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AcdB è l’acronimo che identifica il museo Alessandria Città delle Biciclette, un omaggio ai molti campioni che il capoluogo di provincia piemontese seppe sfornare nell’età eroica del ciclismo, ossia dai primi anni dell’unità nazionale al primo conflitto mondiale e oltre.
A importare la bicicletta in Italia fu nel 1867 il birraio alessandrino Carlo Michel, il primo a usare questo mezzo per spostarsi per lavoro ma anche per godere della bellezza del suo territorio. Memoria e identità sono dunque il patrimonio espresso all’AcdB, in una provincia che ha dato i natali a eroi delle due ruote come Coppi, Girardengo, Cuniolo, Malabrocca, Meazzo, e anche per le famiglie dei giornalisti che hanno prestato servizio per amplificarne la fama e quindi la diffusione come sport. AcdB racconta le storie dell’artigiano Giovanni Maino, di Eliso Rivera, cofondatore della “Gazzetta dello Sport”, delle operaie della “Borsalino” in sella alle inseparabili bici, del Circolo Velocipedisti Alessandrino; della rivalità tra il tortonese Giovanni Cuniolo (“Manina”) e l’astigiano Giovanni Gerbi, (“Diavolo Rosso”), fino alle sfide e vittorie di Costante Girardengo e Fausto Coppi.
Il Museo di Alessandria con il museo a cielo aperto di Castellania e la sua Casa Coppi e con quello dei Campionissimi di Novi Ligure crea a tutti gli effetti un sistema che punta a far conoscere il Monferrato e le sue eccellenze: cultura, storia, arte, natura e benessere da raggiungere presso le stazioni termali della zona ma anche su due ruote. AcdB gode del gemellaggio con il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio, in provincia di Como.
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