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Gerace e il Medioevo. Un binomio che significa tutto, perché lungo le strade di questo piccolo centro di poco più di duemila abitanti in provincia di Reggio Calabria, annoverato fra i “Borghi più belli d’Italia”, è un continuum di monumenti e palazzi che con i loro impianti e dettagli architettonici riportano indietro nel tempo, passando dalla datazione incerta ma sicuramente di epoca normanna del Duomo, alias la Basilica concattedrale di Santa Maria Assunta, a quella di dimore nobiliari come Palazzo Grimaldi-Serra, Palazzo Candida e Palazzo De Balzo, in un excursus che va dal XII secolo in poi. Appena fuori l’abitato, nel quartiere denominato Castello – cui se ne aggiungono altri quattro, Città Alta, Borghetto, Borgo Maggiore e Piana – sono stati praticati scavi archeologici che fanno pensare a una prima costruzione del fortilizio nel VII secolo, seguita da modifiche apportate dai Normanni dopo il 1050, fino a crollare quasi del tutto a causa dei numerosi terremoti. Ciò che resta ha però mantenuto una sua dignità e imponenza, e dall’alto dei suoi 500 metri, la zona Castello è un belvedere naturale sulla costa ionica della Calabria.
Gerace, insomma, è una continua scoperta, che prosegue poi con gli itinerari escursionistici nel Parco Nazionale dell’Aspromonte in cui è immerso il borgo.
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