Basilica di Sant’Andrea

La basilica concattedrale di Sant’Andrea a Mantova è la più imponente chiesa della città. La sua storia inizia nell’804, quando sorse un primo edificio preromanico dedicato a Sant’Andrea, in seguito alla scoperta della reliquia del Sangue di Cristo. Successivamente, nel 1049, il monastero benedettino fu ricostruito dopo un secondo rinvenimento della reliquia.

La chiesa che possiamo ammirare oggi fu oggetto di una ristrutturazione decisa nel 1472 su progetto di Leon Battista Alberti, commissionato da Ludovico III Gonzaga.

La tomba di Andrea Mantegna, situata nella prima cappella a sinistra, è di particolare interesse, decorata con i disegni dell’artista eseguiti dal Correggio. La basilica di Sant’Andrea rappresenta un punto di riferimento architettonico e storico a Mantova, mantenendo viva la memoria di momenti significativi della città e della sua eredità artistica.

Teatro Bibiena

Il Teatro Bibiena, costruito tra il 1767 e il 1769, rappresenta un capolavoro architettonico progettato da Antonio Galli Bibiena su commissione del conte Carlo Ottavio di Colloredo, rettore dell’Accademia dei Timidi. Concepito inizialmente per adunanze scientifiche, il teatro si è presto aperto anche a recite e concerti, divenendo una gemma culturale nel cuore di Mantova.

La struttura si distingue per la sua vivacità artistica e l’armonioso equilibrio tra movimento ed eleganza. L’architetto Bibiena, con straordinario estro, ha non solo ideato il teatro, ma ha anche diretto i lavori di fabbrica e affrescato personalmente gli interni dei palchetti con figurazioni monocrome.

Il Teatro Bibiena ha una facciata classica realizzata da Giuseppe Piermarini, figura che battezza il salone posto al primo piano del teatro. Inaugurato ufficialmente il 3 dicembre 1769, il teatro ha visto la sua prima esibizione memorabile il 16 gennaio 1770, quando il giovane Wolfgang Amadeus Mozart, appena quattordicenne, vi tenne un concerto durante la sua tournée italiana.

Oggi il Teatro Bibiena continua a essere un luogo dinamico, ospitando rassegne musicali, concerti e convegni di alto livello. La sua storia ricca di eventi culturali e la sua autenticità architettonica lo rendono un’attrazione imperdibile per gli appassionati di arte e cultura. La vivace programmazione del teatro contribuisce a mantenere viva la sua eredità, offrendo agli spettatori contemporanei un’esperienza unica e coinvolgente.

Sabbioneta

Sabbioneta, il capolavoro di Vespasiano Gonzaga, è una città nata in un lembo di terra sabbiosa (da cui il nome dal latino sabulum: sabbia) bagnata dal Po e dall’Oglio. Particolare la sua pianificazione urbana,
influenzata da una visione moderna e funzionale del Cinquecento e con forme, proporzioni e misure intrise di una bellezza alchemica.

Sabbioneta è il risultato della volontà di un solo uomo, che ha plasmato questa “piccola Roma” per soddisfare la sua nostalgia della città eterna, prendendo ispirazione dai suoi antichi resti. La città vanta una galleria coperta, un Teatro all’Antica e le magnifiche stanze del Palazzo Ducale. Il Palazzo Giardino e il mausoleo di Vespasiano completano questo incredibile panorama urbano.

La struttura urbana a forma di stella a sei punte ha resistito alle alterazioni nel corso del tempo. Nel 2008, insieme a Mantova, Sabbioneta è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità UNESCO, confermata dal Certificato del Touring Club Italiano e insignita del titolo di “Borgo più Bello d’Italia” in Lombardia.

Festivaletteratura

Da oltre due decadi il Festivaletteratura è uno degli eventi più attesi della città di Mantova, offrendo al pubblico incontri esclusivi con premi Pulitzer, Nobel e autori di fama globale.
Il Festivaletteratura accoglie narratori, poeti, saggisti, musicisti, artisti e scienziati da ogni angolo del mondo.

Particolare attenzione è dedicata ai giovani, con incontri, spettacoli e laboratori pensati esclusivamente per bambini e adolescenti.

Il Festivaletteratura, che può contare di un archivio che conserva materiali accumulati nel corso degli anni, mantiene la sua spinta innovativa e rimane un punto di riferimento per autori, volontari, enti culturali e gruppi di lettura. Oltre a essere un evento annuale, il festival continua a ispirare progetti e iniziative che perdurano durante tutto l’anno, contribuendo al fervore culturale della città.

Festival Segni d’Infanzia

Il Festival Segni d’Infanzia, nato nel 2006 come spazio dedicato a spettatori dai 18 mesi in su, ha subito una trasformazione significativa nel 2016, evolvendo in SEGNI, NEW GENERATIONS FESTIVAL. Questo cambio è stato reso possibile grazie al coinvolgimento degli adolescenti attraverso il progetto europeo T.E.E.N. (Theater European Engagement Network), supportato da Creative Europe. Unico nel suo genere in Italia, il SEGNI New Generations Festival è diventato internazionale, attraendo anche spettatori stranieri.

Il festival è concepito come un luogo di incontro transgenerazionale e transettoriale, coinvolgendo operatori culturali e artisti provenienti da diverse parti del mondo. Offre una varietà di eventi, tra cui spettacoli, laboratori, percorsi artistici e performance multidisciplinari che fondono musica, pittura, teatro, scultura e danza in una continua contaminazione tra le arti.
Luoghi iconici come il Palazzo Ducale, il Teatro Bibiena, la Sala delle Cappuccine, il Palazzo Te e il Palazzo Castiglioni per l’occasione si trasformano in spazi teatrali.

Ogni edizione del festival viene rappresentata da un animale, disegnato da rinomati artisti come Dario Fo, Altan, Giorgia, Bergonzoni, Sanna e Moretti.
Negli anni il Festival Segni d’Infanzia ha ottenuto riconoscimenti significativi. Il pubblico è cresciuto anno dopo anno, così come le candidature degli artisti e la presenza degli operatori.

Ciclopedonale Mantova-Peschiera

La ciclopedonale Mantova-Peschiera, seguendo il serpeggiante corso del fiume Mincio, offre un itinerario affascinante che collega Peschiera del Garda a Mantova. Lunga circa 45 km da nord a sud, la pista ciclabile segue il Mincio, partendo dalla sua sorgente nel Lago di Garda a Peschiera e terminando a Mantova, dove il fiume dà vita ai tre laghi che circondano la città.

Questa pista ciclabile, facilmente accessibile e ben segnalata, è adatta a ciclisti di ogni livello. Il percorso, completamente asfaltato e isolato dal traffico automobilistico, presenta un modesto dislivello, rendendolo ideale per una pedalata rilassante.

L’inizio del percorso si trova a Peschiera del Garda, vicino al viadotto ferroviario e porta Brescia. La pista segue l’argine destro del Mincio fino a Monzambano, dove attraversa l’argine sinistro e prosegue verso Valeggio sul Mincio e Borghetto sul Mincio.

Oltre alla bellezza naturale del paesaggio fluviale, questa ciclopedonale offre l’opportunità di esplorare affascinanti borghi e paesi, arricchiti da fortificazioni, attrazioni culturali e storiche. Il borgo medievale di Borghetto sul Mincio è particolarmente suggestivo, con i suoi caratteristici mulini a vento.

Il percorso continua a seguire il Mincio fino a Pozzolo, da dove parte una variante che conduce a Volta Mantovana. Da questo punto la pista ciclabile si allontana dagli argini, attraversando i canali della campagna mantovana fino a raggiungere Mantova. Un breve tratto aggiuntivo lungo una stradina ciclopedonale lungo il Lago di Mezzo consente di arrivare fino alla piazza del Palazzo Ducale.

La ciclopedonale Mantova-Peschiera attraversa il Parco Naturale Regionale del Mincio, una preziosa area protetta che abbraccia la valle del fiume dal Lago di Garda alla sua confluenza nel Po. Questo ecosistema variegato, che spazia dalle colline moreniche alle pianure e ai laghi mantovani, offre un habitat ricco di specie di volatili, rendendolo un ambiente perfetto per il birdwatching.

Parco del Mincio

Il Parco del Mincio, situato nella parte orientale della Lombardia, offre un panorama diversificato che si estende dal confine settentrionale regionale al confine del Po a sud, abbracciando la pittoresca valle del Fiume Mincio.

Un’area che presenta una serie di ambienti naturali, da colline moreniche a pianure terrazzate, che comprende le straordinarie zone umide delle Valli del Mincio e i boschi planiziali del Bosco Fontana.

Il Mincio, che origina a Peschiera dal Lago di Garda, traccia una linea retta attraverso il territorio veronese prima di diventare mantovano a Ponti sul Mincio e a Monzambano. Quest’area è incastonata nell’anfiteatro morenico del Garda, caratterizzata da dolci colline adornate da vigneti e querceti.

Oltre le Valli del Mincio e l’abitato di Grazie di Curtatone, il fiume si allarga, dando origine al primo dei tre laghi che abbracciano Mantova. L’assetto idraulico attuale regola il corso del fiume intorno alla città ed è un avanzato esempio di ingegneria d’epoca ad opera di Alberto Pitentino.

Il Superiore, il primo e il più ampio dei tre laghi, offre una vista suggestiva dall’area pubblica di Belfiore, con un’isola galleggiante adornata dai fiori di loto che sbocciano durante i mesi estivi. I Laghi Superiore e di Mezzo offrono una vista imponente della reggia dei Gonzaga, mentre dal lago Inferiore è possibile ammirare l’ambiente umido della Vallazza.

Il Parco del Mincio è di fondamentale importanza per la vita animale, con gli uccelli come protagonisti indiscussi, presenti in molte specie legate soprattutto all’ambiente acquatico e palustre. La Cicogna bianca, in particolare, è un avvistamento frequente, risultato degli sforzi di reintroduzione avviati dal Parco nel parco giardino Bertone.

Il paesaggio è arricchito da un sistema di chiuse e canali storici, insieme a notevoli elementi architettonici ed artistici, tra cui il Santuario di S. Maria delle Grazie e numerose ville dei tempi dei Gonzaga, come il complesso Gonzaga Guerrieri a Volta Mantovana.

Parco Regionale Oglio Sud

Il Parco Regionale Oglio Sud abbraccia il tratto planiziale del fiume Oglio, dall’estremità nord del Parco Oglio Nord fino alla sua confluenza con il fiume Po, toccando le province di Cremona e Mantova. La sua estensione è di circa 12.800 ettari.

Il paesaggio si caratterizza principalmente per la presenza di terreni agricoli. Le aree golenali emergono nella campagna con maestose distese boschive di pioppeti e, occasionalmente, fitte bordure di salice bianco, formando a tratti vere e proprie boscaglie di salice.

L’alveo sinuoso del fiume Oglio presenta evidenti meandri, con sponde talvolta ripide, create da estesi bancali di sabbia durante la stagione estiva.

Attualmente il territorio del Parco dell’Oglio Sud è caratterizzato dalla predominanza di aree naturali umide in vari stadi evolutivi, con una ricca diversità di flora e fauna.

Dal punto di vista faunistico il Parco può contare su uccelli e mammiferi, offrendo agli appassionati di natura interessanti opportunità di osservazione.

In Canoa da Rivalta a Mantova

Esplorare la riserva Valli del Mincio in canoa, partendo da Rivalta e dirigendosi verso Mantova, è un’esperienza avvincente. Attraversando canneti, ninfee e fior di loto, ci si immerge in un paesaggio che sembra un angolo di Oriente nel cuore della Pianura Padana.
La riserva naturale, un intricato labirinto di percorsi tra i canneti, offre uno scenario unico.

Centro visitatori INGV delle isole Eolie, Stromboli

L’acronimo INGV indica l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che dal 1998 a Stromboli vuol dire un punto di riferimento per rimanere informati in tempo reale sulle attività sismiche sull’isola e nell’arcipelago eoliano al largo della Sicilia. Lungo la Via Marina, poco distante dal porticciolo di Stromboli, si trova la sede dell’INGV che comprende un piccolo museo e una foresteria a disposizione dei ricercatori e del personale dell’istituto stesso. Tre gli ambienti aperti alla visita: la Sala 1, dove si possono consultare numerose informazioni sul vulcano e visionare i collegamenti diretti alle stazioni sismiche installate sul vulcano e alle webcam installate in prossimità dei crateri. La Sala 2, dedicata alla proiezione di filmati sull’attività vulcanica di Stromboli, e la Sala 3, che contiene anche un pannello informativo sull’attività della Protezione Civile a Stromboli. Fra i progetti dei Centri Visitatori di Stromboli e Vulcano c’è inoltre “ilVulcanoinforma”, incentrato sulla divulgazione scientifica e con l’obiettivo di accogliere e informare i visitatori sul vulcanismo eoliano e sui rischi ad esso connessi. Qui si possono anche trovare mappe, brochure e materiale utile per esplorare l’isola in tutta sicurezza.

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