Le attività del turista Naturalistico
trekking
I colori dell’alba e del tramonto nel Parco Nazionale del Pollino hanno sfumature che non si scordano. Le si può ammirare durante un’escursione, dai 1.200 metri di quota di Fosso Jannace, punto di partenza di un sentiero che corre lungo un torrente. Esemplari di Abete bianco e di Acero accompagnano il cammino per un paio d’ore, fino ad arrivare alle Radure del Piano Iannace, a 1.640 metri di altezza, e da qui alla sorgente Pitt Accurc’. Si attraversano poi i piani del Pollino in direzione della Grande Porta, situata a quota 1954 metri, dove svettano magnifici esemplari di Pini Loricati, specie endemica simbolo del Parco stesso. Si punta infine verso la vetta della Serra di Crispo, a 2.050 metri, per raggiungere la quale si deve attraversare un luogo dal nome più che evocativo: il Giardino degli Dei. Il ritorno si effettua sul il percorso inverso e si scende verso il Santuario della Madonna del Pollino, per ammirare l’alta Valle del Frido e del Mercure.
tur. naturalistico/svago/relax
Dal Colle Impiso (1573 metri) al Monte Pollino (2.248 metri) c’è un dislivello di 700 metri, lungo i quali si fa tappa ai Piani di Vacquarro, alla Sorgente Spezzavummula e infine al Colle Gaudolino, a 1678 metri. Da qui si costeggia il versante occidentale del Pollino, fino ad arrivare alla cresta sud-ovest del monte che dà il nome al Parco Nazionale, diviso fra Basilicata e Calabria. Oltre a essere uno straordinario punto panoramico, la cima del Pollino è anche l’habitat di specie rare quali l’aquila e il falco pellegrino. Poco distante dalla vetta sommitale si può inoltre vedere un’ampia dolina, cavità carsica che fino ai primi di agosto si trasforma in un nevaio.
Le attività del turista Sportivo
trekking
I colori dell’alba e del tramonto nel Parco Nazionale del Pollino hanno sfumature che non si scordano. Le si può ammirare durante un’escursione, dai 1.200 metri di quota di Fosso Jannace, punto di partenza di un sentiero che corre lungo un torrente. Esemplari di Abete bianco e di Acero accompagnano il cammino per un paio d’ore, fino ad arrivare alle Radure del Piano Iannace, a 1.640 metri di altezza, e da qui alla sorgente Pitt Accurc’. Si attraversano poi i piani del Pollino in direzione della Grande Porta, situata a quota 1954 metri, dove svettano magnifici esemplari di Pini Loricati, specie endemica simbolo del Parco stesso. Si punta infine verso la vetta della Serra di Crispo, a 2.050 metri, per raggiungere la quale si deve attraversare un luogo dal nome più che evocativo: il Giardino degli Dei. Il ritorno si effettua sul il percorso inverso e si scende verso il Santuario della Madonna del Pollino, per ammirare l’alta Valle del Frido e del Mercure.