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Pisa

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Scopri tutti i comuni del territorio

“Inizia la scoperta delle Terre di Pisa da Piazza dei Miracoli, annoverata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, grazie ad autentici “miracoli” di architettura come il Battistero, il Camposanto Monumentale, la Cattedrale e la Torre Pendente. Il punto di partenza ideale per addentrarti nella città che è stata non solo una delle quattro Repubbliche Marinare ma anche culla dell’arte già prima del Rinascimento. Pisa vanta un interessante centro storico con la splendida Piazza dei Cavalieri, chiese in stile romanico pisano, lo scenario dei Lungarni dove si affacciano bellissimi palazzi, le mura medievali, una ricca offerta culturale tra cui il Museo delle Navi Antiche, Palazzo Blu, i Musei Nazionali di Palazzo Reale e San Matteo, il Sistema Museale di Ateneo, il murales di Keith Haring. Il percorso nelle Terre di Pisa continua raggiungendo luoghi di grande valore storico artistico come San Miniato, la città dei due imperatori lungo la Via Francigena, come Volterra, uno scrigno che conserva importanti testimonianze dell’epoca medievale, romana ed etrusca, oppure come il gioiello architettonico e spirituale della Certosa Monumentale di Calci. Sparsi tra mare e colline si incontrano tanti borghi spesso sconosciuti, con le loro storie e le loro orgogliose identità. Un susseguirsi di pievi romaniche e chiese, rocche e castelli, ville e dimore storiche, che hanno segnato la storia del territorio, spesso teatro di lotta nel Medioevo tra le città toscane.

Se ami la bellezza in tutte le sue forme subirai il fascino delle opere degli artigiani delle Terre di Pisa. È propria di queste terre la lavorazione dell’alabastro, una tradizione che risale a 2500 anni fa quando Volterra era città stato etrusca. Grazie ai commerci della Repubblica Marinara di Pisa nel Mediterraneo si è diffusa lungo il corso dell’Arno la complessa e raffinata lavorazione della ceramica artistica che in ogni località ha sviluppato una scuola e uno stile unico. Le Terre di Pisa brillano anche nella lavorazione del cuoio. L’economia del Distretto di Santa Croce sull’Arno si sviluppa intorno alle concerie capaci di soddisfare la domanda sempre più esigente del mercato dell’alta moda e del design. Ai prodotti conciari sono strettamente legati quelli delle calzature e della pelletteria che si contraddistinguono per il loro inconfondibile artigianato “made in Tuscany”. Nelle Terre di Pisa, a Pontedera è stato inoltre realizzato lo scooter che ha rivoluzionato la mobilità urbana in tutto il mondo: la Vespa. Inserisci la visita del Museo Piaggio nel tuo itinerario di viaggio per ripercorrere la storia di un mito del made in Italy.

Un territorio dove le bellezze artistiche e naturali fanno da cornice ai profumi e ai sapori della buona tavola che, assaporati nei ristoranti o in occasione dei tanti appuntamenti enogastronomici, rendono il soggiorno nelle Terre di Pisa ancora più piacevole. Avventurati lungo la Strada del Vino delle Colline Pisane o la Strada dell’Olio dei Monti Pisani, accompagnato dai filari delle viti, dal verde degli ulivi e dal giallo dei campi di grano. Scopri i prodotti enogastronomici della cultura toscana: il vino rosso DOC Terre di Pisa, il vin santo del Chianti, l’olio extravergine di oliva IGP Toscano, il tartufo bianco, la pasta artigianale, il pecorino toscano DOP e quello delle Balze Volterrane. Visita le cantine più moderne e quelle tradizionali, assapora l’olio extravergine di oliva, gusta il prezioso tartufo bianco, non privarti dell’ottimo pescato, accompagnato dai pinoli delle pinete del Parco di San Rossore, della dolcezza del miele di spiaggia, delle varietà dei frutti e dei formaggi prodotti in queste terre. Ritroverai i veri sapori del territorio nelle botteghe artigianali dei paesi: nelle macellerie dove non mancano il cinghiale e il Mucco Pisano, dai verdurai che presentano le primizie di stagione, nei panifici o nelle pasticcerie in cui comprare il pane sciocco o l’originale “torta co’ bischeri” e, infine, in pizzeria dove ordinare un pezzo di “cecìna”, lo street food pisano.

Le Terre di Pisa sono caratterizzate da una ricchezza di aree verdi e riserve naturali protette, in cui immergersi per una vacanza lontano dallo stress. Un territorio bello per natura, che alterna vari ecosistemi: le dune sabbiose e la macchia mediterranea del litorale, la fertile pianura dell’Arno, l’ambiente umido del Padule di Bientina e i boschi delle Cerbaie, i dolci rilievi del Monte Pisano, le verdi colline della Valdera, gli aspri calanchi delle Balze Volterrane, le Riserve naturali dell’Alta Val di Cecina, fino allo spettacolo geotermico unico di fumarole e soffioni nella Valle del Diavolo. Ritrova la serenità dello spirito lungo l’antica Via Francigena che i pellegrini medievali percorrevano per raggiungere Roma verso la Terrasanta. Godi del verde del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, ma vivi anche il mare blu del litorale con spiagge attrezzate, il porto turistico di Marina di Pisa, i campi da golf e la pineta di Tirrenia, la lunga spiaggia bella e selvaggia di Marina di Vecchiano. E per gli amanti del benessere e del relax niente di meglio che una sosta alle Terme di Casciana o ai Bagni di Pisa a San Giuliano Terme per rigenerarsi e rimettersi in forma.

Vivi l’intensità delle tradizioni del Giugno Pisano: quella della Luminara la sera del 16 giugno sui lungarni illuminati da oltre 100.000 lumini oppure del Gioco del Ponte con i combattenti che sul Ponte di Mezzo danno vita ad una sfida spettacolare preceduta da un corteo storico di oltre 700 figuranti. Spettacolo e divertimento tutto l’anno e per tutti i gusti nelle Terre di Pisa. Non perdere il Concerto di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio nella sua Lajatico, la Settimana Medievale di Volterra in agosto, la Mostra mercato del tartufo bianco di San Miniato a novembre. Terredipisa.it sarà la tua guida per scoprire queste terre autentiche di Toscana”.

© Terre di Pisa. Testo tratto dal portale www.terredipisa.it

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Percezione Servizi offerti

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    Personale

  • 19,28%

    Pulizia

  • 11,61%

    Presenza di prodotti tipici

Percezione individuale

  • 40,80%

    Dimensione artistico-culturale

  • 25,30%

    Componente esperienziale

  • 23,00%

    Componente emozionale

Esperienza complessiva

  • 90,66%

    Qualità generale

  • 7,31%

    Organizzazione

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    Raggiungibilità dei luoghi di interesse

Dati ottenuti tramite l’analisi delle recensioni sul web

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Badia di Morrona

Terricciola, Toscana

13 elementi Cosa fare e vedere

  • Chiese e luoghi di culto

Badia di Morrona

Terricciola, Toscana

Nella millenaria Badia di Morrona a Terricciola, in provincia di Pisa, oggi si parla di sostenibilità. La produzione di vino e olio ricavata dai 600 ettari che circondano la proprietà segue infatti i dettami dell’eco compatibilità, dei rispetto dell’ambiente che qui ha forte voce in capitolo. Siamo infatti nelle Terre di Pisa, caratterizzate da distese di colture agricole, in particolare di vite e olivo, da un paesaggio in cui la Badia di Morrona ha un posto importante dal 1089. A costruirla fu un ricco proprietario terriero, che trovò nei monaci dei fidi “collaboratori” che potevano gestire servi e braccianti assoldati per la cura dei campi.

La chiesa, in stile romanico e in pietra locale, è stata restaurata in modo da rispettarne il fascino mistico tipico del Medioevo. Lo si avverte in particolare nello splendido chiostro, da cui si accede al refettorio e al parco esterno, belvedere sulle verdi colline della Valdera.
Fra le curiosità di questo luogo c’è quella legata alla Madonna di San Torpé, conservata nella chiesa: l’opera è dedicata al martire cristiano che fu decapitato alla foce dell’Arno e giunto in modo misterioso sull’odierna spiaggia di Saint Tropez (da cui il nome della località francese).

La villa padronale, cuore del complesso monastico, risulta semplice nonostante la ricca collezione di pezzi d’arte di epoche diverse, che ne fanno una “casa-museo” sui generis: dai mosaici di epoca bizantina risalenti al V secolo d.C. ai cippi etruschi alle colonne in marmo, fino alle anfore romane ritrovate in mare.

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  • Castelli e ville

Torre e Camminamento del Soccorso

Vicopisano, Toscana

La memoria del Brunelleschi è legata soprattutto alla celebre Cupola del Duomo di Firenze, ma il grande architetto del Rinascimento toscano realizzò anche opere di carattere militare di notevole interesse. Ne è un esempio il quattrocentesco Complesso della Rocca di Vicopisano, detto appunto del Brunelleschi, che comprende la Torre e il Camminamento del Soccorso, dal settembre del 2021 aperte al pubblico per chi volesse apprezzarne la perfezione ingegneristica e la bellezza dei panorami che circondano la Rocca.

La Torre del Soccorso fu originariamente realizzata a ridosso del porto sul fiume Arno, che proprio in questo punto lambiva le mura del castello, fino a quando nel XVI secolo non fu fatta una deviazione che ne spostò il corso. La Torre aveva un’evidente funzione di controllo del muraglione di accesso alla Rocca, mentre il Camminamento era stato progettato dal Brunelleschi come via di fuga privilegiata dalla fortezza al fiume e viceversa.

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  • Parchi e giardini

Parco Naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Pisa, Toscana

Sul trenino ecologico, in battello e, per chi ama lo stile d’antan, addirittura in calesse. Il Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massacciuccoli si può visitare anche così, oltre che a piedi e in bicicletta. Cuore di questa vasta area in provincia di Pisa, ampia circa 23.000 ettari, è la Tenuta di San Rossore, ex proprietà della Presidenza della Repubblica, di cui si può ancora ammirare la Villa del Gombo. Oltre a questa chicca dall’allure altisonante, il Parco comprende numerose altre zone intatte e splendidamente selvagge: la Macchia Lucchese, il Lago di Massaciuccoli e l’area lacustre oggi Oasi Lipu, le foreste di Tombolo e di Migliarino e le foci dell’Arno e del Serchio. Ci sono anche tre “enclave” extra parco, vale a dire le Secche della Meloria e gli scogli compresi tra Livorno e l’isola di Gorgona. Nell’insieme, si tratta quindi di un mosaico di paesaggi assai diversificati fra loro, che vanno dalle dune di sabbia litoranee alle grandi e verdissime pinete dell’entroterra, dagli acquitrini ai boschi rigogliosi di macchia mediterranea profumata, il tutto fra i Comuni di Pisa, Viareggio, San Giuliano Terme, Vecchiano, Massarosa e Livorno.

Se la flora è ricca – da scovare la rara drosera, una piccola pianta carnivora, la liana periploca greca, l’orchidea palustre e il bellissimo fiordaliso delle sabbie – lo è altrettanto la fauna, che nelle zone umide, in dialetto “lame”, comprende uccelli di palude, trampolieri e aironi, mentre nel bosco daini e cinghiali.

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  • Musei

Palazzo Blu

Pisa, Toscana

Sul Lungarno meridionale del centro storico di Pisa, all’altezza del Ponte di Mezzo e del Palazzo Gambacorti, sede del Comune, spicca un edificio dal colore inconsueto, detto appunto il Palazzo Blu. Si tratta di una dimora nobiliare restaurata e gestita dalla Fondazione Pisa, che ne ha fatto un polo espositivo fra i più attivi in città, e che deve la tinta insolita della sua facciata al fortuito recupero di un lacerto di affresco durante il restauro. Da qui, la coraggiosa decisione di ridipingerlo tornando al colore di un tempo, che secondo alcuni sarebbe dovuto a una visita nell’800 di alcuni ospiti di S. Pietroburgo che vi soggiornarono.

Vero o no questo episodio, oggi Palazzo Blu accoglie la Collezione permanente della Fondazione Pisa, con opere per lo più del territorio della provincia riconducibili a maestri quali Nino Pisano, Orazio ed Artemisia Gentileschi, Orazio Riminaldi e il Tribolo. Tre le sezioni: le collezioni d’arte della Fondazione Pisa, poste al secondo piano; la dimora aristocratica e le Collezione Simoneschi al primo piano. Al piano seminterrato trovano invece spazio Le Fondamenta, nuova sezione espositiva dedicata all’archeologia e alla storia medievale.

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  • Musei

Museo Piaggio

Pontedera, Toscana

Chiunque sia appassionato di due ruote sa cosa significa Pontedera. Qui, nella campagna pisana, si trova la sede che dagli anni Venti ospita la Piaggio, nella cui ex officina attrezzeria dal 2000 è stato allestito il Museo Piaggio, perfetta celebrazione di un mito del design Made in Italy. Un luogo di conservazione e valorizzazione di ciò che il marchio delle due ruote ha rappresentato in Italia e nel mondo, offrendo anche spunti di riflessione sulle trasformazioni economiche, di costume e di sviluppo industriale di cui la Vespa e tutti gli altri modelli dell’azienda pisana sono stati e sono tutt’oggi icona. Ricchissimo l’Archivio Storico e lo spazio espositivo, con 5.000 mq dedicati a oltre 250 esemplari unici e prototipi, che fanno del Museo Piaggio il più grande e completo museo italiano dedicato alle due ruote.

Senza esagerazione alcuna, si può dire che la memoria del Gruppo Piaggio, il cosiddetto heritage del brand, attraversa l’intera storia dei trasporti, grazie a ciò che la casa madre ha saputo creare fra navi, treni, aeroplani, auto, scooter e le immancabili motociclette dalle linee inconfondibili.
Un museo affiancato oggi anche da uno spazio di 340 mq per esposizioni temporanee, che vanno dall’arte alla tecnologia, dalla divulgazione scientifica alla moda.

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  • Musei

Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci

Calci, Toscana

Committente fu l’Arcivescovo di Pisa, “sponsor” le più illustre famiglie pisane. Questa l’origine della Certosa di Calci, gioiello architettonico sorto nel 1366 e più volte ampliato nei secoli seguenti, fino a diventare Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci. L’arrivo alla Certosa è accompagnato da due viali alberati che costeggiano un percorso pedonale. Man mano che ci si avvicina si ha modo di respirare l’atmosfera mistica di un luogo immerso nel silenzio e nella natura incontaminata, quella della Valgraziosa, una distesa di ulivi e campagna in grado di trasmettere pace. Una volta entrati, ci si perde fra ambienti ricolmi di opere d’arte, ciascuno dei quali con pavimenti in marmo di Carrara in tre tonalità – bianco, nero e grigio – posati in maniera prospettica e con disegni sempre diversi: il corte d’onore, la farmacia, la chiesa, le cappelle, il chiostro dei padri e la cella, il chiostro e la cappella del capitolo, il refettorio, la foresteria e il chiostro granducale.

La visita permette di addentrarsi anche nelle dinamiche organizzative di un ordine religioso di ben sette secoli fa. La regola principale era che i Padri erano 14 e non ne poteva essere ammesso un altro se non per la morte di un suo predecessore. Si trattava solo di nobili o ricchi, e il loro compito era esclusivamente quello di pregare, seguendo la più stretta clausura, uscendo solo la domenica a pranzo quando la comunità si riuniva nel refettorio. La foresteria e l’appartamento detto “Granducale” ricordano il periodo in cui la Certosa di Calci era la più importante del Granducato e veniva quindi presa come punto di riferimento per brevi soggiorni da chi era desideroso di un’esperienza mistica, vale a dire parenti dei Padri e il Granduca stesso. Molto suggestiva la visita agli spazi riservati alla vita eremitica, al chiostro grande con le 14 celle dei monaci e agli ambienti di natura religiosa. I locali di servizio del monastero sono invece stati riconvertiti a sede del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.

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  • Chiese e luoghi di culto

Badia di Morrona

Terricciola, Toscana

Nella millenaria Badia di Morrona a Terricciola, in provincia di Pisa, oggi si parla di sostenibilità. La produzione di vino e olio ricavata dai 600 ettari che circondano la proprietà segue infatti i dettami dell’eco compatibilità, dei rispetto dell’ambiente che qui ha forte voce in capitolo. Siamo infatti nelle Terre di Pisa, caratterizzate da distese di colture agricole, in particolare di vite e olivo, da un paesaggio in cui la Badia di Morrona ha un posto importante dal 1089. A costruirla fu un ricco proprietario terriero, che trovò nei monaci dei fidi “collaboratori” che potevano gestire servi e braccianti assoldati per la cura dei campi.

La chiesa, in stile romanico e in pietra locale, è stata restaurata in modo da rispettarne il fascino mistico tipico del Medioevo. Lo si avverte in particolare nello splendido chiostro, da cui si accede al refettorio e al parco esterno, belvedere sulle verdi colline della Valdera.
Fra le curiosità di questo luogo c’è quella legata alla Madonna di San Torpé, conservata nella chiesa: l’opera è dedicata al martire cristiano che fu decapitato alla foce dell’Arno e giunto in modo misterioso sull’odierna spiaggia di Saint Tropez (da cui il nome della località francese).

La villa padronale, cuore del complesso monastico, risulta semplice nonostante la ricca collezione di pezzi d’arte di epoche diverse, che ne fanno una “casa-museo” sui generis: dai mosaici di epoca bizantina risalenti al V secolo d.C. ai cippi etruschi alle colonne in marmo, fino alle anfore romane ritrovate in mare.

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  • Castelli e ville

Torre e Camminamento del Soccorso

Vicopisano, Toscana

La memoria del Brunelleschi è legata soprattutto alla celebre Cupola del Duomo di Firenze, ma il grande architetto del Rinascimento toscano realizzò anche opere di carattere militare di notevole interesse. Ne è un esempio il quattrocentesco Complesso della Rocca di Vicopisano, detto appunto del Brunelleschi, che comprende la Torre e il Camminamento del Soccorso, dal settembre del 2021 aperte al pubblico per chi volesse apprezzarne la perfezione ingegneristica e la bellezza dei panorami che circondano la Rocca.

La Torre del Soccorso fu originariamente realizzata a ridosso del porto sul fiume Arno, che proprio in questo punto lambiva le mura del castello, fino a quando nel XVI secolo non fu fatta una deviazione che ne spostò il corso. La Torre aveva un’evidente funzione di controllo del muraglione di accesso alla Rocca, mentre il Camminamento era stato progettato dal Brunelleschi come via di fuga privilegiata dalla fortezza al fiume e viceversa.

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  • Parchi e giardini

Parco Naturale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Pisa, Toscana

Sul trenino ecologico, in battello e, per chi ama lo stile d’antan, addirittura in calesse. Il Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massacciuccoli si può visitare anche così, oltre che a piedi e in bicicletta. Cuore di questa vasta area in provincia di Pisa, ampia circa 23.000 ettari, è la Tenuta di San Rossore, ex proprietà della Presidenza della Repubblica, di cui si può ancora ammirare la Villa del Gombo. Oltre a questa chicca dall’allure altisonante, il Parco comprende numerose altre zone intatte e splendidamente selvagge: la Macchia Lucchese, il Lago di Massaciuccoli e l’area lacustre oggi Oasi Lipu, le foreste di Tombolo e di Migliarino e le foci dell’Arno e del Serchio. Ci sono anche tre “enclave” extra parco, vale a dire le Secche della Meloria e gli scogli compresi tra Livorno e l’isola di Gorgona. Nell’insieme, si tratta quindi di un mosaico di paesaggi assai diversificati fra loro, che vanno dalle dune di sabbia litoranee alle grandi e verdissime pinete dell’entroterra, dagli acquitrini ai boschi rigogliosi di macchia mediterranea profumata, il tutto fra i Comuni di Pisa, Viareggio, San Giuliano Terme, Vecchiano, Massarosa e Livorno.

Se la flora è ricca – da scovare la rara drosera, una piccola pianta carnivora, la liana periploca greca, l’orchidea palustre e il bellissimo fiordaliso delle sabbie – lo è altrettanto la fauna, che nelle zone umide, in dialetto “lame”, comprende uccelli di palude, trampolieri e aironi, mentre nel bosco daini e cinghiali.

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  • Musei

Palazzo Blu

Pisa, Toscana

Sul Lungarno meridionale del centro storico di Pisa, all’altezza del Ponte di Mezzo e del Palazzo Gambacorti, sede del Comune, spicca un edificio dal colore inconsueto, detto appunto il Palazzo Blu. Si tratta di una dimora nobiliare restaurata e gestita dalla Fondazione Pisa, che ne ha fatto un polo espositivo fra i più attivi in città, e che deve la tinta insolita della sua facciata al fortuito recupero di un lacerto di affresco durante il restauro. Da qui, la coraggiosa decisione di ridipingerlo tornando al colore di un tempo, che secondo alcuni sarebbe dovuto a una visita nell’800 di alcuni ospiti di S. Pietroburgo che vi soggiornarono.

Vero o no questo episodio, oggi Palazzo Blu accoglie la Collezione permanente della Fondazione Pisa, con opere per lo più del territorio della provincia riconducibili a maestri quali Nino Pisano, Orazio ed Artemisia Gentileschi, Orazio Riminaldi e il Tribolo. Tre le sezioni: le collezioni d’arte della Fondazione Pisa, poste al secondo piano; la dimora aristocratica e le Collezione Simoneschi al primo piano. Al piano seminterrato trovano invece spazio Le Fondamenta, nuova sezione espositiva dedicata all’archeologia e alla storia medievale.

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Museo Piaggio

Pontedera, Toscana

Chiunque sia appassionato di due ruote sa cosa significa Pontedera. Qui, nella campagna pisana, si trova la sede che dagli anni Venti ospita la Piaggio, nella cui ex officina attrezzeria dal 2000 è stato allestito il Museo Piaggio, perfetta celebrazione di un mito del design Made in Italy. Un luogo di conservazione e valorizzazione di ciò che il marchio delle due ruote ha rappresentato in Italia e nel mondo, offrendo anche spunti di riflessione sulle trasformazioni economiche, di costume e di sviluppo industriale di cui la Vespa e tutti gli altri modelli dell’azienda pisana sono stati e sono tutt’oggi icona. Ricchissimo l’Archivio Storico e lo spazio espositivo, con 5.000 mq dedicati a oltre 250 esemplari unici e prototipi, che fanno del Museo Piaggio il più grande e completo museo italiano dedicato alle due ruote.

Senza esagerazione alcuna, si può dire che la memoria del Gruppo Piaggio, il cosiddetto heritage del brand, attraversa l’intera storia dei trasporti, grazie a ciò che la casa madre ha saputo creare fra navi, treni, aeroplani, auto, scooter e le immancabili motociclette dalle linee inconfondibili.
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Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci

Calci, Toscana

Committente fu l’Arcivescovo di Pisa, “sponsor” le più illustre famiglie pisane. Questa l’origine della Certosa di Calci, gioiello architettonico sorto nel 1366 e più volte ampliato nei secoli seguenti, fino a diventare Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci. L’arrivo alla Certosa è accompagnato da due viali alberati che costeggiano un percorso pedonale. Man mano che ci si avvicina si ha modo di respirare l’atmosfera mistica di un luogo immerso nel silenzio e nella natura incontaminata, quella della Valgraziosa, una distesa di ulivi e campagna in grado di trasmettere pace. Una volta entrati, ci si perde fra ambienti ricolmi di opere d’arte, ciascuno dei quali con pavimenti in marmo di Carrara in tre tonalità – bianco, nero e grigio – posati in maniera prospettica e con disegni sempre diversi: il corte d’onore, la farmacia, la chiesa, le cappelle, il chiostro dei padri e la cella, il chiostro e la cappella del capitolo, il refettorio, la foresteria e il chiostro granducale.

La visita permette di addentrarsi anche nelle dinamiche organizzative di un ordine religioso di ben sette secoli fa. La regola principale era che i Padri erano 14 e non ne poteva essere ammesso un altro se non per la morte di un suo predecessore. Si trattava solo di nobili o ricchi, e il loro compito era esclusivamente quello di pregare, seguendo la più stretta clausura, uscendo solo la domenica a pranzo quando la comunità si riuniva nel refettorio. La foresteria e l’appartamento detto “Granducale” ricordano il periodo in cui la Certosa di Calci era la più importante del Granducato e veniva quindi presa come punto di riferimento per brevi soggiorni da chi era desideroso di un’esperienza mistica, vale a dire parenti dei Padri e il Granduca stesso. Molto suggestiva la visita agli spazi riservati alla vita eremitica, al chiostro grande con le 14 celle dei monaci e agli ambienti di natura religiosa. I locali di servizio del monastero sono invece stati riconvertiti a sede del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.

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Eventi

Giugno Pisano

Altro

Comune: Pisa

Mese di inizio: Giugno

Durata: 30 Giorni

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Concerto di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio

Culturale

Comune: Lajatico

Mese di inizio: Luglio

Durata: 1 Giorni

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Volterra AD 1398 – Settimana medioevale

Altro

Comune: Volterra

Mese di inizio: Agosto

Durata: 7 Giorni

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Mostra a Palazzo Blu

Culturale

Comune: Pisa

Mese di inizio: Ottobre

Durata: 150 Giorni

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Internet Festival

Culturale

Comune: Pisa

Mese di inizio: Ottobre

Durata: 4 Giorni

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Terre di Pisa Food & Wine Festival

Enogastronomico

Comune: Pisa

Mese di inizio: Ottobre

Durata: 3 Giorni

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Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi

Enogastronomico

Comune: San Miniato

Mese di inizio: Novembre

Durata: 6 Giorni

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Pisa Book Festival

Culturale

Comune: Pisa

Mese di inizio: Novembre

Durata: 3 Giorni

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Stagione delle corse all’Ippodromo di San Rossore

Sportivo

Comune: Pisa

Mese di inizio: Novembre

Durata: 150 Giorni

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Pisa Marathon

Sportivo

Comune: Pisa

Mese di inizio: Dicembre

Durata: 1 Giorni

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Giugno Pisano

Altro

Comune: Pisa

Mese di inizio: Giugno

Durata: 30 Giorni

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Concerto di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio

Culturale

Comune: Lajatico

Mese di inizio: Luglio

Durata: 1 Giorni

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Volterra AD 1398 – Settimana medioevale

Altro

Comune: Volterra

Mese di inizio: Agosto

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Mostra a Palazzo Blu

Culturale

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Terre di Pisa Food & Wine Festival

Enogastronomico

Comune: Pisa

Mese di inizio: Ottobre

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Enogastronomico

Comune: San Miniato

Mese di inizio: Novembre

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Stagione delle corse all’Ippodromo di San Rossore

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