La superficie del Geoparco delle Madonie, classificato Unesco Global Geopark, ricopre un’area piuttosto piccola in provincia di Palermo, pari solo al 2% del territorio dell’intera Sicilia. Eppure, è proprio qui che si concentrano oltre la metà delle specie della flora dell’isola, circa 2.600 piante, che per capirci è lo stesso numero di quelle presenti in Egitto, Tunisia e Algeria. Una moltitudine di piante e fiori di cui molte sono endemiche, uniche al mondo e a rischio di estinzione, come per esempio l’abete dei Nebrodi. La conformazione geologica del terreno è il risultato della complessa sovrapposizione di oltre 220 milioni di anni, il cui scorrere incessante ha plasmato la roccia come acqua. Interessanti le morfologie carsiche, sia sopra che sotto il suolo, che trovandosi proprio al centro dell’Appennino siciliano, hanno permesso di ricostruire la storia geologica della catena appennino-maghrebina e quindi del Mediterraneo centrale.
La zona offre il contesto perfetto per la pratica di numerosi sport outdoor: dalla speleologia al nordic walking, dallo sci sul pianoro della Battaglia alla parete attrezzata per arrampicata, in zona Passo Scuro, vicino al borgo di Castelbuono, e ancora orienteering, trail, equitazione, trekking. Per la mountain bike, oltre alla fitta trama di tracciati più o meno spontanei, l’Ente Parco ha in progetto la realizzazione di un vero e proprio Mountain Bike Resort, adatto a tutte le discipline della MTB, dal Cross Country al Downhill. A Petralia Sottana, dal 2008 si trova invece il Parco Avventura Madonie, il primo della Sicilia, dove ci si diletta fra percorsi acrobatici in altezza, gare di orientamento, attività ed escursioni di ogni genere.