Le attività del turista Culturale
cultura materiale (città d'arte, siti archeologici, musei)
La provincia di Latina e in particolare la zona dei Monti Lepini è un continuum di tracce di epoca romana. Manifestazioni talvolta da ricercare all’interno delle sale di un Museo Civico Archeologico, come per esempio quelli di Civita di Artena e di Segni, oppure fra gli edifici tutelati da aree archeologiche più o meno vaste e ben conservate. Si vedano per esempio, sempre a Segni, le mura poligonali, il foro, il tempio di Giunone Moneta, il piccolo ninfeo repubblicano, le statue di Augusto e Livia. O ancora, nei centri storici dei borghi della zona, come a Cori, dove ci si imbatte nei resti del Tempio di Castore e Polluce, del I secolo a.C., in quelli del Tempio di di Ercole, del IV-II secolo a.C., oggetto di studio nel ‘500 da parte dei fratelli Antonio il Giovane e Giovanni Battista da Sangallo, e nel ‘700 di Giovanni Battista Piranesi.
Di Setia, l’antica Sezze, si scopre tutto nel Museo Archeologico, dove il reperto da non perdere è sicuramente il mosaico di una domus urbana detto di Porta Romana, dai motivi geometrici policromi. L’arte di riusare elementi di edifici del passato era diffusa anche da queste parti, come si nota nella Collegiata di Santa Maria a Sermoneta, dove nel corso del Medioevo da un’ara pagana in marmo del II secolo d.C. fu ricavato un seggio. In località Mezzagosto si trovano invece i resti dell’antica Privernum, datati al II secolo a. C., che occupano un’area di circa 12 ettari fra costruzioni idrauliche, templi di età repubblicana, un teatro, abitazioni e tabernae. Nel Museo archeologico annesso al sito, da notare è un mosaico decorato con un motivo a cassettoni prospettici e con al centro un paesaggio raffigurante il Nilo, con la riva popolata da animali e figure umane.
In un rapido salto in avanti nei secoli, prendendo in esame i mille anni trascorsi fra il V e il XV secolo, si possono rilevare due fenomeni che in breve presero piede nella zona: da una parte la diffusione della fede cristiana e la conseguente costruzione di numerosi edifici di culto, e dall’altra la concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di alcune casate aristocratiche, quali Annibaldi, Caetani, Conti da Ceccano, Conti di Segni, Conti d’Aquino, la cui memoria è oggi tramandata da castelli e palazzi e da una serie di figure di vescovi, cardinali e persino papi.
In quell’epoca, cuore della cristianità del territorio pontino-lepino divenne Terracina, sede vescovile già in epoca costantiniana, e del primo luogo di culto della comunità, l’attuale Cattedrale di S. Cesareo. A Segni, sotto la Cattedrale di San Pietro si nascondono i resti del più antico tempio pagano dell’acropoli. Attorno all’anno mille, l’espansione dell’abitato richiedette la costruzione del Palazzo Comunale e di una nuova cattedrale, in stile romanico, dedicata a Santa Maria. Prossimo alla chiesa, l’impianto urbanistico con strette vie e i palazzi rivelano l’origine medievale. Altra sede vescovile fu Sezze, a partire dall’VIII secolo, ma la Cattedrale di Santa Maria, datata al III secolo, presenta oggi le linee dell’architettura cistercense che gli furono date nel XIII secolo sul modello dell’abbazia di Fossanova.
Un legame con Fossanova lo si ritrova anche a Piperno: nella cattedrale consacrata da Lucio III nel 1183, dove sono evidenti gli influssi cistercensi risalenti al periodo compreso fra il XVI e il XVIII secolo, e all’interno della chiesa di San Benedetto, di proprietà dell’abbazia di Fossanova, dove molti affreschi attestano la devozione alla Vergine dei privernati.
Le attività del turista Enogastronomico
Enogastronomia
Kiwi Igp, carciofo romanesco Igp e mozzarella di bufala Dop sono tre dei 150 prodotti tutelati dall’Unione Europea con marchi di qualità coltivati nelle campagne dei Lepini, in provincia di Latina. Un’area dal vasto patrimonio enogastronomico, che va ad aggiungersi alle risorse storiche, architettoniche, tradizionali e ambientali di cui la zona può far vanto. A questi si possono aggiungere il prosciutto di Bassiano, i carciofini di Priverno, il pane di Sezze, i dolci di Cori, i tartufi di Carpineto, il marrone di Segni e l’olio di Sonnino.
I Monti Lepini costituiscono il settore settentrionale della catena dei Volsci, a ridosso della costa laziale, e sono delimitati dalla pianura pontina a Occidente e dalla valle Latina a Oriente, poi dai Colli Albani a Nord e dalla Valle dell’Amaseno a Sud, per una superficie totale di circa 880 kmq. Essi si suddividono in due dorsali montuose separate da una profonda valle che da Montelanico sale fino a Carpineto Romano per poi ridiscendere verso Maenza. Il territorio dei Monti Lepini, per quanto vasta come area, è accomunato da una certa omogeneità storica e culturale, tanto che i comuni di Artena, Bassiano, Carpineto Romano, Cori, Gorga, Maenza, Montelanico, Norma, Priverno, Prossedi, Rocca Massima, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Segni, Sermoneta, Sezze, Sonnino hanno deciso di riconoscersi sotto il marchio “Lepini” per promuovere e valorizzare le molte ricchezze della loro terra.
Le attività del turista Naturalistico
trekking
I Monti Lepini si trovano in provincia di Latina, e sono la destinazione ideale per vivere la natura e per scoprire il Lazio meno noto e lontano dalle solite rotte turistiche. Se l’idea è quella di farlo a piedi, basta seguire uno dei percorsi trekking di cui è disseminata tutta l’area e che ora sono descritti e catalogati in base alle difficoltà dalla Mappa del Trekking realizzata di recente dalla Compagnia dei Lepini. Uno strumento utile e super aggiornato, fondamentale per godersi un’escursione in tutto relax.
cammini
Sono serviti non uno ma tanti musei per valorizzare la ricca eredità del passato che ancora oggi caratterizza la zona dei Monti Lepini, in provincia di Latina. Il circuito dei Musei dei Monti Lepini punta a promuovere un territorio ancora poco conosciuto, con tradizioni, monumenti e paesaggi degni di nota.
Ecco così i Musei Archeologici di Artena, Segni, Sezze, Priverno e Norma, il Museo selle Scritture Aldo Manuzio di Bassiano, il Museo Territoriale La Reggia dei Volsci e il Museo dei Cimeli di Leone XIII a Carpineto Romano, il Museo della città e del territorio di Cori, il Civico del Paesaggio di Maenza, quello Medievale di Fossanova a Priverno, l’Etnomuseo dei Monti Lepini a Roccagorga e quello del Giocattolo Ludus a Sezze.
Il solo vagare lungo le strade provinciali della zona permette di apprezzare castelli, rocche, palazzi, le cui architetture ripercorrono storie medioevali, rinascimentali e sei-settecentesche. Mistiche le chiese e le abbazie, tra le quali spicca quella di Fossanova, in stile gotico italiano. Sono itinerari che ripercorrono tradizioni, attività artigianali e feste dei sapori tramandando alle generazioni successive saperi antichi.
Le attività del turista Spirituale
cammini
Sono serviti non uno ma tanti musei per valorizzare la ricca eredità del passato che ancora oggi caratterizza la zona dei Monti Lepini, in provincia di Latina. Il circuito dei Musei dei Monti Lepini punta a promuovere un territorio ancora poco conosciuto, con tradizioni, monumenti e paesaggi degni di nota.
Ecco così i Musei Archeologici di Artena, Segni, Sezze, Priverno e Norma, il Museo selle Scritture Aldo Manuzio di Bassiano, il Museo Territoriale La Reggia dei Volsci e il Museo dei Cimeli di Leone XIII a Carpineto Romano, il Museo della città e del territorio di Cori, il Civico del Paesaggio di Maenza, quello Medievale di Fossanova a Priverno, l’Etnomuseo dei Monti Lepini a Roccagorga e quello del Giocattolo Ludus a Sezze.
Il solo vagare lungo le strade provinciali della zona permette di apprezzare castelli, rocche, palazzi, le cui architetture ripercorrono storie medioevali, rinascimentali e sei-settecentesche. Mistiche le chiese e le abbazie, tra le quali spicca quella di Fossanova, in stile gotico italiano. Sono itinerari che ripercorrono tradizioni, attività artigianali e feste dei sapori tramandando alle generazioni successive saperi antichi.
Le attività del turista Sportivo
trekking
I Monti Lepini si trovano in provincia di Latina, e sono la destinazione ideale per vivere la natura e per scoprire il Lazio meno noto e lontano dalle solite rotte turistiche. Se l’idea è quella di farlo a piedi, basta seguire uno dei percorsi trekking di cui è disseminata tutta l’area e che ora sono descritti e catalogati in base alle difficoltà dalla Mappa del Trekking realizzata di recente dalla Compagnia dei Lepini. Uno strumento utile e super aggiornato, fondamentale per godersi un’escursione in tutto relax.
cammini
Sono serviti non uno ma tanti musei per valorizzare la ricca eredità del passato che ancora oggi caratterizza la zona dei Monti Lepini, in provincia di Latina. Il circuito dei Musei dei Monti Lepini punta a promuovere un territorio ancora poco conosciuto, con tradizioni, monumenti e paesaggi degni di nota.
Ecco così i Musei Archeologici di Artena, Segni, Sezze, Priverno e Norma, il Museo selle Scritture Aldo Manuzio di Bassiano, il Museo Territoriale La Reggia dei Volsci e il Museo dei Cimeli di Leone XIII a Carpineto Romano, il Museo della città e del territorio di Cori, il Civico del Paesaggio di Maenza, quello Medievale di Fossanova a Priverno, l’Etnomuseo dei Monti Lepini a Roccagorga e quello del Giocattolo Ludus a Sezze.
Il solo vagare lungo le strade provinciali della zona permette di apprezzare castelli, rocche, palazzi, le cui architetture ripercorrono storie medioevali, rinascimentali e sei-settecentesche. Mistiche le chiese e le abbazie, tra le quali spicca quella di Fossanova, in stile gotico italiano. Sono itinerari che ripercorrono tradizioni, attività artigianali e feste dei sapori tramandando alle generazioni successive saperi antichi.