Autore
La pellicola di “Lo chiamavano Trinità”, anno 1970, vede i giovanissimi Terence Hill e Bud Spencer vestire i panni di autentici cowboy in un territorio che pare vero Far West. Pare, perché in realtà si tratta di una delle valli più suggestive del Lazio, l’Alta Valle dell’Aniene, in provincia di Frosinone. Fra cime montuose, boschi, praterie, vegetazione e zone carsiche sorge Camerata Vecchia, borgo abbandonato da quel lontano 9 gennaio 1859 in cui un incendio distrusse gran parte dell’abitato. Da lì nacque Camerata Nuova, poco più a valle, che si sviluppa intorno alla piazza centrale, con palazzi in cui si riconoscono elementi architettonici come davanzali e cornici cinquecenteschi frutto di un sapiente recupero di quel poco che si era salvato a Camerata Vecchia.
Di questa zona del Lazio si conoscono soprattutto formaggio, arrosticini e braciole, derivati da un intensivo allevamento di bestiame, base di una cucina genuina e ricca di tradizione. Ne sono un esempio i ravioli dolci cameratani farciti con ricotta e conditi con sugo di pecora e le sagne ‘npezze, un formato di pasta tipica, e la carne cotta alla brace, o ancora il caciofiore, un formaggio a pasta morbida realizzato con latte ovino e il pecorino locale più saporito, stagionato dai 3 ai 12 mesi.
Per assaporare quanto di meglio produce il territorio, c’è l’annuale Sagra della Braciola, una manifestazione nata per ricordare l’incendio del 1859: il 9 gennaio, giorno del funesto anniversario, su una graticola gigante si cucinano braciole di castrato in quantità, da distribuire a tutti i visitatori.
Autore
Autore