Borghi più belli della Basilicata

A metà strada fra Potenza e Foggia, fra Benevento e Andria-Barletta e al confine con Puglia e Campania, le Terme di Rapolla sono un crocevia di culture, ma anche un punto di incontro di acque benefiche che nascono nelle viscere della terra, dalle rocce laviche del vulcano spento del Vulture, e che dopo aver percorso svariati chilometri, sgorgano qui, a Rapolla. Un tragitto lungo e tortuoso che le arricchisce di minerali e le rende perciò altamente curative, oltre che indicate nella cura di patologie reumatiche, respiratorie e nel recupero di fratture. Scoperte all’inizio dell’Ottocento, acque e fanghi sono convogliati in un vero e proprio stabilimento termale solo nel 1961, ammodernato poi nel 1996.

Borghi più belli della Basilicata

Il Parco Nazionale del Pollino, dal 2015 nel listing del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è l’area protetta più grande d’Italia, incentrata principalmente su due massicci, quello del Pollino e dell’Orsomarso, entrambi compresi nell’Appennino meridionale e con vette superiori ai 2.200 metri. Variegati i paesaggi che si presentano a chi vi si avventura per apprezzarne la natura selvaggia: rocce dolomitiche, bastioni calcarei, pareti di faglia, dirupi, grotte carsiche, terreni di origine vulcanica, pianori, prati, pascoli d’alta quota, circhi glaciali e massi erratici. Molti i fiumi, artefici di veri e propri spettacoli, quali gole e vallate profonde, oggi sfruttati per la pratica di canyoning e rafting. I principali corsi sono quelli del Sinni, del Lao, del Coscile, dell’Esaro, del Sarmento e dell’Abatemarco, per un range che va da 97 a 20 km. In questi corsi e in particolare nel torrente Paraturo, si può praticare la pesca.

Borghi più belli della Basilicata

Trekking in alta quota anche in Basilicata? Sì, e oltre il tetto dei 2000 metri di altitudine. Si può nel Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia, inserito nel listing dei Geoparchi dell’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, in virtù di flora e fauna che ne fanno un vero paradiso per chi ama praticare sport all’aria aperta. Oltre al trekking, aperto davvero a qualunque genere di escursionista, sono possibili esperienze di alpinismo, torrentismo, rafting, sci di fondo, mountain bike, speleologia.

Fra i 17 sentieri di trekking tracciati sul versante lucano del Pollino, quello segnato con il numero 1 e con una difficoltà “EE” (Escursionista Esperto), parte dal Rifugio Bosco Favino e arriva in vetta al Monte Alpi, nel comune di Latronico, mentre è assai più semplice da approcciare il numero 15, segnato come un livello “T” (Turistico), che dal Rifugio De Gasperi sale al Belvedere di Malvento, nei pressi di Viggianello.

Borghi più belli della Basilicata

Camminare nella neve, di giorno ma anche di notte, con l’ausilio delle torce frontali, nel silenzio assoluto. Ciaspolare in alta montagna significa anche questo. Un’esperienza di grande fascino, che va a fissarsi fra i ricordi indelebili di una vacanza all’insegna dello sport vissuto all’aria aperta e a contatto con la natura, soprattutto quando al termine di un percorso di 10 km ci sono degli esemplari di maestosi pini loricati ad attendervi. Nel Parco Nazionale del Pollino capita anche questo, e per prendere parte a queste attività basta prenotare un’escursione con le ciaspole presso una delle tante agenzie locali. Ecco così per esempio l’itinerario che dal Rifugio Fasanelli, vicino al borgo di Rotonda, prosegue verso il piano Ruggio e da qui fino al Belvedere del Malvento, con un dislivello di salita minimo da rendere il percorso piacevole e accessibile a tutti.

I Sassi di Matera e il Parco delle Chiese Rupestri

Nel 1990, veniva istituito il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, detto più semplicemente Parco della Murgia Materana. Un’area di ben 8.000 ettari che tre anni più tardi, insieme alla “Città dei Sassi”, entrava di diritto nel listing ufficiale del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Situato nella parte orientale della Basilicata e al confine con la Puglia, nel territorio di Matera e Montescaglioso, si caratterizza per la presenza di numerose gravine e per una serie di insediamenti rupestri, fra cui il più antico della zona, la Grotta dei Pipistrelli, risalente al periodo paleolitico.

I Sassi di Matera e il Parco delle Chiese Rupestri

Nella zona del Villaggio Saraceno, appena fuori Matera, si trova la Chiesa di Cristo la Selva. La direzione da tenere partendo dalla “Città dei Sassi” è quella di Montescaglioso, che conduce al Parco dei Monaci. Lungo il tragitto è possibile visitare antichi insediamenti rupestri presenti sul territorio. Da qui, si scende verso la gravina e quindi verso la chiesa, inserita in un complesso di grotte. La sua origine è dovuta ai monaci benedettini, che dapprima abitarono il luogo e poi lo trasformarono in una chiesa, consacrandolo. Raggiungerla non è semplice perché talvolta la segnaletica è carente, ma una volta giunti sul posto, si è ripagati da un bellissimo panorama sulla Murgia.

Parco Nazionale del Pollino

Dal Colle Impiso (1573 metri) al Monte Pollino (2.248 metri) c’è un dislivello di 700 metri, lungo i quali si fa tappa ai Piani di Vacquarro, alla Sorgente Spezzavummula e infine al Colle Gaudolino, a 1678 metri. Da qui si costeggia il versante occidentale del Pollino, fino ad arrivare alla cresta sud-ovest del monte che dà il nome al Parco Nazionale, diviso fra Basilicata e Calabria. Oltre a essere uno straordinario punto panoramico, la cima del Pollino è anche l’habitat di specie rare quali l’aquila e il falco pellegrino. Poco distante dalla vetta sommitale si può inoltre vedere un’ampia dolina, cavità carsica che fino ai primi di agosto si trasforma in un nevaio.

Parco Nazionale del Pollino

I colori dell’alba e del tramonto nel Parco Nazionale del Pollino hanno sfumature che non si scordano. Le si può ammirare durante un’escursione, dai 1.200 metri di quota di Fosso Jannace, punto di partenza di un sentiero che corre lungo un torrente. Esemplari di Abete bianco e di Acero accompagnano il cammino per un paio d’ore, fino ad arrivare alle Radure del Piano Iannace, a 1.640 metri di altezza, e da qui alla sorgente Pitt Accurc’. Si attraversano poi i piani del Pollino in direzione della Grande Porta, situata a quota 1954 metri, dove svettano magnifici esemplari di Pini Loricati, specie endemica simbolo del Parco stesso. Si punta infine verso la vetta della Serra di Crispo, a 2.050 metri, per raggiungere la quale si deve attraversare un luogo dal nome più che evocativo: il Giardino degli Dei. Il ritorno si effettua sul il percorso inverso e si scende verso il Santuario della Madonna del Pollino, per ammirare l’alta Valle del Frido e del Mercure.

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