Capanna Regina Margherita

Nel 1893, la Regina Margherita trascorse forse la sua unica notte in una camera con letti a castello e bagni in comune. Fu una delle prime ospiti del rifugio più alto d’Europa, da allora chiamato in suo onore Capanna Regina Margherita. Appollaiato a 4.556 metri, sulla Punta Gnifetti, fa parte del massiccio del Monte Rosa ed è ben visibile anche dal fondovalle. Data la sua collocazione su uno sperone di roccia spesso ricoperto da neve e ghiaccio è consigliato farsi accompagnare da una Guida Alpina UIAGM.
Al suo interno, oltre a 70 posti letto, biblioteca, bar e ristorante, ospita un importante laboratorio adibito alla ricerca scientifica, noto come Osservatorio Regina Margherita. Non solo. La Capanna è un fondamentale punto di riferimento per le operazioni di Soccorso Alpino in tutta l’area dei “Giganti della Valle d’Aosta” ed è parte del patrimonio storico-culturale del Club Alpino Italiano, che di recente è pure stato ristrutturato nell’ottica di ridurne l’impatto ambientale e renderla una struttura sempre più ecocompatibile, mediante un sistema di gestione ambientale certificato secondo la ISO 14001.

QC Terme Pré-Saint-Didier

Nel 1834, nel cuore della Valdigne, inaugurava lo stabilimento termale di Pré-Saint-Didier, da quel momento ribattezzato Pré-Saint-Didier-les-Bains, affiancato nel 1888 dall’apertura del casinò, entrambi luoghi frequentati per oltre 150 anni dai membri di Casa Savoia. A quel periodo ricco di fascino e glamour fin de siècle, sono poi seguiti nel Novecento tre decenni di totale abbandono, oggi bypassati da un restauro che ha saputo esaltare l’architettura ottocentesca delle origini, integrata da ogni forma di wellness device di ultima generazione. QC Terme Pré-Saint-Didier si presenta quindi come un avveniristico “polo del benessere”, a pochi minuti dal resort di QC Termemontebianco, entrambi nella “galassia” del noto gruppo di hotellerie che negli ultimi anni ha creato un suo concept di benessere 2.0. Negli oltre 500 mq di superficie, QC Terme Pré-Saint-Didier raccoglie dunque una quarantina fra cascate tonificanti, idromassaggi con acqua termale, saune e sale relax, vasche panoramiche esterne e interne alimentate dalle acque ricche di ferro, silici, carbonato di calcio e acidi arsenicali già ben note per le loro proprietà benefiche agli antichi romani. A rendere ancora più suggestiva l’esperienza di remise en forme è la vista panoramica sul massiccio del Monte Bianco, che sovrasta il fondovalle in cui si trova Pré-Saint-Didier.

Il Monte Bianco, ottava meraviglia del mondo

Immaginare qualcuno che scala la vetta più alta delle Alpi nel 1786 ha molto più che del pionieristico. Eppure, in quell’anno, Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard tentarono l’impresa e ci riuscirono, piantando il loro vessillo in cima ai 4.807 metri del Monte Bianco. Oggi, il “tetto d’Europa” è una delle attrattive naturali e turistiche più note della Valle d’Aosta, oltre che una meta ambita dagli alpinisti di tutto il mondo, accessibile anche grazie all’ausilio di Guide Alpine esperte di questi luoghi.

La sfida della scalata più ardita del Vecchio Continente è di quelle riservate a pochi, ma dal 2015, bastano 10 minuti per godere delle stesse emozionanti visioni. Dieci minuti che coprono i 2.000 metri di dislivello fra Courmayeur, situato a 1.300 metri, e la stazione più elevata di Punta Helbronner, a quota 3.466, inframmezzate dalla tappa intermedia di Pavillon du Mont Fréty, a 2.200 metri. Una volata resa possibile da un impianto funiviario di ultima generazione, lo Skyway Monte Bianco: durante la salita, la cabina di forma semisferica gira a 360° regalando l’occasione unica di ammirare da vicino il “Gigante delle Alpi” e panorami a dir poco indimenticabili, che abbracciano anche le cime di Cervino, Monte Rosa e Gran Paradiso, e i comuni del fondovalle, La Salle, Morgex, Pré-Saint-Didier e appunto Courmayeur, che con La Thuile formano la cosiddetta “Valdigne”. Non solo, entrambe le soste lungo la salita offrono comfort da resort di lusso: una cantina in alta quota, 2 ristoranti, una sala conferenze e una speciale shopping area al Pavillon, mentre a Punta Helbronner si trovano un bistrot e un’esposizione permanente di cristalli. Da qui, attraverso un tunnel, si può anche raggiungere lo storico Rifugio Torino, punto di partenza per percorsi alpinistici e fuori pista come quello del ghiacciaio del Toula, dei Marbrées e i 24 Km della Vallée Blanche, che conducono fino a Chamonix.

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