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Comune di FIRENZE
Si intitola “La Quiete che domina i venti” l’affresco di Giovanni da San Giovanni che decora una delle dimore più belle e significative dei dintorni di Firenze, da cui il nome “Villa La Quiete”. La zona è quella nota come Castello, particolarmente felice perché intrisa di arte e storia grazie al fatto che a popolarla di sontuose residenze furono i Medici, che qui costruirono Villa di Careggi, Villa di Castello e Villa della Petraia.
Impossibile riassumere tutte le vicende occorse a Villa La Quiete dalla sua fondazione nel XV secolo in poi, ma basti dire che qui sono transitate alcune delle più importanti famiglie della Toscana e non solo, da Cosimo I de’ Medici, che la donò all’Ordine di Santo Stefano, a Cristina di Lorenza, che fece realizzare un Corridoio Vasariano che la collegava al vicino monastero camaldolese, un po’ come l’omonimo passaggio sospeso su Ponte Vecchio in centro a Firenze. Il Complesso venne poi ereditato nel 1636 dal Granduca Ferdinando II, per passare dopo una quindicina di anni a Eleonora Ramirez de Montalvo, che la destinò definitivamente alla Congregazione delle Montalve. Da quel momento, la villa venne ribattezzata Istituto della Quiete, accogliendo ed educando ragazze di buona famiglia per oltre tre secoli, fino al 1992. In quell’anno, la dimora divenne prima proprietà dell’Università degli Studi di Firenze, e poi della Regione Toscana, che l’ha destinata a sede del Sistema Museale di Ateneo. Molti i capolavori in essa custoditi: basti citare l’Incoronazione della Vergine di Sandro Botticelli e la Madonna con Bambino di Ridolfo del Ghirlandaio. Splendidi il Cortile della Lanterna, la farmacia seicentesca e il giardino all’italiana, spazi in cui si respira ancora un’allure aristocratica e mistica insieme.
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