Per valorizzare la ricchezza culturale della Spezia e arricchire l’esperienza turistica, è stato istituito un circuito museale che si snoda attraverso le vie del centro storico, che collega i musei Museo del Castello di San Giorgio, Museo Civico “Amedeo Lia”, Museo Navale, CAMeC – Centro di Arte Moderna e Contemporanea, Museo del Sigillo, Palazzina delle Arti “L. R. Rosaia”, Museo Etnografico “Giovanni Podenzana”, Museo Nazionale dei Trasporti.
Archivi: Point of interest
A Point of Interest is a tourist attraction, a place of interest that tourists visit. For example: a museum, a park, a monument, a castle etc.
Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio
Fra il celebre Vittoriale a Gardone Riviera, sul Lago di Garda, e il Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio in Corso Manthonè 116 a Pescara, c’è un fil rouge che ricostruisce vita e opere del grande poeta, scrittore e patriota abruzzese. Pescarese doc, d’Annunzio nacque e trascorse la sua infanzia in questa abitazione, dove tuttora si respira l’atmosfera tipica della fine dell’Ottocento. Salendo al primo piano, si intravvedono eleganti decorazioni, stucchi e arredi d’epoca, che ricalcano a pieno la descrizione che il Poeta ne fece nel Notturno. Dopo le prime cinque sale, il percorso prosegue con un’esposizione di foto, documenti, libri, calchi e cimeli provenienti in parte dal Vittoriale. Una visita che permette di conoscere non solo l’humus di cui si cibò lo spirito dell’eclettico artista, ma anche la sua immensa creatività e poliedricità, che spaziava daromanziere, poeta, politico, attivista,…
Tempietto del Clitunno
A Pissignano, in provincia di Perugia, si trova uno dei sette monumenti inseriti nella rete Unesco di “Italia Longobardorum”, ossia quel circuito di chiese, monasteri e fortezze che testimoniano l’importanza avuta dal popolo longobardo per l’evoluzione culturale e spirituale dell’Europa nei periodo di transizione fra Classicità e Medioevo. Qui, nel cuore dell’Umbria, a pochi passi dalle celebri Fonti del Clitumnio decantate da poeti e letterati quali Plinio il Vecchio, Virgilio, Lord Byron e Giosuè Carducci, si trova il Tempietto del Clitunno, detto anche Tempietto di San Salvatore.
Sorto fra il IV e il V secolo d.C. su un precedente edificio pagano, il Tempietto del Clitumno è frutto del sapiente riuso di materiali di recupero romani, quali per esempio sono le colonne, i capitelli corinzi, il timpano scolpito. In passato, la struttura e le sue proporzioni perfette furono spesso oggetto di studio di grandi architetti, primi fra tutti Francesco di Giorgio Marini e Andrea Palladio, che lo inserì nel suo trattato “I quattro libri dell’architettura”, pubblicato a Venezia nel 1570.
Golfo dei Poeti
Il Golfo della Spezia, posizionato all’estremità della regione Liguria lungo la costa orientale del Mar Ligure, è un’ampia insenatura con affacci su Portovenere a ovest, La Spezia al centro e Lerici a est. Comunemente noto come Golfo dei Poeti, deve il suo nome alla presenza di numerosi scrittori, poeti e artisti che nel corso dei secoli hanno scelto questi pittoreschi borghi come dimora temporanea. Tra i noti residenti si ricordano lo scrittore David Herbert Lawrence, la scrittrice e pittrice George Sand, il poeta Lord Byron e i coniugi Shelley, Percy Bysshe e Mary, poeta e scrittrice.
La bellezza mozzafiato del paesaggio del Golfo dei Poeti si fonde con un’ampia offerta turistica che si estende dalla costa alle aree interne, collegando i vari borghi attraverso un circuito culturale ricco di musei, castelli e siti archeologici. Questi luoghi non solo catturano l’attenzione dei visitatori, ma offrono anche una connessione autentica con la cultura e le tradizioni locali, arricchendo così l’esperienza complessiva del viaggio.
Porto Turistico Marina di Pescara
Sapete come e da chi viene attribuita la “Bandiera Blu d’Europa”? Dalla FEE, ossia la Foundation for Enviromental Education, che ha il compito di valutare se le località costiere del Vecchio Continente soddisfano certi criteri di qualità relativi ai parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto. Ebbene, fra le Bandiere Blu più longeve d’Italia, sicuramente dell’Abruzzo, c’è quella del Porto Turistico Marina di Pescara, sul cui litorale sventola ininterrottamente dal 1990.
L’assistenza di personale qualificato, i negozi del centro commerciale, bar e ristoranti, aree attrezzate, club nautico, servizi charter e noleggio bici sono solo alcuni dei plus offerti presso questa Marina con oltre 1.000 posti barca che ha saputo tenersi al passo con i tempi e ammodernare la propria struttura tanto da renderla all’avanguardia. La Marina di Pescara offre anche il vantaggio di essere nel cuore della città e ben collegata con le principali vie di comunicazione, ossia l’Aeroporto, la Stazione Ferroviaria e l’Autostrada, ma soprattutto, grazie alla fortunata geolocalizzazione di Pescara, da qui si parte verso le rotte più belle dell’Adriatico, quali la Croazia, la Grecia, il Gargano, le Isole Tremiti e, verso Nord, la riviera del Conero nelle Marche.
Giardini Reali di Monza
I Giardini Reali di Monza, che circondano la celebre Villa Reale, offrono uno spettacolo di bellezza ineguagliabile. Costruiti su progetto del geniale architetto Piermarini nel 1777, su iniziativa dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria per suo figlio Ferdinando I, questi giardini costituiscono un vasto spazio verde ricco di bellezze naturali.
Inizialmente concepiti secondo lo stile geometrico e regolare della moda francese, i Giardini Reali sono stati successivamente arricchiti da un viale a doppio filare di alberi, collegando simbolicamente la Reggia di Monza alla città di Milano, enfatizzando il potere e la magnificenza del principe attraverso la maestosità dei giardini.
Oltre a offrire panorami straordinari i Giardini Reali svolgono un ruolo fondamentale dal punto di vista ecologico e naturalistico per la città di Monza. Con una superficie di circa 40 ettari, ospitano una varietà di alberi ultrasecolari noti come “giganti verdi”, come le due querce monumentali che risiedono nei giardini da due secoli.
Nell’avancorte della Villa il roseto aggiunge un tocco magico al paesaggio. Situato su un terreno ondulato con un pittoresco laghetto, il roseto offre percorsi che consentono di ammirarne tutto il suo splendore.
Ville Aperte in Brianza
Ville Aperte in Brianza è una manifestazione nata nel 2003 che si propone di valorizzare e promuovere il ricco patrimonio culturale di Monza e Brianza attraverso l’apertura di oltre 150 ville di delizia e altri edifici storici e culturali di grande rilevanza.
La manifestazione ha sperimentato collaborazioni nel settore turistico-culturale, offrendo un calendario ricco di eventi e performance artistiche. Le “ville di delizia” dei secoli XVII e XVIII, commissionate dalle famiglie nobili dell’epoca, rappresentano magnificenze architettoniche con vasti parchi, giardini all’italiana e all’inglese e opere d’arte visitabili durante l’evento.
La Città di Monza presenta siti come il Museo del Tesoro del Duomo, i Musei Civici, la Saletta Reale della stazione, la Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo e altri luoghi di interesse come la sede Rai Way nel Parco di Monza e l’Autodromo. Altri tesori sono Villa Borromeo ad Arcore, Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, Villa Crivelli Pusterla a Limbiate, i sotterranei e le fortezze medievali di Vimercate, il Rossini Art Site a Briosco.
Altri siti di rilievo spaziano dalla provincia di Como con Villa La Cagnola e Tenuta Pomelasca, alla provincia di Lecco con il Complesso Romanico di San Pietro al Monte a Civate, Palazzo Bassi Brugnatelli a Robbiate, Villa Monastero a Varenna, fino a Lainate con Villa Borromeo Visconti Litta nella Città Metropolitana di Milano e Villa Brambilla nella provincia di Varese.
Via di San Colombano
La Via di San Colombano, antico itinerario che guidava i pellegrini fino a Bobbio, patria dell’abbazia fondata dall’abate irlandese San Colombano nel VII secolo, offre un’avvincente immersione nella storia e nella spiritualità europea. Colombano, noto come “Il Santo Patrono d’Europa”, nacque nel 542 e, dal 591, viaggiò per oltre trent’anni fondando comunità e monasteri in diverse nazioni europee.
Questo itinerario, che attraversa il lato orientale del Lago di Como e le pittoresche località di Novate, Curcio, Dervio, Bellano e Varenna, conduce i viaggiatori attraverso borghi incantevoli affacciati sul lago e circondati dalle montagne. Attraverso Lierna e Abbadia, punto di inizio del Sentiero del Viandante, i visitatori possono esplorare le bellezze artistiche e naturali della zona.
Proseguendo da Lecco lungo il fiume Adda, con tappe a Olginate, Brivio e Melegnano, si giunge al maestoso Duomo di Lodi, una testimonianza romanica che custodisce tesori artistici come la statua di S. Bassiano, l’altare sarcofago gotico, affreschi medievali e una scultura romanica rara che raffigura l’Ultima Cena.
Continuando il cammino, si arriva a San Colombano, luogo di nascita di don Carlo Gnocchi, figura venerata come beato dalla Chiesa cattolica. Infine, l’itinerario culmina a Bobbio, dove San Colombano fondò la sua ultima abbazia nel 615, diventando un centro di stabilità e cultura in un’epoca di violenza.
Questo percorso storico, attualmente oggetto di studio e riqualificazione, offre due itinerari attraverso la provincia di Pavia: il Percorso 1 da Pavia a Colombarone e il Percorso 2 da Colombarone a Caminata. Attraverso le tracce di San Colombano, i viaggiatori possono rivivere la storia e la spiritualità che hanno plasmato l’Europa medievale.
Cammino di Sant’Agostino – Lombardia
Il Cammino di Sant’Agostino è un itinerario pensato per collegare cinquanta Santuari mariani in Lombardia a tre località fondamentali legate alla vita di Sant’Agostino da Ippona. Queste località includono Rus Cassiciacum (oggi Cassago Brianza), il luogo della sua conversione; Milano, dove fu battezzato e Pavia, che ospita le sue reliquie dal VII secolo, trasferite da Genova tramite la Via del Sale.
Durante il cammino, una tappa a Pavia offre l’opportunità di esplorare la Bottega della Certosa, dove si tramanda l’antica arte dell’erboristeria. Questo antico mestiere, coltivato sin dal Medioevo nei monasteri, offre una vasta gamma di prodotti, tra cui amari, propoli, pappa reale, erbe medicinali e cioccolata.
Un tratto distintivo del Cammino di Sant’Agostino è il suo percorso che disegna una figura stilizzata di rosa attraverso le province di Monza e Brianza, Milano, Varese e Bergamo. Il percorso circolare di 352 chilometri inizia e termina a Monza, passando per venticinque Santuari mariani e toccando idealmente quindici giorni di cammino, cammino che si snoda attraverso luoghi di notevole importanza storica, come la chiesa-santuario di Santa Maria delle Grazie a Monza, fondata alla fine del VI secolo dalla regina Teodolinda.
Le ali orientali e occidentali del percorso collegano Milano e Monza attraverso canali e vie d’acqua, toccando rispettivamente undici e dieci Santuari mariani. Il “gambo” del cammino unisce le città di Monza, Milano, Pavia e Genova attraverso il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e la Via del Sale, con una lunghezza complessiva di 384 chilometri.
Le radici del cammino connettono i luoghi nativi di Sant’Agostino in Africa, collegando le città di Tunisi-Cartagine, Tagaste e Ippona. Questo percorso africano copre circa 605 chilometri attraverso Tunisia e Algeria, offrendo una prospettiva unica della vita e dei viaggi del santo. Durante il cammino, sono disponibili diverse strutture di soggiorno con tariffe agevolate, grazie a una rete di strutture ospitanti convenzionate.
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
Con circa 60.000 volumi consultabili, auditorium-cinema, bookshop, ristorante-bistrot e teatro all’aperto, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci è una di quelle piacevoli scoperte che si possono fare sulla direttiva Firenze-Pistoia. L’uscita è la Prato-Est, e una volta arrivati ci si ritrova in una realtà a se stante pensata e dedicata interamente al mondo dell’arte del XX e XXI secolo. A volerne la costruzione fu il Cavaliere del lavoro Enrico Pecci, che affidò il progetto all’architetto fiorentino Italo Gamberini (1907-1990), fra i maggiori protagonisti del movimento razionalista toscano. Disegni e tavole architettoniche, datati dal 1978 al 1989, sono ora conservati all’Archivio di Stato di Firenze. La visita al Centro è il segno tangibile del carattere intraprendente e dinamico di una realtà improntata all’industria come ha saputo ed è Prato, attenta alla ricerca e all’innovazione sia in ambito economico che culturale.
Inaugurato il 25 giugno 1988 sul modello polifunzionale del Centre Georges Pompidou di Parigi, il polo artistico di Pecci è stato di recente oggetto di un ampio restauro, che ha visto aggiornare gli oltre 3.000 mq di sale espositive, l’archivio e la biblioteca specializzata sull’arte e l’architettura contemporanea del CID/Arti Visive.