Il Desco

Si parla, ci si confronta, si scopre, ma soprattutto si degusta. “Il Desco – Sapori e Saperi Lucchesi in Mostra” è una manifestazione assai dinamica, una mostra mercato delle eccellenze enogastronomiche del territorio di Lucca, Massa Carrara e Pisa, che nei primi due fine settimana di dicembre anima la “piazza” della provincia toscana.

Nella cornice storica del Real Collegio di Lucca, si allestiscono stand di produzioni biologiche e biodinamiche della zona, mentre tutt’attorno si svolgono eventi, tavole rotonde, convegni per la valorizzazione delle filiere agroalimentari e la salvaguardia della genuinità e salubrità del cibo.

Molti anche gli showcooking e i laboratori sensoriali del gusto, fra cui alcuni dedicati ai bambini per avvicinarli a una maggiore consapevolezza di ciò che significa mangiare bene e in modo sano.

Museo di Celle dei Puccini

Celle di Pescaglia è un borgo in provincia di Lucca passato agli onori della cronaca perché frequente luogo di villeggiatura di Giacomo Puccini. Era infatti qui che il Maestro trascorreva le sue vacanze estive da bambino, nella casa di famiglia che dal 1974, grazie all’Associazione Lucchesi nel Mondo, si può visitare su richiesta. Fra cimeli, arredi e documenti personali del compositore, ci sono anche il letto matrimoniale dei genitori, diversi ritratti di famiglia insieme a una collezione di lettere e di appunti riguardanti la musica, e soprattutto il pianoforte su cui compose parte di “Madama Butterfly”.

Puccini Museum

A Lucca, si entra al civico 9 di Corte San Lorenzo e si apre un altro mondo, fatto di note, arie musicali diventate immortali, costumi di scena e cimeli della vita e delle opere, è il caso di dirlo, di Giacomo Puccini. Siamo nel Puccini Museum-Casa Natale, dove Giacomo Puccini nacque il 22 dicembre 1858 e visse gli anni dell’infanzia e della prima giovinezza, prima del trasferimento a Milano. Qui, fra gli arredi c’è anche il pianoforte Steinway & Sons su cui compose molti dei suoi lavori, tra i quali Turandot. Poco più in là, in Piazza Cittadella, c’è il monumento bronzeo a questo lucchese d’eccellenza, opera del 1994 firmata da Vito Tongiani.

Dopo gli anni a Milano, nel 1891 Puccini tornò a Lucca per trasferirsi a Torre del Lago, ora Torre del Lago Puccini, frazione di Viareggio, luogo da lui molto amato perché gli permetteva di immergersi nella composizione e di dedicarsi alla sua grande passione, la caccia. Fu qui che nel 1900 fece costruire Villa Puccini, dove visse con la famiglia fino al 1921 e dove in quegli anni vergò decine di spartiti di opere musicali: Manon Lescaut (1891), La Bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904), La Fanciulla del West (1910), La Rondine (1917), Il Trittico (1918). Un crescendo in musica che a distanza di un secolo non smette di ammaliare. Dal 1924, il compositore è sepolto con la moglie e il figlio nella cappella mausoleo annessa a quella che è oggi “Villa Museo Puccini”, aperta al pubblico. Un luogo per melomani anche per il Festival Puccini di Torre del Lago che vi si svolge dal 1930, e che dal 2008 è ambientato nel Nuovo Grande Teatro all’aperto realizzato sul lago per i 150 anni dalla nascita del compositore.

Gli ultimi tre anni di vita di Giacomo Puccini e famiglia si svolsero in un’altra dimora, a Viareggio, a causa dell’inquinamento prodotto dalla fabbrica di estrazione di torba situato vicino alla residenza di Torre del Lago. A Viareggio iniziò Turandot, il suo ultimo lavoro, rimasto però incompiuto a causa della morte precoce, avvenuta il 29 novembre 1924 a Bruxelles. Chi volesse proseguire il tour sulla scia delle glorie operistiche del Maestro lucchese può recarsi infine nella casa degli avi di Giacomo Puccini, situata a Celle di Pescaglia, che nel 1904 ispirò la stesura di “Madama Butterfly”.

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

In tutta Italia, i prodotti certificati DOP e IGP sono una cosa seria, tanto che in Toscana, realtà che forse più di altre ha fatto del turismo enogastronomico un suo vessillo, le Strade cosiddette del Vino, dell’Olio e dei Sapori sono state le prime del Paese a riunirsi in una Federazione, sin dal 2001, creando una sede di rappresentanza nel borgo di Montespertoli, in provincia di Firenze. Da qui, prendono abbrivio progetti di promozione delle eccellenze del territorio capaci di farle letteralmente arrivare in ogni angolo del mondo, instillando così il desiderio di godere di persona, prima con lo sguardo e poi con il palato, di tanta bellezza e bontà.

Per intraprendere uno di questi 20 percorsi che attraversano tutta la Regione basta però tenere gli occhi aperti lungo le provinciali o le mille strade bianche che “ricamano” le inconfondibili colline della Toscana: il territorio è infatti disseminato dei tipici cartelli marroni che identificano tali itinerari, in un saliscendi continuo fra viali di cipressi, distese di filari di vite e uliveti punteggiati di nobili castelli, torri, pievi, abbazie e cascine in pietra color dell’ocra dove è lecito sognare una vacanza di puro relax. Un insieme che sembra uscito da un quadro d’altri tempi, che regala la piacevolezza di panorami unici, da incorniciare in una foto, in un ricordo.

Le tappe segnalate lungo le Strade – agriturismi, aziende agricole, musei dedicati a culture antiche e botteghe artigiane – sono un invito a fermarsi, a respirare a pieni polmoni, a conoscere chi ogni giorno si dedica con passione alla terra, coltivando vini autoctoni e olio che il mondo ci invidia, e con essi gli altri molti prodotti, spesso tutelati dai rigorosi disciplinari dei Consorzi o riconosciuti come DOP o IGP. Abbondanza di sapori che, tradotta in numeri, ad oggi conta ben 30 di queste eccellenze certificate, fra 15 DOP e 15 IGP Made in Tuscany.

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

La Toscana come destinazione sciistica. Per chi non è “local”, un’idea non proprio così scontata e immediata. Invece, in modo quasi sorprendente, la Regione assomma comprensori sciistici di tutto rispetto, in grado di attirare e soddisfare gli appassionati di discesa, fondo e snow board.

Nel loro insieme, i 5 comprensori sciistici toscani arrivano a contare 81 km di piste e 37 impianti di risalita. Partendo da Nord, il primo che si incontra è quello dell’Abetone Val di Luce, in provincia di Pistoia, che offre 44 km di piste – di cui circa 30 km classificate come “rosse” e 1,3 di “nere” – servite da 17 impianti distribuiti fra i 1240 e i 1892 metri di quota. Più contenuto ma pur sempre divertente è il Comprensorio sciistico del Monte Amiata, in provincia di Siena, 10 km per 8 piste fra i 1370 e i 1738 metri.

Quello della Doganaccia 2000 – Cutigliano è considerato il più interessante della montagna pistoiese, e si snoda per 15 km di tracciati, buoni anche per chi pratica sci alpinismo e ciaspola, fra i 1446 e i 1795 metri. Gli ampi spazi aperti su cui si apre il panorama fanno da richiamo per chi pratica parapendio e snow kite. Due gli anelli di fondo, uno che fa il periplo del Lago di San Gualberto e l’altro al Passo della Croce Arcana. Al Passo dei due Santi, in provincia di Massa-Carrara, si fa tappa per il Comprensorio sciistico di Zum Zeri: 8 i km di piste per discesa e sbowboard, compresi fra quota 1370 e 1588.
Anche la provincia di Lucca ha il suo “punto di appoggio” sulla neve, con il Comprensorio sciistico Castiglione di Garfagnana, 2 impianti a quota 1320-1420, giusto per chi vuole togliersi lo sfizio di mettere gli sci ai piedi a meno di un’ora dal mare.

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

Nel ventre delle verdi colline della Toscana si formato acque medicamentose, che sin dai tempi degli Etruschi e poi dei Romani, vengono sfruttate per le loro proprietà curative, oltre che come fonti attorno alle quali costruire quelle che ieri erano “stazioni termali”, oggi “wellness destination” a tutto tondo. Il tour del benessere in terra di Toscana inizia nella provincia di Pistoia, dove si trovano due degli impianti più antichi e rinomati della Regione: le Terme di Montecatini, attive dal 1773, sono inserite fra le Great Spa Towns of Europe e nel listing del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, e trovano il loro cuore in un Parco Termale con ben quattro diverse Fonti Termali, fra cui la Leopoldina, dall’affascinante architettura Liberty. Il secondo spot pistoiese è quello delle Grotte Parlanti e Giusti di Monsummano Terme, che ha la particolarità unica al mondo di comprendere una vasta cavità carsica oggi sfruttata per alcuni trattamenti, così come unica è l’occasione di dedicarsi a relax e cure fra stalattiti e stalagmiti da ammirare.

Fra le Alpi Apuane e la catena principale dell’Appennino Tosco-Emiliano si adagia invece il borgo di Bagni di Lucca, dove sgorga una sorgente a 45-54 °C, nota e sfruttata da oltre duemila anni. Di qui sono passati artisti e personalità di ogni epoca, dai Duchi di Borbone ai Bonaparte, dai Granduchi di Toscana a Lord Byron e Shelley.
Nel pisano sono tre i punti di riferimento: Terme Bagni di Pisa, a San Giuliano Terme, e Terme di Casciana, fra le più antiche d’Italia, cui si aggiunge Uliveto Terme, a Vicopicano, nome ormai di richiamo internazionale per le sue acque bicarbonate commercializzate in tutto il mondo.

In Garfagnana, provincia di Massa e Carrara, ecco le Terme di Equi, a ridosso di una delle cime più maestose delle Alpi Apuane, il Pizzo dell’Uccello, con grotte e sorgenti da scoprire anche in ampi percorsi trekking, e Terme della Versilia, a Cinquale, nel Comune di Montignoso, situate nello splendido Parco di Villa Undulna. Una volta giunti sulla costa tirrenica, non resta che proseguire più a Sud, in provincia di Livorno, dove a Campiglia Marittima si possono testare sulla propria pelle le acque delle Terme di Venturina. Si torna verso l’entroterra, e precisamente a Rapolano Terme, per sperimentare la piacevolezza delle Terme di San Giovanni, affacciate su una sorta di belvedere sulle Crete Senesi, Infine, nel grossetano, fra le numerose sorgenti della zona vale la pena puntare sulla “cascatelle” di Terme di Saturnia, affascinanti per il contesto naturalistico e per la possibilità di fare il bagno in un cratere vulcanico estinto, che una leggenda vuole creato da una saetta scagliata da Saturno.

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

Il “capitolo” della Toscana e del suo mare tocca diverse province della Regione, a partire da quella di Massa e Carrara, al confine con la Liguria. Esattamente su questo “limes”, scorre il fiume Magra, da cui inizia la Riviera Apuana, chiusa appena 20 km più a Sud da un altro fiume, il Versilia, correndo in parallelo alle Alpi Apuane, ben visibili sulla linea dell’orizzonte, verso l’entroterra. La possibilità di fare un tuffo in mare guardando quelle cime montuose – perennemente imbiancate dal candore delle cave di marmo a cielo aperto – è uno dei plus anche della Versilia, che da qui ridiscende verso Sud attraversando i comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema.

Superata Viareggio, la città celebre per le “macchine” di cartapesta del Carnevale, si sconfina nel livornese, nella cui provincia ricadono alcune delle località più gettonate del Tirreno. In primis, Castiglioncello, dove ancora si vivono le estati sulla scia dei gloriosi Anni Sessanta, perché qui fu girato Il sorpasso, di Dino Risi. Oggi, al posto di Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, il jet set è popolato di personalità di vario genere, da volti noti dello spettacolo a quelli dello sport, che la riconfermano sempre sulla cresta dell’onda.

A Populonia si fa tappa per ammirare gli scavi di epoca etrusca vista mare, per poi imbarcarsi a Piombino alla volta dell’Isola d’Elba, un susseguirsi di porticcioli e deliziosi borghi di mare, fra cui Porto Azzurro, sovrastata dal Forte Longone, detto anche Fortezza di San Giacomo. Da qui, con un facile “island hopping”, si va all’Isola Capraia, apprezzata per il suo mare e la natura incontaminata e nota agli appassionati di vela come uno dei migliori “campi scuola” del Mediterraneo.

Dell’Arcipelago Toscano fa parte anche l’Isola del Giglio, già in provincia di Grosseto, poco più di 1300 abitanti su un fazzoletto di terra rivestito di profumata macchia. Qui davanti, unito alla terraferma da un sottile lembo di terra che chiude la Laguna di Orbetello, c’è il Monte Argentario, angolo di paradiso da sempre buen retiro di Vip che qui trovano ville e resort di lusso e anfratti dove bordeggiare con i loro yacht. Altra località marittima gettonata è la Maremma, con l’antica Bibbona, famosa già dall’antichità per il suo castello medievale. Infine, ecco Capalbio, città di mare importante per la sua storia e per l’arte, testimoniate da emergenze quali le mura medievali, il Castello di Capalbiaccio, il Forte di Macchiatonda, la Torre di Buranaccio e la Torre di Selva Nera, ultimo avamposto del Granducato di Toscana, sull’antico confine con lo Stato della Chiesa.

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

La Toscana è un crocevia di strade e itinerari religiosi, valevoli ciascuno di essere percorsi almeno una volta nella vita per immergersi in quell’atmosfera unica data dal connubio fra paesaggi naturalistici di pregio e mete ricche d’arte e cultura, uniti al senso profondo di una rinascita spirituale.

Strada maestra fra tutte è senz’altro la Via Francigena Toscana, che ricalca i passi fatti da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, quando nel X secolo intraprese il lungo cammino fino a Roma, realizzando al termine quella che è da considerarsi una vera e propria “guida di viaggio”, ossia l’Itinerario di Sigerico. In tutto, calcolando solo le tappe dal Passo della Cisa a Radicofani, al confine Sud della Regione, si parla di 380 km attraverso 38 Comuni, in un continuo cambio di scenari.

Si innesta sulla Via Francigena all’altezza di Fucecchio e San Miniato un altro percorso medievale, la Romea Strata, che i pellegrini dell’Europa centro-orientale intraprendevano alla volta di Roma e Santiago di Compostela. Cinque le diverse direttrici che si riuniscono nel basso Veneto, da dove il cammino prosegue lungo il tratto noto come Romea Nonantolana-Longobarda. In Toscana si trovano le 6 tappe finali, passando per Cutigliano, San Marcello Piteglio, Pistoia, Vinci, Cerreto Guidi e Fucecchio. La Via Romea Germanica in Toscana transita solo nella zona del Casentino raggiungendo Arezzo e poi Cortona, ma in Italia sono ben 46 le tappe sulle 96 che scandiscono i 2.200 km totali, dal Mare del Nord a Piazza San Pietro a Roma.

Fra Firenze e il Santuario della Verna, sull’Appennino Toscano, e da qui lungo la Valtiberina fino ad Arezzo e poi Cortona con l’Eremo Le Celle, si snoda un tratto delle Vie di Francesco, legate al ricordo dei principali episodi della vita del “Poverello” di Assisi.

Cortona è invece il punto di partenza della Via Lauretana verso Montepulciano e Siena, utilizzata dai romani prima come direttiva commerciale verso il Tirreno, poi come via di pellegrinaggio per la Santa Casa di Loreto. Come arteria di collegamento fra Firenze a Siena, in passato una delle vie più sfruttate era la Via Sanese, che ancora oggi offre una sequenza di luoghi affascinanti: Casciano in Val di Pesa, Badia a Passignano, San Donato in Poggio e Castellina in Chianti.

Ultima ma non meno importante era, ed è ancora oggi, la Via Matildica del Volto Santo, che da Mantova giunge in Toscana attraverso Passo di San Pellegrino, e da qui in Garfagnana e Media Valle de Serchio fino a Lucca, per terminare al cospetto della statua lignea del Volto Santo, conservata nel Duomo di San Martino.

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

Toscana vuol dire natura da vivere, in ogni modalità possibile, in versione balneare, country o montana che sia, immersi ogni volta in paesaggi di rara bellezza, disegnati da filari di vite, olivi e girasoli che rimandano già a ciò che si potrà gustare a tavola, in sagre ed eventi tradizionali. Ci sono i cammini, religiosi e non, da “consumare” rigorosamente a piedi. I percorsi per appassionati di trekking, equitazione e mountain bike, da intraprendere con tempi e modalità diverse a seconda della stagione e del mezzo. Ci sono le piste da sci equamente distribuite su quel 25% di territorio montuoso, identificato con le cime e le aree di Monte Amiata, Abetone, Casentino, Alpi Apuane e Appennino Tosco Emiliano. E, all’opposto, ci sono quei 633 km di costa, pari all’8% del totale nazionale, che fanno da irresistibile attrattore per le vacanze estive, cui si devono aggiungere le cinque isole dell’Arcipelago Toscano, ciascuna con il suo carattere forte e ammaliante.

Toscana è ogni volta un’esperienza nuova, da vivere in solitaria, con gli amici o con la famiglia, avendo la certezza di trovare sempre un alloggio consono al proprio stile di vacanza, dal semplice casolare su un poggio all’agriturismo rustico chic, dal B&B nel cuore di un borgo medievale al top resort con Spa, dalla dimora storica ancora oggi residenza di una famiglia nobile allo stabilimento termale in stile Liberty.

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

Toscana e Arte. Un ottimo esercizio di stile per capire il senso profondo e assoluto di questo binomio è guardare la mappa della Regione e leggere un toponimo a caso. Qualunque esso sia, con ogni probabilità evocherà immagini di borghi, castelli, torri, viuzze medievali, pievi, abbazie, chiese, santuari, siti archeologici, monumenti e luoghi iconici dell’italianità di ieri e di oggi. E questo, escludendo a priori le città principali – Firenze, Pisa, Arezzo, Lucca, Livorno, Grosseto, Massa e Carrara, Pistoia, Prato e Siena – ciascuna forse fin troppo carica di spunti da poter essere motivo di un viaggio a sé.

Per avere un’idea di ciò che in pochi giorni potrebbe offrire un viaggio in Toscana, basta citare località come Monteriggioni, San Miniato, Greve e Radda in Chianti, Montepulciano e Montalcino con i loro centri storici che paiono belvedere su un mare di colline ammantate di vigneti e olivi, Sorano e Pitigliano con le loro vie etrusche scavate nel tufo, le sorprendenti Volterra e Cortona, Capalbio, Castiglioncello e Castiglione della Pescaia affacciate sul Tirreno, l’Abbazia di San Galgano e quella di Sant’Antimo sperdute come eremi dell’anima in una campagna da sogno. Ogni singola esperienza è uno scrigno di storia e arte, tra musei, chiese, piazze, monasteri e opere a cielo aperto.

Toscana come summa di arte e paesaggi, in cui oggi si identificano sette realtà Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: i centri storici di Firenze, Siena e Pisa, le torri di San Gimignano, Pienza come simbolo della “città perfetta”, la Val d’Orcia per i borghi e le Crete Senesi, le Ville e i Giardini medicei.

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