Le attività del turista Culturale
cultura immateriale (eventi, spettacoli dal vivo, festival)
Festival solidale, inclusivo ed ecosostenibile. Questa la definizione di RisorgiMarche, manifestazione nata su iniziativa dell’attore Neri Marcorè, con decine di artisti internazionali on stage, al solo scopo di creare opportunità di rilancio turistico per le zone colpite dal sisma del 2016 attraverso un festival diffuso sul territorio. Nel 2018, la seconda edizione ha visto un incremento dei partecipanti da 80 a 150 mila, con una ricaduta positiva sul territorio dei Comuni ospitanti e infinite opportunità di incontro e confronto con gente di tutta Italia. Numeri altrettanto positivi anche per le edizioni successive, compresa quella “anomala” del 2020.
Le attività del turista Enogastronomico
Enogastronomia
Fra i vini delle Marche vanno annoverate due autentiche e apprezzatissime rarità: il Verdicchio di Matelica, un bianco suadente dal gusto tendente all’amarognolo, e la frizzante, vellutata e amabile Vernaccia di Serrapetrona, spumante di color rubino, dal profumo di bacche rosse e spezie. Entrambi questi vini sono protagonisti di itinerari che puntano a far conoscere, oltre che il prodotto, il territorio con tutte le sue sfumature fatte di emergenze storico-artistiche: ecco dunque la Strada del Vino Verdicchio di Matelica e quella di Serrapetrona, che tappa dopo tappa portano a esplorare rispettivamente la zona collinare attorno a Jesi, in provincia di Ancona, e quella nei dintorni di San Severino Marche.
Ma la lista dei vini migliori Made in Marche non è finita: sono altri quattro gli itinerari enogastronomici legati ad altrettanti vitigni. C’è la Strada del Vino Doc Lacrima di Morro d’Alba, nell’anconetano, quella del Verdicchio dei Castelli di Jesi, nella Vallesina, che dall’entroterra di Ancona conduce sulla costa adriatica. E altre due sono quelle dedicate alla scoperta del Vino Rosso Piceno Superiore e del Rosso Conero, diffusi lungo la Riviera del Conero e in tre comuni più interni, Offagna, Castelfidardo e Osimo.
Le attività del turista Naturalistico
turismo termale
La presenza preponderante di colline (69% del totale) e montagne (31 %) fanno del territorio delle Marche un luogo ricco di minerali, che oltre a favorire varie tipologie di colture, alimenta nel sottosuolo un gran numero di sorgenti termali. Da Nord a Sud non c’è zona che non abbia la sua fonte benefica, ideale per cure idropiniche e trattamenti di medicina estetica.
A Petriano, per esempio, in provincia di Pesaro e Urbino, si trovano le Terme di Raffaello, alimentate dalla fonte La Valle, con alte concentrazioni di minerali, zolfo e bicarbonato, tali da renderle uniche nel loro genere. In provincia di Ancona, a Camerano, non lontano dal Parco regionale del Conero, ci sono le Terme dell’Aspio, immerse nella campagna vitata a Rosso Conero. A San Vittore di Genga, a pochi minuti dalle celebri grotte, si trovano le Terme di Frasassi, mentre in provincia di Macerata, si va a Tolentino per le Terme di Santa Lucia e a Sarnano a quelle di Giacomo. La provincia di Ascoli Piceno trova invece la sua meta wellness ad Acquasanta Terme, inserita nel contesto naturalistico del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
cammini
Sono trascorsi più di ottocento anni da che San Francesco ha percorso l’ultima volta questa strada, ma oggi, chi vuole seguire i suoi passi può ancora farlo, intraprendendo il Cammino Francescano della Marca, che transita lungo l’Appenino Umbro-Marchigiano, attraversando due regioni, quattro province e diciassette comuni.
Passo dopo passo, il viaggio fisico diventa viaggio nell’anima e nel tempo, risalendo indietro nei secoli, facendo tappa in piccole e grandi città, borghi, pieve, conventi e luoghi che hanno accolto il Santo nei suoi momenti di preghiera e di vicinanza a Dio. Si va da Assisi ad Ascoli Piceno, lentamente, per 167 km, su strade solo per il 40% asfaltate, e che per il resto lasciano spazio a sentieri nel bosco, fiumi e torrenti da guadare, in una modalità che permette di apprezzare le architetture medievali di paesi come Spello, Foligno, Amandola e Comunanza, e gustando piatti locali che di queste terre portano con sé profumi e sapori.
Un tracciato che nella sua prima parte, da Assisi a Pievefavera, coincide con la Via Lauretana, che nel Medioevo portava i pellegrini al Santuario di Loreto, e transita per aree verdi come il il Parco Nazionale dei Sibillini, il Parco Regionale del Monte Subasio e, dopo Foligno, il Parco Naturale dell’Altolina, fino a incontrare nel tratto marchigiano le Gole del Fiastrone.
Le attività del turista Spirituale
religioso
Nella prima metà del Cinquecento, nelle Marche si diffuse la riforma francescana, lasciando tracce lungo quello che è oggi identificato con il nome di Cammino dei Cappuccini. Questo itinerario di fede si dipana per 400 km, in 17 tappe che portano da Fossombrone e Ascoli Piceno, toccando borghi incantevoli, boschi e laghi fuori dalle consuete rotte turistiche: la Gola del Furlo, Cagli, Fonte Avellana, Pascelupo, Fabriano, Poggio San Romualdo, Cupramontana, Cingoli, San Severino Marche, Camerino, San Lorenzo al Lago, Sarnano, Montefortino, Montefalcone Appennino, Rotella e Offida.
Il cammino è pensato per essere percorso solo da Nord a Sud, ma può essere diviso a tappe: bastano 10 giorni per coprire la tratta Fossombrone – Camerino (5 fino a Fabriano, e 5 da qui a Camerino), e 7 da qui ad Ascoli Piceno.
cammini
Sono trascorsi più di ottocento anni da che San Francesco ha percorso l’ultima volta questa strada, ma oggi, chi vuole seguire i suoi passi può ancora farlo, intraprendendo il Cammino Francescano della Marca, che transita lungo l’Appenino Umbro-Marchigiano, attraversando due regioni, quattro province e diciassette comuni.
Passo dopo passo, il viaggio fisico diventa viaggio nell’anima e nel tempo, risalendo indietro nei secoli, facendo tappa in piccole e grandi città, borghi, pieve, conventi e luoghi che hanno accolto il Santo nei suoi momenti di preghiera e di vicinanza a Dio. Si va da Assisi ad Ascoli Piceno, lentamente, per 167 km, su strade solo per il 40% asfaltate, e che per il resto lasciano spazio a sentieri nel bosco, fiumi e torrenti da guadare, in una modalità che permette di apprezzare le architetture medievali di paesi come Spello, Foligno, Amandola e Comunanza, e gustando piatti locali che di queste terre portano con sé profumi e sapori.
Un tracciato che nella sua prima parte, da Assisi a Pievefavera, coincide con la Via Lauretana, che nel Medioevo portava i pellegrini al Santuario di Loreto, e transita per aree verdi come il il Parco Nazionale dei Sibillini, il Parco Regionale del Monte Subasio e, dopo Foligno, il Parco Naturale dell’Altolina, fino a incontrare nel tratto marchigiano le Gole del Fiastrone.
Le attività del turista Sportivo
ciclismo
Si chiama Marche Outdoor ed è il progetto lanciato nel 2019 dalla Regione Marche per gli amanti della mobilità su due ruote, che possono così accedere facilmente a un circuito di ben 24 percorsi ciclabili organizzati in anelli, consultabili sul sito marcheoutdoor.it e sulla relativa app. Qui si trovano tutte le informazioni del caso, suddivise fra dati tecnici (lunghezza, dislivello e tappe), strutture ricettive prenotabili ed esperienze varie da fare lungo gli itinerari, dove autenticità e genuinità sono le parole chiave applicate a ogni forma di accoglienza. A distinguere gli itinerari è anche il mezzo prescelto: si va da quelli ideali per la bici da strada o da corsa, per la MTB e anche per il gravel riding, considerata la modalità migliore per “aggredire” le dolci colline marchigiane, attraverso sterrati, strade bianche e depolverizzate.
Il progetto Marche Outdoor ha alla base anche una forte volontà di rinascita che tutta la popolazione locale ha dimostrato nel periodo post sisma 2016. Non è un caso che i principali percorsi, per esempio, si articolano in tre grandi anelli collegati fra loro detti “Marche Rebirth”, concetto coniato dall’artista Michelangelo Pistoletto in linea con la filosofia del suo “Terzo Paradiso”, e che rappresenta la rinascita culturale, economica e sociale della Regione anche attraverso l’arte.
cammini
Sono trascorsi più di ottocento anni da che San Francesco ha percorso l’ultima volta questa strada, ma oggi, chi vuole seguire i suoi passi può ancora farlo, intraprendendo il Cammino Francescano della Marca, che transita lungo l’Appenino Umbro-Marchigiano, attraversando due regioni, quattro province e diciassette comuni.
Passo dopo passo, il viaggio fisico diventa viaggio nell’anima e nel tempo, risalendo indietro nei secoli, facendo tappa in piccole e grandi città, borghi, pieve, conventi e luoghi che hanno accolto il Santo nei suoi momenti di preghiera e di vicinanza a Dio. Si va da Assisi ad Ascoli Piceno, lentamente, per 167 km, su strade solo per il 40% asfaltate, e che per il resto lasciano spazio a sentieri nel bosco, fiumi e torrenti da guadare, in una modalità che permette di apprezzare le architetture medievali di paesi come Spello, Foligno, Amandola e Comunanza, e gustando piatti locali che di queste terre portano con sé profumi e sapori.
Un tracciato che nella sua prima parte, da Assisi a Pievefavera, coincide con la Via Lauretana, che nel Medioevo portava i pellegrini al Santuario di Loreto, e transita per aree verdi come il il Parco Nazionale dei Sibillini, il Parco Regionale del Monte Subasio e, dopo Foligno, il Parco Naturale dell’Altolina, fino a incontrare nel tratto marchigiano le Gole del Fiastrone.