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Comune di SASSOFERRATO
Il rischio di dispendere un prezioso patrimonio d’arte era grande, perché le 26 opere che oggi compongono la Civica Raccolta d’Arte di Sassoferrato erano distribuite fra chiese, conventi, confraternite e collezioni private della città e del territorio. Meglio dunque riunirle in un unico “contenitore”, quello della prestigiosa sede di Palazzo Oliva, edificio costruito nel XV secolo dal Cardinale Alessandro Oliva (1407-1463), illustre personaggio sassoferratese. I 26 dipinti coprono tre secoli di storia dell’arte, dal Quattrocento alla fine del Settecento, dalla fine del Medioevo all’età barocca, comprendendo anche due tele di Giovan Battista Salvi, noto come “Il Sassoferrato”, protagonista del classicismo europeo che nella Roma del XVII secolo trovò anche importanti committenze, per poi fare ritorno nel suo paese d’origine. La scuola pittorica marchigiana ebbe poi anche altri importanti interpreti, autori degli altri quadri qui esposti.
Palazzo Oliva è inoltre la “dimora” della Raccolta “Incisori Marchigiani”, creata grazie al generoso lascito dei coniugi Mirella e Franco Pagliarini, che donarono al Comune la propria collezione di opere grafiche. Si tratta di una collettanea di oltre quattrocento grafiche, realizzate da 200 artisti marchigiani, vero omaggio alla cultura e alla bellezza del territorio.
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