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Si chiama Marche Outdoor ed è il progetto lanciato nel 2019 dalla Regione Marche per gli amanti della mobilità su due ruote, che possono così accedere facilmente a un circuito di ben 24 percorsi ciclabili organizzati in anelli, consultabili sul sito marcheoutdoor.it e sulla relativa app. Qui si trovano tutte le informazioni del caso, suddivise fra dati tecnici (lunghezza, dislivello e tappe), strutture ricettive prenotabili ed esperienze varie da fare lungo gli itinerari, dove autenticità e genuinità sono le parole chiave applicate a ogni forma di accoglienza. A distinguere gli itinerari è anche il mezzo prescelto: si va da quelli ideali per la bici da strada o da corsa, per la MTB e anche per il gravel riding, considerata la modalità migliore per “aggredire” le dolci colline marchigiane, attraverso sterrati, strade bianche e depolverizzate.
Il progetto Marche Outdoor ha alla base anche una forte volontà di rinascita che tutta la popolazione locale ha dimostrato nel periodo post sisma 2016. Non è un caso che i principali percorsi, per esempio, si articolano in tre grandi anelli collegati fra loro detti “Marche Rebirth”, concetto coniato dall’artista Michelangelo Pistoletto in linea con la filosofia del suo “Terzo Paradiso”, e che rappresenta la rinascita culturale, economica e sociale della Regione anche attraverso l’arte.
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