Eugubino Alto Chiascio

Eugubino Alto Chiascio

Del Parco del Monte Cucco, cuore verde della provincia di Perugia, c’è la bellezza evidente e alla luce del sole dei prati fioriti e dei boschi secolari di faggio, ma anche quella nascosta delle numerose grotte e cavità carsiche, delle forre e sorgenti di acque spesso ottime da bere o con cui recuperare forma e relax. Escursionismo, speleologia e volo libero sono dunque fra le attività che più si adattano a questo territorio.

Per chi ama l’esplorazione a piedi o su due ruote, da Valsorda partono numerosi sentieri di varia difficoltà, accomunati da panorami da cartolina che difficilmente si dimenticano. Ne è un esempio la vista che si gode dal Santuario della Madonna del Divino Amore, meta di pellegrinaggio dal ‘500 e naturale belvedere sulla vallata. L’ambiente è quello appenninico, caratterizzato da sorgenti di acque freschissime, prati, boschi, pinete e cime suggestive quali il Monte Penna (1432 m), il Monte Nero (1413 m), il Monte Maggio (1361 m), il Monte Serra Santa (1348 m) e il Monte Fringuello (1186 m).

Se invece la passione porta nelle viscere della terra, c’è la Grotta del Monte Cucco, vera attrazione per chi visita Gubbio. Caratteristiche geologiche, flora e fauna fanno di questa cavità, profonda 927 metri e con 30 km di gallerie sotterranee, una delle più interessanti del sistema appenninico, adatta a speleologici esperti, anche se non mancano le varianti per una semplice escursione. I primi 800 metri, completamente illuminati, attrezzati con passerelle e scale metalliche, sono per esempio accessibili a tutti. La discesa negli inferi inizia da Sigillo, dove superato un pozzo profondo 27 metri, si raggiungono gli ambienti più vasti: la Cattedrale, la Sala Margherita, il Giardino di Pietra, la Sala del Becco, la Sala delle Fontane, la Sala Simonetti, le Condotte Terminali, la Sala Terminale, che collega all’accesso di Pian delle Macinare. Il percorso è un susseguirsi di formazioni stalattitiche e stalagmitiche di grande effetto, intervallate da piccoli laghi e rivoli d’acqua. Cunicoli, corridoi e diramazioni sono il divertimento di chi sa muoversi in certi ambienti, che possono anche svelare tesori come quello della Galleria delle Ossa, che nella Sala dei Faraoni presenta il pavimento coperto di ossa di animali vissuti oltre 20000 anni fa
durante l’ultima glaciazione. Un ossario di rinoceronti, orsi, stambecchi, martore, cervi, buoi cristallizzato nel tempo che regala emozioni da “Viaggio al centro della terra” in stile Jules Verne.

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