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Non si può dire di conoscere la zona di Caserta se ci si limita “solo” alla visita della Reggia Borbonica. Per quanto magnifica e assolutamente imperdibile, non è che un aspetto di un territorio ricchissimo di spunti, che vanno al di là di storia e arte. Dopo aver scoperto le nobili realtà nonché “appendici” della dimora reale, vale a dire Borgo San Leucio con l’antica seteria e la Vaccheria con l’allevamento di vacche sarde e cani da caccia, “motori” di un’epoca d’oro, giunge a completamento del quadro l’Oasi Naturalistica “Le Salicelle – S.Vito – Lagnone”, gestita dalla Lipu e quindi meta per birdwatcher e amanti dell’escursionismo. Le Salicelle sono il cuore verde del Medio Volturno, ideale punto di partenza di una serie di itinerari. Da qui si raggiungono l’antica Capua con lo splendido Anfiteatro romano, copia in piccolo del Colosseo, Sant’Angelo in Formis con la basilica benedettina in perfetto stile lombardo e romanico, Pontelatone con il mistico Eremo di San Salvatore di Monte Maggiore e i caseifici tradizionali dove si produce la mozzarella, icona della gastronomia campana, e ancora Casavecchia e Caiazzo, rispettivamente città del vino e dell’olio immerse in una natura rigogliosa e protetta.
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