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Comune di APECCHIO
La mostra “Albrecht Dürer. Incisioni e fortuna del Ducato di Urbino” è solo una delle preziose esposizioni d’arte realizzate di recente a Palazzo Ubaldini ad Apecchio, borgo medievale della provincia di Pesaro Urbino. Per secoli terra di transito, Apecchio è la summa di culture assai diverse fra loro: Piceni, Umbri e Celti, Etruschi e Romani, forieri di tradizioni rimaste scolpite nella pietra di monumenti antichi e nei costumi delle genti locali. Dal XIII secolo in poi, lo scenario di tutta la Vaccareccia – il territorio percorso dal fiume Biscubio – diventa invece dominio degli Ubaldini di Firenze, che appena fuori Apecchio realizzano
un imponente castello, oggi purtroppo andato perso. E’ nella metà del Quattrocento che invece si trasferiscono in paese, nella dimora del conte Ottaviano II Ubaldini, progettata da uno degli architetti più celebri dell’epoca, il senese Francesco di Giorgio Martini. Identificativo dell’edificio è il bel loggiato d’onore, formato da otto colonne sormontate da raffinati capitelli ionici e con al centro una neviera, e su cui guardano le stanze riccamente adorne del piano nobile.
Al piano terra è invece ricavato il Teatro Comunale “G. Perugini”, il più piccolo delle Marche con appena 42 posti fra platea e palchi, e la Sala di Musica, ambientata in quella che nel Rinascimento era l’aula di giustizia. La visita di Palazzo Ubaldini prosegue nel piano sotterraneo, dove trovano spazio scuderie e cantine, oggi sede del Museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone, che ospita una delle collezioni di ammoniti e materiale paleontologico vario più ricche e interessanti d’Europa. Dal sotterraneo si sale al piano nobile del palazzo, dove l’esposizione vira in ambito archeologico, mettendo in mostra reperti di varie epoche. Di fronte a Palazzo Ubaldini, sorge la pieve di San Martino, oggi santuario del SS. Crocifisso, dove da notare sono il Crocifisso ligneo del XVII secolo, alcuni dipinti del Seicento, tra i quali la “Madonna del Carmelo” attribuita a Giovan Giacomo Pandolfi, e un affresco battesimale attribuito a Giorgio Picchi.
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