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Comune di FIRENZE
Piazza de’ Mozzi, nel cuore del centro storico di Firenze, è intitolata alla famiglia dei Mozzi, stirpe di mercanti e tesorieri pontifici che fra il Duecento e il Trecento accolse nella sua elegante dimora di città personalità di ogni genere, da illustri uomini politici a condottieri – Carlo I d’Angiò Re di Napoli e Baldovino II Imperatore di Costantinopoli, solo per citarne un paio – , e persino un papa, Gregorio X. Costruito tra il 1266 e il 1273, Palazzo Mozzi era già allora “il severo e turrito palagio che sorge a guardia dell’antico Ponte alle Grazie”, frutto dell’unione di più edifici e torri. Oggi, a memoria di quell’epoca d’oro, al centro della facciata rimaneggiata nei secoli più volte, c’è ancora il grande scudo con lo stemma dei Mozzi, la croce d’oro di Tolosa in campo rosso. A rivisitarne lo stile e a trasformarlo in un luogo d’arte unico nel suo genere fu alla fine del XIX secolo il collezionista Stefano Bardini, conosciuto come il “principe degli antiquari”, già proprietario di “Villa Belvedere” appena fuori Firenze. In breve tempo, entrambe le dimore, a partire da Palazzo Mozzi Bardini, divennero le gallerie espositive di questo inguaribile esteta, che vi allestì le sue preziose raccolte di capolavori, che grazie all’acquisizione da parte del Ministero dei Beni Culturali, dal 2014 sono aperte al pubblico, offrendo una carrellata di oltre 3600 opere fra pitture, sculture, ceramiche, monete, arredi e memorabilia.
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