Le attività del turista Culturale
cultura materiale (città d'arte, siti archeologici, musei)
Sono probabilmente centinaia le bandierine bianco/rossa con la scritta “AV” che individuano i 44 tracciati della AVML, disegnando una sorta di “corsia preferenziale” nel verde che corre su crinali soleggiati, scomparendo in boschi ombrosi per poi tornare alla luce e offrire alla vista orizzonti sui quali si riconoscono il Monviso, il Massiccio del Monte Rosa e il profilo della Corsica. Insieme ai Siti della Rete Natura 2000 Comunitaria, al sistema dei parchi e alla rete ecologica regionale, l’Alta Via costituisce un “corridoio di connessione” prezioso anche per gli animali, come hanno dimostrato casi di esemplari di macrofauna, in particolare lupi, giunti sulle Alpi Marittime dall’Appennino Emiliano e individuati grazie al radiocollare.
Fra gli itinerari “AV”, ce n’è uno che porta addirittura nelle viscere della terra. Alle spalle del Tigullio, in Val Graveglia, si sale a bordo del trenino dei minatori e si penetra nel cuore della montagna e della Miniera di Gambatesa, fino al secolo scorso il più grande giacimento europeo di manganese, riaperto nel 2016 come Museo Minerario: lungo stretti cunicoli e quasi 30 km di gallerie sotterranee disposte su 7 livelli si possono seguire tutte le fasi che un tempo caratterizzavano la dura attività estrattiva, a un ritmo di non più di 60 cm in 9 giorni. Visitare questo insolito museo significa toccare con mano un pezzo di storia di questo territorio, calandosi in una realtà che riporta indietro di ere geologiche, ma a un’epoca moderna poi non così remota.
Le attività del turista Naturalistico
tur. naturalistico/svago/relax
Cinque anelli, come quelli olimpici, caratterizzano il percorso che cinge il Monte Gottero, 1639 metri di quota a dominare la Val di Vara e l’intera provincia di La Spezia. Novanta chilometri in tutto amati da chi pratica trekking e MTB per vivere un’esperienza a contatto con la natura. Una bella realtà di recente realizzazione, nata da un’operazione complessa di recupero del patrimonio boschivo, grazie alla quale sono stati ritrovati alcuni metri di binari appartenenti alla “strada dei carrelli”. Una via ferrata che nell’Ottocento veniva utilizzata per il trasporto del legname del Gottero, traportato al vicino torrente, poi sospinto a valle da un’onda creata da una diga artificiale e da lì destinato a falegnamerie di tutta la Liguria e oltre. Storie in bianco e nero che restituiscono il sapore della vita di un tempo, che riecheggiano anche nel rifugio alla Foce dei Tre Confini, panoramico crocevia fra Liguria, Toscana ed Emilia.
trekking
Sono probabilmente centinaia le bandierine bianco/rossa con la scritta “AV” che individuano i 44 tracciati della AVML, disegnando una sorta di “corsia preferenziale” nel verde che corre su crinali soleggiati, scomparendo in boschi ombrosi per poi tornare alla luce e offrire alla vista orizzonti sui quali si riconoscono il Monviso, il Massiccio del Monte Rosa e il profilo della Corsica. Insieme ai Siti della Rete Natura 2000 Comunitaria, al sistema dei parchi e alla rete ecologica regionale, l’Alta Via costituisce un “corridoio di connessione” prezioso anche per gli animali, come hanno dimostrato casi di esemplari di macrofauna, in particolare lupi, giunti sulle Alpi Marittime dall’Appennino Emiliano e individuati grazie al radiocollare.
cammini
Itinerario 06. È siglato con questo numero il percorso del Parco Naturale Regionale del Beigua, parte della AVML, che identifica l’Anello della Badia di Tiglieto. In circa 2 ore di percorrenza, si coprono i 6,4 km che partono dalla Badia di Tigliero e vi fanno ritorno, con un dislivello di soli 100 metri che mette tutti a proprio agio. Al termine, la sensazione che rimane addosso è quella di una “catarsi”, di una libertà fisica e mentale data dall’attraversare luoghi dove il silenzio regna sovrano, in un’alternanza di paesaggi che va dalle tranquille anse sabbiose del torrente Orba a profonde gole scavate nella roccia dall’acqua e dal tempo. Suggestioni religiose che si fondono con quelle della natura più pura.
Le attività del turista Spirituale
cammini
Itinerario 06. È siglato con questo numero il percorso del Parco Naturale Regionale del Beigua, parte della AVML, che identifica l’Anello della Badia di Tiglieto. In circa 2 ore di percorrenza, si coprono i 6,4 km che partono dalla Badia di Tigliero e vi fanno ritorno, con un dislivello di soli 100 metri che mette tutti a proprio agio. Al termine, la sensazione che rimane addosso è quella di una “catarsi”, di una libertà fisica e mentale data dall’attraversare luoghi dove il silenzio regna sovrano, in un’alternanza di paesaggi che va dalle tranquille anse sabbiose del torrente Orba a profonde gole scavate nella roccia dall’acqua e dal tempo. Suggestioni religiose che si fondono con quelle della natura più pura.
Le attività del turista Sportivo
trekking
Sono probabilmente centinaia le bandierine bianco/rossa con la scritta “AV” che individuano i 44 tracciati della AVML, disegnando una sorta di “corsia preferenziale” nel verde che corre su crinali soleggiati, scomparendo in boschi ombrosi per poi tornare alla luce e offrire alla vista orizzonti sui quali si riconoscono il Monviso, il Massiccio del Monte Rosa e il profilo della Corsica. Insieme ai Siti della Rete Natura 2000 Comunitaria, al sistema dei parchi e alla rete ecologica regionale, l’Alta Via costituisce un “corridoio di connessione” prezioso anche per gli animali, come hanno dimostrato casi di esemplari di macrofauna, in particolare lupi, giunti sulle Alpi Marittime dall’Appennino Emiliano e individuati grazie al radiocollare.
ippoturismo/equitazione
Dei 400 km di lunghezza dell’Alta Via dei Monti Liguri, molti si prestano a un’escursione a cavallo, come gran parte dei rilievi montuosi della Regione. Se però non si conosce già l’area che si intende esplorare, può essere una buona idea affidarsi a guide in loco, per evitare i tratti più impervi e godersi al meglio la bellezza del contesto naturalistico e i panorami, che in moli tratti, dopo strette valli, spaziano all’improvviso fino al mare. In particolare, i Parchi dell’Antola e dell’Aveto possono essere un buon terreno per cominciare a prendere confidenza con l’Alta Via, che è bene ricordare è connessa al progetto “Sentiero Italia”, itinerario lungo oltre 6000 km che, partendo da Trieste, attraversa tutto il Paese, isole comprese.
Vale comunque la pena “dare i numeri” di alcuni tracciati della AVML ideali per l’equi-trekking: il 2 e il 3 che vanno da La Colla al Colle Scarassan, il 25 e il 26 che dal Passo della Bocchetta conducono alla Crocetta d’Orero.
cammini
Itinerario 06. È siglato con questo numero il percorso del Parco Naturale Regionale del Beigua, parte della AVML, che identifica l’Anello della Badia di Tiglieto. In circa 2 ore di percorrenza, si coprono i 6,4 km che partono dalla Badia di Tigliero e vi fanno ritorno, con un dislivello di soli 100 metri che mette tutti a proprio agio. Al termine, la sensazione che rimane addosso è quella di una “catarsi”, di una libertà fisica e mentale data dall’attraversare luoghi dove il silenzio regna sovrano, in un’alternanza di paesaggi che va dalle tranquille anse sabbiose del torrente Orba a profonde gole scavate nella roccia dall’acqua e dal tempo. Suggestioni religiose che si fondono con quelle della natura più pura.
ciaspole
Se si esplora l’Alta Via dei Monti Liguri (AVML) in inverno e in presenza di neve, agli scarponcini da trekking si possono preferire le ciaspole, ideali per esempio per percorrere i sentieri tracciati da un’apposita segnaletica all’interno del Geoparco del Beigua, area tutelata dall’Unesco a sua volta compresa nel Parco Naturale Regionale del Beigua. Anelli con vari gradi di difficoltà, che si snodano tra paesaggi meravigliosi, in scenari naturalistici unici come la Valle Stura o le foreste di Sassello.
Sempre all’interno del Parco si può poi intraprendere il tracciato che porta sul Monte Giallo, breve e piuttosto semplice, grazie a pendii dolci e a una quota modesta, 969 metri, ma che nelle giornate terse regala un colpo d’occhio spettacolare, che apre sull’arco alpino e sul mare insieme.
Altrettanto scenografici sono i percorsi “ciaspolabili” del Monte Penna, del Monte Aiona, della Foresta delle Lame con i suggestivi laghetti ghiacciati, dei due crinali di Rezzoaglio, del Monte Ramaceto, dei laghi di Giacopiane e del Passo del Bocco, circondati dalla Foresta della Zatta.