Caserta e dintorni

Caserta e dintorni

La storia si fa anche a tavola, soprattutto se la tavola è regale. E a Caserta, aveva la sontuosità della Corte dei Borbone. Qui, nel cuore di un territorio assai fruttifero di eccellenze enogastronomiche quali il maialino nero teanese, la mozzarella, l’Asprinio aversano, il Falerno e la mela Annurca, era imbandita in modo sontuoso. La base di partenza era di prodotti semplici, “poveri”, che poi venivano esaltati da ricette più o meno articolate. Molte di queste sono entrate di rigore nella tradizione locale, come per esempio la pasta fresca fatta in casa, o quella secca di grano duro, condita con legumi, sughi al pomodoro, ragù e olio extravergine d’oliva, o con sugo di agnello o di castrato e formaggio pecorino. E, strano ma vero, nei ricettari d’epoca del casertano, c’è oggi come ieri la polenta con salsicce di maiale o con verdure e fagioli.

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