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Amelia

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In questo affascinante territorio, caratterizzato dalla presenza del fiume Tevere e dalla ricca eredità storica, è possibile immergersi in itinerari che offrono un’esperienza autentica, in cui la bellezza della natura si fonde con la storia. Qui, è possibile scoprire sorgenti di acque minerali che risalgono all’epoca dei Romani, esplorare borghi intrisi di arte e storie millenarie, e immergersi nelle memorie del passato e nelle tradizioni secolari. Tra le attrazioni spiccano una foresta fossile, estese distese di lecci e ulivi, vigneti pittoreschi, boschi secolari e maestose rocche medievali.

Amelia, una delle più importanti città della zona, è circondata da imponenti mura poligonali risalenti all’epoca romana e rappresenta un luogo in cui coesistono armoniosamente diversi stili. Queste mura, erette tra il IV e il III secolo a.C., costituiscono anche un affascinante percorso di trekking urbano, opportunamente segnalato per facilitare l’esperienza agli amanti delle passeggiate. Nel tessuto urbano della città, testimonianze di epoche romane e rinascimentali contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva. Il complesso di San Francesco, con il suo magnifico chiostro cinquecentesco, ospita il museo archeologico, dove è possibile ammirare l’imponente statua bronzea di Germanico, nipote dell’imperatore Tiberio, e altri preziosi reperti ritrovati nell’area amerina. Il paesaggio circostante, dominato dalla vasta lecceta dei Monti Amerini, offre un ambiente ideale per gli appassionati di trekking, ciclismo e escursioni a cavallo.

Di notevole valenza turistica anche il borgo di Alviano, contraddistinto dalla maestosa Rocca costruita nel 1495 per volere del condottiero Bartolomeo D’Alviano. Nel 1654 la Rocca passò nelle mani della famiglia Doria Pamphili, i cui discendenti, nel 1920, la donarono al Comune. Nei dintorni è consigliata la visita all’oasi naturalistica del WWF, dove percorrere sentieri naturali per ammirare da vicino la flora e la fauna protette in questo ambiente.

Da non perdere, nel territorio di Avigliano, uno dei siti paleontologici più rilevanti del mondo ovvero la Foresta Fossile di Dunarobba, dove sono visibili i resti di circa cinquanta tronchi di gigantesche conifere risalenti a tre milioni di anni fa. Un luogo straordinario per gli appassionati di storia naturale e geologia.

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Statua Bronzea del Germanico

Amelia, Umbria

4 elementi Cosa fare e vedere

  • Culturale Materiale

Statua Bronzea del Germanico

Amelia, Umbria

Le campagne del Centro Italia sono da sempre foriere di belle sorprese, di regali inaspettati che ci ha lasciato la storia. Come quello datato 1963, che ha visto riemergere dal sottosuolo di Amelia, in provincia di Terni, la statua bronzea del generale romano Nerone Claudio Druso, detto Germanico, che oggi fa bella mostra di sé nel Museo Civico Archeologico della cittadina umbra.

Alta più di due metri, la statua raffigura un fiero condottiero armato e coperto da una corazza riccamente adorna, nell’atto della cosiddetta Adlocutio, il gesto di spronare i soldati alla battaglia.

Ma chi era Germanico Cesare? Gli annali raccontano le gesta di questo principe designato all’Impero romano, morto a soli 34 anni nel 19 d.C. ad Antiochia, in Siria, all’apice della carriera politica e della popolarità. La tradizione vuole che le sue ceneri furono riportate a Roma dalla moglie Agrippina accompagnata dai figli, tra i quali il futuro imperatore Caligola.

 

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  • Eccellenze naturalistiche

Oasi naturalistica del Lago di Alviano

Terni, Umbria

Avvicinarsi all’Oasi Naturalistica del Lago di Alviano, nel ternano, sembra un gioco di scatole cinesi, perché i suoi 900 ettari si trovano inclusi nel Parco Fluviale del Tevere, a sua volta parte del Parco Regionale dell’Umbria, che comprende anche il Lago di Corbara e le Gole del Forello.

Un complesso intreccio di ambienti naturali che fanno di questa oasi WWF in provincia di Terni una delle più vaste d’Italia, rara e preziosa anche perché comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrini, marcita e bosco igrofilo tra i più estesi dell’Italia centrale, con ambienti acquatici scomparsi da oltre un secolo.

Creata nel 1990, l’Oasi Naturalistica del Lago di Alviano è oggi un Sito d’Importanza Comunitaria e anche una Zona di Protezione Speciale, scrigno di biodiversità da tutelare e tramandare alle future generazioni.

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  • Eccellenze naturalistiche

Collezione Mondiale di Olivi di Lugnano in Teverina: OLEA MUNDI

Lugnano In Teverina, Umbria

A Lugnano in Teverina, nel cuore della provincia di Terni e della zona di produzione dell’olio Umbria Dop, si parlava di tutela della qualità del prodotto già nel 1508. Un antico Statuto della Terra di Lugnano enunciava infatti regole e prassi cui “signori dei mulini e molinari” dovevano attenersi nel processo di spremitura.

Da allora, nulla è cambiato, e anzi, dal 2014, il borgo ternano è sede di Olea Mundi, una collezione unica nel suo genere, con circa 1200 esemplari di olivi di oltre 400 specie diverse provenienti da 23 Paesi olivicoli di Mediterraneo, Medio Oriente e non solo.

Un “tesoretto” raro e prezioso, oggetto di attenzioni e studi particolari da parte del CNR di Perugia e dal Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3, che di anno in anno raccolgono informazioni sull’evoluzione e interazione delle varie specie botaniche.

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  • Eccellenze naturalistiche

Foresta fossile di Dunarobba

Avigliano Umbro, Umbria

L’era geologica del Pilocene corrisponde a circa 3 milioni di anni fa. Una datazione attribuita a una cinquantina di tronchi di gigantesche conifere rinvenuti nei pressi di Avigliano Umbro, nel ternano, oggi noti come Foresta Fossile di Dunarobba.

La scoperta di tale prezioso giacimento di informazioni, che ha permesso di ricostruire l’habitat del Centro Italia com’era in epoche remotissime, è stata del tutto fortuita, e per questo è ancora più eccezionale: la Foresta Fossile è infatti tornata alla luce solo alla fine degli anni ’70, durante un’operazione di scavo all’interno di una cava di argilla per la produzione di mattoni.

Da allora, la zona è tutelata e conservata con la sua atmosfera spettrale, in cui i tronchi, pur fortemente inclinati, appaiono ben ancorati al terreno, resistendo all’inesorabile passare di secoli e millenni.

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  • Culturale Materiale

Statua Bronzea del Germanico

Amelia, Umbria

Le campagne del Centro Italia sono da sempre foriere di belle sorprese, di regali inaspettati che ci ha lasciato la storia. Come quello datato 1963, che ha visto riemergere dal sottosuolo di Amelia, in provincia di Terni, la statua bronzea del generale romano Nerone Claudio Druso, detto Germanico, che oggi fa bella mostra di sé nel Museo Civico Archeologico della cittadina umbra.

Alta più di due metri, la statua raffigura un fiero condottiero armato e coperto da una corazza riccamente adorna, nell’atto della cosiddetta Adlocutio, il gesto di spronare i soldati alla battaglia.

Ma chi era Germanico Cesare? Gli annali raccontano le gesta di questo principe designato all’Impero romano, morto a soli 34 anni nel 19 d.C. ad Antiochia, in Siria, all’apice della carriera politica e della popolarità. La tradizione vuole che le sue ceneri furono riportate a Roma dalla moglie Agrippina accompagnata dai figli, tra i quali il futuro imperatore Caligola.

 

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Oasi naturalistica del Lago di Alviano

Terni, Umbria

Avvicinarsi all’Oasi Naturalistica del Lago di Alviano, nel ternano, sembra un gioco di scatole cinesi, perché i suoi 900 ettari si trovano inclusi nel Parco Fluviale del Tevere, a sua volta parte del Parco Regionale dell’Umbria, che comprende anche il Lago di Corbara e le Gole del Forello.

Un complesso intreccio di ambienti naturali che fanno di questa oasi WWF in provincia di Terni una delle più vaste d’Italia, rara e preziosa anche perché comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrini, marcita e bosco igrofilo tra i più estesi dell’Italia centrale, con ambienti acquatici scomparsi da oltre un secolo.

Creata nel 1990, l’Oasi Naturalistica del Lago di Alviano è oggi un Sito d’Importanza Comunitaria e anche una Zona di Protezione Speciale, scrigno di biodiversità da tutelare e tramandare alle future generazioni.

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Collezione Mondiale di Olivi di Lugnano in Teverina: OLEA MUNDI

Lugnano In Teverina, Umbria

A Lugnano in Teverina, nel cuore della provincia di Terni e della zona di produzione dell’olio Umbria Dop, si parlava di tutela della qualità del prodotto già nel 1508. Un antico Statuto della Terra di Lugnano enunciava infatti regole e prassi cui “signori dei mulini e molinari” dovevano attenersi nel processo di spremitura.

Da allora, nulla è cambiato, e anzi, dal 2014, il borgo ternano è sede di Olea Mundi, una collezione unica nel suo genere, con circa 1200 esemplari di olivi di oltre 400 specie diverse provenienti da 23 Paesi olivicoli di Mediterraneo, Medio Oriente e non solo.

Un “tesoretto” raro e prezioso, oggetto di attenzioni e studi particolari da parte del CNR di Perugia e dal Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3, che di anno in anno raccolgono informazioni sull’evoluzione e interazione delle varie specie botaniche.

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Foresta fossile di Dunarobba

Avigliano Umbro, Umbria

L’era geologica del Pilocene corrisponde a circa 3 milioni di anni fa. Una datazione attribuita a una cinquantina di tronchi di gigantesche conifere rinvenuti nei pressi di Avigliano Umbro, nel ternano, oggi noti come Foresta Fossile di Dunarobba.

La scoperta di tale prezioso giacimento di informazioni, che ha permesso di ricostruire l’habitat del Centro Italia com’era in epoche remotissime, è stata del tutto fortuita, e per questo è ancora più eccezionale: la Foresta Fossile è infatti tornata alla luce solo alla fine degli anni ’70, durante un’operazione di scavo all’interno di una cava di argilla per la produzione di mattoni.

Da allora, la zona è tutelata e conservata con la sua atmosfera spettrale, in cui i tronchi, pur fortemente inclinati, appaiono ben ancorati al terreno, resistendo all’inesorabile passare di secoli e millenni.

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