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Alla foce del fiume Akragas, che un tempo dava il nome anche alla città, oggi Agrigento, si trova San Leone, “il mare” degli agrigentini. Fra gli Anni Sessanta e Settanta, non c’è stata famiglia del capoluogo siculo che non abbia acquistato una seconda casa sul lido più vicino, questo. Tanto vicino che bastano quindici minuti al massimo per “scendere” dalla città nuova e, circumnavigando il promontorio su cui sorge la Valle dei Templi, arrivare sul lungomare, ai piedi della collina di Montelusa. Se questo nome richiama alla mente qualcosa è semplice: Montelusa è una delle località citate spesso nella serie televisiva del Commissario Montalbano, e prima ancora nei romanzi di Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle, a qualche chilometro da qui. Un puzzle fatto di antichità e modernità che si ricompone lungo il litorale agrigentino, e che a San Leone si presenta come un lungo lido di ghiaia e sabbia, attrezzato con stabilimenti balneari e affollato di ristoranti, bar e gelaterie dove degustare dolci, sorbetti e granite.
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