Borghi più belli d’Abruzzo

Borghi più belli d’Abruzzo

“Baviera d’Italia”. Titolo alquanto curioso per l’Abruzzo, giustificato però dalla presenza di circa 700 edifici fra castelli, torri e fortilizi. Una miriade di avamposti militari e non, che dall’alto di colline, passi e promontori impongono la loro presenza, offrendo spunti di viaggio carichi di suggestioni ed echi di tradizioni e culture locali.

Il tour ideale di questo ingente patrimonio architettonico non può che partire da Rocca Calascio nel Parco Nazionale del Gran Sasso, e approdare al Castello Aragonese a Ortona, con vista sull’Adriatico. Questi due fortilizi, che hanno in comune un’imponente struttura caratterizzata da torrioni angolari, sono l’uno agli antipodi dell’altro. Se il primo svetta in tutta la sua grandiosità sulle valli sconfinate e silenziose degli Appennini Abruzzesi, il secondo domina il litorale da cui poco lontano inizia la ciclabile detta Via Verde della Costa dei Trabocchi.

Nel mezzo, decine e decine di esempi di castrum più o meno antichi: a Crecchio e Casoli, in provincia di Chieti, si visitano rispettivamente il Castello Ducale e di Masciantonio. A Pacentro e Pettorano sul Gizio, nell’aquilano, quello di Caldora e di Cantelmo e, nello splendido borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio, c’è la Torre Medicea, mentre a Civitella De Tronto, Teramo, la Fortezza, fra gli esempi di architettura militare meglio conservati non solo del Centro Italia ma persino d’Europa, con tanto di Museo delle Armi. E già che si è qui, imperdibile il Museo NINA, che narra la storia della città attraverso cimeli e abiti appartenuti agli aristocratici del luogo, ex città regia e di frontiera.

Preziose testimonianze di epoche e vicende lontane, ognuna delle quali ha lasciato il segno nell’evolversi della storia locale, come si può apprezzare anche dal numero di musei sparsi ovunque. Sono ben quattro nel solo borgo di Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel Parco Nazionale della Majella: ci sono nell’ordine il Museo Archeologico Filippo Ferrari, il Museo del Costume e delle tradizioni della nostra gente, il Museo del Duomo Don Domenico Grossi e l’Antiquarium Medievale Antonio Cadei. A Crecchio si “naviga” in acque di più di mille anni fa, nel Museo dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale. Sconfinando nel pescarese, a Penne, l’excursus temporale va dal Museo Archeologico Civico Diocesano a quello di Arte Moderna e Contemporanea; ad Abbateggio, l’Ecomuseo del Paleolitico della Valle Giumentina Villaggio Tholos riporta a qualche era geologica fa; a Caramanico Terme, il Museo Naturalistico ed Archeologico Paolo Barrasso racconta di flora e fauna della Majella e delle civiltà di un tempo; a Città S. Angelo si ripercorre invece una storia imprenditoriale recente, quella di un’ex manifattura tabacchi ora trasformata in Museolaboratorio. Infine, a Castelli, nei dintorni di Teramo, ecco il Museo delle Ceramiche, ouverture dedicata a questa delicata arte in un range produttivo che va dal IV secolo a.C. alla fine dell’800.

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