagne. Attraverso Lierna e Abbadia, punto di inizio del Sentiero del Viandante, i visitatori possono esplorare le bellezze artistiche e naturali della zona.

Proseguendo da Lecco lungo il fiume Adda, con tappe a Olginate, Brivio e Melegnano, si giunge al maestoso Duomo di Lodi, una testimonianza romanica che custodisce tesori artistici come la statua di S. Bassiano, l’altare sarcofago gotico, affreschi medievali e una scultura romanica rara che raffigura l’Ultima Cena.

Continuando il cammino, si arriva a San Colombano, luogo di nascita di don Carlo Gnocchi, figura venerata come beato dalla Chiesa cattolica. Infine, l’itinerario culmina a Bobbio, dove San Colombano fondò la sua ultima abbazia nel 615, diventando un centro di stabilità e cultura in un’epoca di violenza.

Questo percorso storico, attualmente oggetto di studio e riqualificazione, offre due itinerari attraverso la provincia di Pavia: il Percorso 1 da Pavia a Colombarone e il Percorso 2 da Colombarone a Caminata. Attraverso le tracce di San Colombano, i viaggiatori possono rivivere la storia e la spiritualità che hanno plasmato l’Europa medievale.

Ville Aperte in Brianza

Ville Aperte in Brianza è una manifestazione nata nel 2003 che si propone di valorizzare e promuovere il ricco patrimonio culturale di Monza e Brianza attraverso l’apertura di oltre 150 ville di delizia e altri edifici storici e culturali di grande rilevanza.

La manifestazione ha sperimentato collaborazioni nel settore turistico-culturale, offrendo un calendario ricco di eventi e performance artistiche. Le “ville di delizia” dei secoli XVII e XVIII, commissionate dalle famiglie nobili dell’epoca, rappresentano magnificenze architettoniche con vasti parchi, giardini all’italiana e all’inglese e opere d’arte visitabili durante l’evento.

La Città di Monza presenta siti come il Museo del Tesoro del Duomo, i Musei Civici, la Saletta Reale della stazione, la Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo e altri luoghi di interesse come la sede Rai Way nel Parco di Monza e l’Autodromo. Altri tesori sono Villa Borromeo ad Arcore, Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, Villa Crivelli Pusterla a Limbiate, i sotterranei e le fortezze medievali di Vimercate, il Rossini Art Site a Briosco.

Altri siti di rilievo spaziano dalla provincia di Como con Villa La Cagnola e Tenuta Pomelasca, alla provincia di Lecco con il Complesso Romanico di San Pietro al Monte a Civate, Palazzo Bassi Brugnatelli a Robbiate, Villa Monastero a Varenna, fino a Lainate con Villa Borromeo Visconti Litta nella Città Metropolitana di Milano e Villa Brambilla nella provincia di Varese.

Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

Il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone offre un’esperienza incantevole a meno di un’ora da Milano, dove la convivenza armoniosa tra uomo e natura si manifesta in un paesaggio unico. Quest’area abbraccia zone di notevole interesse ambientale, centri urbani, insediamenti produttivi e terre agricole, il tutto accanto a monumenti architettonici di grande valore artistico e culturale. Questo modello di sviluppo integra armonicamente l’attività umana con l’ambiente naturale.

Il Parco del Curone si estende nella Brianza sud-orientale, tra la pianura e le alture del Triangolo Lariano. La collina di Montevecchia, il punto più elevato, domina l’area attraversata dai torrenti Curone e Molgoretta da Nord a Sud.

Il borgo di Montevecchia Alta, situato nel punto culminante del Parco, ospita il suggestivo Santuario della Beata Vergine del Carmelo, offrendo una vista panoramica mozzafiato a 360 gradi.

Il Parco del Curone dispone di 11 sentieri accessibili a piedi, a cavallo o in mountain bike, che attraversano l’intero territorio protetto da Nord a Sud e da Ovest a Est, toccando tutti i comuni compresi nell’area protetta. Un invito a esplorare questo scrigno di bellezze naturali, dove la varietà degli ambienti incontra la ricchezza della storia e dell’architettura.

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